CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XII LEGISLATURA
Ordine del giorno n. 102
approvato il 12 febbraio 2004
ORDINE DEL GIORNO SPISSU - FADDA - SANNA Giacomo - PIRASTU - BALIA - CAPPAI - VARGIU - LIORI - SCANO sulle dichiarazioni rese dal Ministro della difesa del Governo italiano Antonio Martino.
IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione del dibattito sulle dichiarazioni del Ministro della difesa Martino,
PREMESSO CHE:
- nel corso della seduta del 2 febbraio 2004, nella quale è stata esaminata la difficile situazione dell'arcipelago di La Maddalena sulla base delle comunicazioni del Presidente della Regione, dopo una lunga discussione e la replica dello stesso, il Consiglio ha approvato un ordine del giorno che invita il Presidente della Regione a ritornare in sede di ricontrattazione con lo Stato per far rispettare la volontà espressa all'unanimità dall'Assemblea stessa e che delibera di chiedere:
1) la predisposizione di un adeguato e specifico programma di monitoraggio nell'arcipelago de La Maddalena, affidando ad autorevoli istituti di ricerca indipendenti il rilevamento dell'effettivo livello di inquinamento radioattivo nell'aria e nell'acqua;
2) l'obbligo per i sommergibili nucleari che transitano nella Bocche di Bonifacio di uniformarsi alle regole della circolazione navale;
3) lo smantellamento della base per sommergibili nucleari di Santo Stefano, entro un periodo di tempo ragionevole e prestabilito, e l'immediata sospensione del progetto di potenziamento della base, peraltro già respinto dal Comitato paritetico per le servitù militari;
VISTE e ascoltate le parole del Ministro della difesa on.le Martino con le quali nella sua recente visita conferma una sottovalutazione delle problematiche conseguenti alla presenza della base USA nell'arcipelago maddalenino, peraltro ammesse in Parlamento dal suo collega Ministro dell'ambiente in risposta ad interrogazioni dei parlamentari sardi;
VALUTATO come le affermazioni del Ministro siano irriguardose nei confronti della Istituzione Autonomistica della Sardegna, delle sue democratiche e libere decisioni assunte secondo regolamento e vincolanti per la Sardegna e il suo Esecutivo;
ATTESO che il Consiglio regionale rappresenta anche per un Ministro della Repubblica la sede democratica maggiormente rappresentativa della Comunità sarda il cui territorio e il cui diritto alla salute non può essere né monetizzato, né ridotto a mera questione mercantile, come sembrerebbe fare il Ministro;
VALUTATO come non si intendano sollevare contrarietà e opinioni pregiudizialmente negative verso il sistema di alleanze nazionali e internazionali decise nel tempo dal Parlamento italiano;
SOTTOLINEATA l'esigenza di una più puntuale conoscenza e partecipazione alle decisioni che riguardano aree del nostro territorio in modo particolare quando esse modificano la qualità degli insediamenti militari e aumentano i rischi verso i quali le popolazioni potrebbero essere esposte;
CONFERMATA la piena e legittima azione del Consiglio regionale sardo nell'esercizio delle proprie funzioni e prerogative derivanti dalla Carta costituzionale e dallo Statuto di autonomia;
SOTTOLINEATE le prerogative politiche e istituzionali autonome da esercitare anche in materie concorrenti con lo Stato,
impegna la Giunta regionale
a) ad inoltrare al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri formali proteste per le parole pronunziate dal Ministro Martino, in occasione della sua recente visita in Sardegna, lesive dello Statuto e dell'Istituto consiliare;
b) a richiedere formali scuse e le dimissioni del Ministro per le cose dette, insieme all'invito al rispetto delle Istituzioni della Sardegna;
c) all'assunzione delle iniziative in applicazione dell'indirizzo stabilito dal Consiglio regionale con l'ordine del giorno del 28 gennaio 2004, n. 100;
d) a predisporre con urgenza un Piano di dismissione delle servitù militari della nostra Isola, che permetta la restituzione dei territori alla disponibilità dei sardi perché vengano destinati ad usi produttivi e civili,
impegna inoltre il Presidente del Consiglio regionale
ad una formale azione volta a tutelare e difendere le prerogative dell'Assemblea regionale della Sardegna.
Cagliari, 2 febbraio 2004
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