CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XII LEGISLATURA
Ordine del giorno n. 98
approvato il 22 dicembre 2003
ORDINE DEL GIORNO COGODI - SPISSU - FADDA - SANNA Giacomo - BALIA - SCANO -MARROCU - CALLEDDA - FALCONI - PIRISI - MORITTU - SANNA Emanuele - LAI - PUSCEDDU - SECCI - VASSALLO - ORTU - DEMURU - DORE - BIANCU - GRANELLA - SANNA Gian Valerio - SELIS - GIAGU - MANCA - DEIANA - PINNA - PACIFICO - IBBA - ORTU - CUGINI - MASIA - SANNA Salvatore - DETTORI - FLORIS - PIRASTU -BUSINCO sulla delibera dell'ufficio di Presidenza in materia di equo indennizzo.
IL CONSIGLIO REGIONALE
A conclusione del dibattito sull'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2004;
ATTESO che in data 29.9.2003 l'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha provveduto ad "abrogare" la sua precedente deliberazione n. 187 del 13.6.2002 in materia di equo indennizzo per causa di servizio dei consiglieri regionali;
CONSIDERATO che le motivazioni addotte ("non compiuta regolamentazione"; "aspetti di difficoltà applicative") e la stessa formula deliberativa usata "abrogazione" anziché dichiarazione di radicale ed originaria inefficacia dell'istituto (annullamento ex tunc) lasciano adito a due distinti dubbi interpretativi:
a) che possano ritenersi efficaci le pratiche istruite nel tempo intermedio;
b) che l'istituto possa essere riadottato una volta eliminate le incompletezze formali;
PRESO ATTO che la volontà già manifestata dalla gran parte dei componenti il Consiglio regionale e lo stesso moto di evidentissima contrarietà manifestato dalla opinione pubblica indicano in modo univoco la necessità che detto istituto non debba assolutamente esistere nel mondo giuridico regionale per palese illegittimità e totale inopportunità;
RITENUTO che alcuna responsabilità può essere ascritta ai singoli consiglieri regionali che non hanno avuto modo neppure di conoscere a suo tempo il regolamento approvato o a quanti consiglieri regionali, informati dai funzionari tecnici sulla possibilità di attivare una procedura di riconoscimento di equo indennizzo, a ciò abbiano proceduto in totale buona fede ritenendolo perciò giuridicamente fondato;
VALUTATO che detta vicenda debba essere totalmente superata, in assoluta chiarezza ed efficacia degli atti amministrativi interni, senza possibilità alcuna di dubbio interpretativo o di possibile reviviscenza in favore di alcun componente attuale, passato o futuro del Consiglio regionale della Sardegna;
RIFLETTUTO che anche il riconoscimento di un errore di valutazione sia sul versante tecnico-giuridico sia sul campo politico può non recare nocumento alle pubbliche istituzioni, anzi può rappresentare elemento di recupero di fiducia nella considerazione dei cittadini,
delibera
a) di ritenere l'istituto dell'equo indennizzo per causa di servizio, come configurato dalla legislazione vigente in relazione ai pubblici dipendenti, in nulla pertinente con la diversa configurazione e funzione del consigliere regionale;
b) di dare mandato all'Ufficio di Presidenza perché adotti una delibera definitiva atta a determinare, con assoluta sicurezza, il dianzi indicato effetto di portata generale.
Cagliari, 22 dicembre 2003
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