CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XII LEGISLATURA
Ordine del giorno n. 55
approvato il 28 febbraio 2002
ORDINE DEL GIORNO CORONA - MURGIA - CAPELLI - VARGIU - CAPPAI - TUNIS, sul tentativo di accaparramento delle aree industriali costiere e sulla inadempienza in materia di zone franche, demanio e patrimonio pubblico.
IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione del dibattito sulla mozione n. 60,
PREMESSO CHE:
- il Governo nazionale l'8 agosto 1995 ha siglato un accordo di programma con la Regione Sardegna, Autorità Portuale di Cagliari, CASIC, PTM e Ferrovie statali per il completamento delle strutture industriali di Cagliari;
- con decreto legislativo n. 75 del 1998 è stata istituita la zona franca di Cagliari con la delimitazione e destinazione delle aree e che con DPCM 7 giugno 2001 è stato designato quale soggetto gestore la Società Zona Franca di Cagliari formata al 50% dall'Autorità Portuale di Cagliari e per il restante 50% dal CASIC;
CONSIDERATO che con atto n. 32/9 del 25 luglio 2000 la Giunta regionale ha stabilito di partecipare alla citata società di gestione con una quota del 30% del pacchetto azionario, con adesione del CASIC e dell'Autorità alla cessione rispettivamente del 15 delle quote possedute;
RILEVATO che con decreto del ministro Lunardi del 19 ottobre 2001 è stato sciolto il Comitato Portuale e nominato Commissario dell'Autorità Portuale il sig. Franco Donato, con incarico di "ricondurre ai canoni di normalità la gestione amministrativa e contabile dell'Autorità Portuale";
CONSIDERATO , ancora, che il Commissario Donato ha messo in essere:
1) l'impugnativa, pur essendo egli rappresentante dello stesso Governo firmatario, dell'Accordo di Programma dell'8 agosto 1995 sostenendo pretestuosamente e illegittimamente la sua illegittimità;
2) l'impugnativa del DPCM del 7 giugno 2001 che ha determinato le norme operative per l'esercizio della zona franca di Cagliari in osservanza del decreto legislativo n. 75 del 1998;
3) la revoca della delibera di accoglimento da parte dell'Autorità Portuale della richiesta della Regione Sarda di ingresso e partecipazione alla società di gestione ponendo in essere ulteriori atti che di fatto hanno impedito l'entrata in esercizio della zona franca;
4) azioni e denunce tese a rivendicare la proprietà di aree di esclusiva titolarità e proprietà del CASIC in virtù della convenzione del 7 febbraio 1974 tra CASIC e Cassa per il Mezzogiorno;
PRESO ATTO della mancata designazione della terna dei rappresentanti per la ricostituzione del Comitato Portuale che di fatto pone le condizioni per l'indebita proroga della gestione commissariale;
CONSIDERATI i danni procurati all'immagine e agli interessi della Regione e che sta rendendo pregiudizievoli i rapporti commerciali con aziende nazionali e internazionali che utilizzano le strutture portuali di Cagliari,
impegna la Giunta regionale
- a voler porre in essere urgentemente tutti gli atti e le tutele anche giurisdizionali per salvaguardare gli interessi economici e autonomistici della Regione Sarda contro tutti i soggetti e le istituzioni che abbiano a qualunque titolo attentato alle prerogative e agli interessi dell'Autonomia regionale e dei cittadini sardi;
- a rivolgere un pressante invito alle Amministrazioni pubbliche locali per la designazione della terna dei rappresentanti per la legittima ricostituzione del Comitato Portuale di Cagliari nel rigoroso rispetto dei criteri di specifica competenza, esperienza e professionalità entro trenta giorni.
Cagliari, 28 febbraio 2002
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 28 febbraio 2002.