CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XII LEGISLATURA
Ordine del giorno n. 11
approvato il 12 luglio 2000
ORDINE DEL GIORNO CUGINI - FLORIS Emilio - USAI - GIAGU - AMADU - FOIS - COSSA - CONTU - ORTU - BALIA, sulla crisi dell'agricoltura che colpisce le aziende agricole sarde a seguito della grave siccità dell'annata agraria 1999/2000.
I L CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione del dibattito sulla Mozione n. 19 sulla crisi dell'agricoltura sarda anche a seguito della grave siccità dell'annata agraria 1999/2000,
CONSIDERATO che l'annata agraria 1999/2000 è stata caratterizzata da un'eccezionale siccità che ha comportato gravissimi danni alle aziende agricole della Sardegna;
PRESO ATTO che i danni si sono verificati in tutto il territorio regionale, sia nelle aree servite da impianti di irrigazione nelle quali molti agricoltori non hanno potuto procedere alla coltivazione a causa dell'indisponibilità dell'acqua, sia nei territori non serviti da impianti di irrigazione caratterizzati da un'agricoltura povera;
VALUTATA la grave situazione delle aziende zootecniche, che in alcuni casi non dispongono neanche delle risorse idriche necessarie per il sostentamento degli animali, anche a causa dell'inaridimento delle falde freatiche;
RITENUTO che i danni subiti dall'agricoltura sarda superino di gran lunga le percentuali richieste dalla Commissione europea (30% della media del triennio precedente per le zone non svantaggiate e 20% per quelle svantaggiate) per autorizzare la concessione di indennizzi agli agricoltori danneggiati dalle calamità naturali;
CONSIDERATO che l'attuale siccità s'inserisce in un contesto di anni particolarmente siccitosi;
PRESO ATTO che i danni derivanti dall'attuale siccità hanno colpito un'agricoltura in pesante difficoltà a causa dei notevoli handicap (insufficiente infrastrutturazione del territorio e delle singole aziende, limitata estensione e polverizzazione delle aziende, ricorrenza ciclica di calamità naturali, insopportabile indebitamento del settore, problema dei trasporti, ecc.);
RITENUTO che la pesante difficoltà in cui si trova l'agricoltura sarda sia tale da consentire il consenso dell'Unione Europea all'eventuale ristoro a favore delle categorie degli operatori agricoli;
RITENUTO, altresì, che anche la Regione autonoma della Sardegna debba integrare i fondi nazionali attraverso l'utilizzo dei propri mezzi finanziari;
PRESO ATTO che la Giunta Regionale intende far ricorso alla solidarietà dell'intera Nazione richiedendo al Governo la dichiarazione di calamità naturale in agricoltura,
impegna la Giunta regionale
1) a procedere all'esatto e puntuale accertamento dei danni alle colture per ogni comparto;
2) a sollecitare il Governo nazionale, unitamente alla dichiarazione di calamità naturale, allo stanziamento di adeguate risorse finanziarie per la concessione degli indennizzi a favore delle aziende agricole danneggiate;
3) a intervenire presso l'Unione Europea, non solo per ottenere il benestare della medesima per l'attuazione dei provvedimenti necessari a indennizzare i danni causati dall'evento calamitoso della siccità, ma anche perché venga esaminata la possibilità di un intervento diretto con gli strumenti finanziari della U.E.;
4) a stanziare, a integrazione dei fondi nazionali ed eventualmente di quelli europei, fondi regionali adeguati per un intervento incisivo che tenda a salvare dal disastro economico le categorie agricole, anche attraverso la manovra di assestamento del bilancio dell'anno 2000;
5) a integrare le norme previste dalla Legge n. 185 del 1982 con un apposito disegno di legge che preveda:
a) la concessione di contributi in conto capitale per la ricostituzione dei capitali di conduzione ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli a titolo principale, le cui aziende hanno raggiunto un danno del 20 per cento sulla produzione normale nelle zone svantaggiate e del 30 per cento nelle altre zone;
b) la concessione ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli a titolo principale, le cui aziende ricadono all'interno dei comprensori di bonifica, di contributi in conto capitale per la ricostituzione dei capitali di conduzione, a condizione che l'imprenditore agricolo non abbia potuto effettuare la coltivazione per mancanza dell'acqua di irrigazione, negata ai sensi dell'ordinanza del Commissario straordinario per l'emergenza idrica;
c) la concessione un contributo aggiuntivo quale ulteriore concorso nelle spese di gestione degli impianti consortili sostenute dai Consorzi di bonifica, in ragione della particolare onerosità dovuta alla siccità che ha ridotto le disponibilità idriche;
d) la concessione alle aziende e cooperative che provvedono alla raccolta, conservazione, manipolazione, lavorazione, confezionamento e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e zootecnici che, a causa dell'evento siccità 2000, abbiano registrato un aggravio di oneri derivante da una riduzione dei conferimenti non inferiore rispettivamente del 20 o 30 per cento a seconda che siano o no in zone svantaggiate, rispetto alla media dell'ultimo triennio, di un contributo non superiore alle perdite connesse con la riduzione dei conferimenti;
6) a rappresentare alla Commissione Europea la necessità della sollecita approvazione dei programmi di attuazione della normativa comunitaria (POR e PSR).
Cagliari, 12 luglio 2000
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 12 luglio 2000.