CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 140
MOZIONE DORE - BALIA - FADDA - BIANCU - CALLEDDA - DEIANA - DEMURU - DETTORI - GRANELLA - IBBA - MARROCU - MASIA - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PINNA - PUSCEDDU - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Giacomo - SCANO - SECCI - SELIS - VASSALLO sulla ventilata decisione dei responsabili degli Uffici finanziari di Cagliari di trasferire gli uffici medesimi dai locali della Cittadella finanziaria di via Vesalio in altre strutture con il conseguente smembramento dei medesimi.
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che a far data dal 1995 gli uffici finanziari facenti capo al Ministero del tesoro, che in precedenza erano sistemati in diversi edifici sparsi nella città di Cagliari, sono stati accorpati in un ampio complesso immobiliare di nuova costruzione realizzato dalla società Italcostruzioni in un'area di sua proprietà sita nella Via Vesalio nella zona est di Cagliari, destinata secondo le previsioni del PRG alla creazione di un centro direzionale per strutture pubbliche di rilevanza cittadina;
RITENUTO che si è in tal modo creata la Cittadella finanziaria, che ha accorpato tutti i vari uffici finanziari di Cagliari creando un complesso organico e moderno, dotato di locali confortevoli, appositamente adattati per far fronte alle esigenze dell'amministrazione e degli utenti, facilmente raggiungibile, servito dai mezzi di comunicazione e dotato di ampi parcheggi;
TENUTO CONTO che in virtù di tali caratteristiche la Cittadella finanziaria di Cagliari è stata presa ad esempio come modello ottimale di edilizia pubblica idoneo a garantire la massima efficienza dei servizi e ad agevolare al massimo ali utenti;
PRESO ATTO che è stato in tal modo finalmente risolto un grave problema, sorto fin dalla metà degli anni '80, quando l'amministrazione finanziaria, per far fronte al degrado ed alla dispersione nella città di Cagliari dei propri uffici, era entrata in contatto con la predetta società Italcostruzioni, che disponeva appunto di un'area adeguata e di adeguate capacità imprenditoriali, intavolando una lunga e complessa trattativa diretta ad acquisire la proprietà del complesso immobiliare e, solo in seguito, a causa dei numerosi ostacoli burocratici venutisi a creare, ripiegando provvisoriamente sulla stipula di un contratto di locazione con scadenza al 2001, poi prorogato fino al 2 aprile 2007;
VALUTATO che, nonostante le trattative per l'acquisto della struttura fossero bene avviate, prevedendosi lo scomputo in conto del prezzo d'acquisto dei canoni di locazione già corrisposti dall'Amministrazione, non solo quest'ultima non provvedeva a concludere il contratto, ma cominciavano a diffondersi voci circa la sua intenzione di disimpegnarsi dallo stesso rapporto di locazione, con conseguente prospettiva del trasferimento degli uffici in parte in un immobile di proprietà demaniale sito nella SS n. 554 e in parte in due diversi immobili, di proprietà di terzi e da prendere quindi in locazione, siti, rispettivamente, a Cagliari ed a Quartu Sant'Elena;
OSSERVATO che la scelta dell'Amministrazione è stata giustificata facendo riferimento al canone di locazione del complesso di via Vesalio pari a euro 2.900.000,00, ritenuto particolarmente elevato;
RIMARCATO che:
a) anzitutto tale cifra non è reale in quanto calcolata al lordo dell'IVA, dedotta la quale il canone è in realtà pari a euro 2.414.000,00;
b) in secondo luogo l'Amministrazione non ha considerato nemmeno gli oneri sostenuti dal locatore (quali manutenzione straordinaria, etc.);
c) inoltre, verosimilmente, i costi per la locazione dei nuovi immobili e per rendere fruibili sia questi ultimi, sia lo stabile sito sulla SS. n. 554, nonché quelli necessari per il trasferimento degli uffici, non dovrebbero essere inferiori al canone attualmente corrisposto alla Italcostruzioni per il complesso di via Vesalio;
d) soprattutto l'Amministrazione non ha considerato i costi che deriverebbero, in termini di inefficienza del personale e di irrazionalità dei servizi, dal nuovo smembramento degli uffici, senza contare i disagi e le perdite di tempo cui andrebbero incontro gli utenti;
TENUTO CONTO che il malumore di questi ultimi è tangibile, così come è tangibile il disappunto del personale e la contrarietà delle organizzazioni sindacali;
PRESO ATTO che in conclusione non vi è alcuna valida ragione che giustifichi la predetta decisione che, al contrario, contrasta palesemente con i principi di ragionevolezza e di buon andamento dell'azione amministrativa (art. 97 della Costituzione);
tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale
a invitare il Governo a intervenire nei confronti del Ministero delle finanze e dei responsabili degli uffici finanziari di Cagliari, affinché rivedano la decisione di trasferire gli uffici medesimi in altra sede, mantenendo l'attuale collocazione previa regolarizzazione dei rapporti con la Società Italcostruzioni.
Cagliari, 17 marzo 2004
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