CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 139

MOZIONE COGODI - SANNA Salvatore - SANNA Giacomo - DORE - BALIA - SCANO - CALLEDDA - DETTORI - ORTU - PACIFICO - PIRISI - VASSALLO sul ritiro del contingente militare italiano dall'Iraq, sull'eliminazione dei dispositivi e dei preparativi di guerra, sull'adesione alla "Carovana della pace" ed alla manifestazione del 20 marzo a Roma.


IL CONSIGLIO REGIONALE  

CONSIDERATO CHE:

- da mesi le Forze Armate italiane sono in Iraq e questa presenza non ha prodotto nessun risultato concreto per la costruzione della pace e la lotta al terrorismo, ha invece assimilato il nostro Paese alle forze responsabili del conflitto;

- la presunta funzione "umanitaria" della missione militare è inesistente, tutte le ONG italiane hanno deciso di rifiutare ogni collaborazione con le truppe e le autorità di occupazione;

PRESO ATTO CHE:

- la guerra prosegue tragicamente ogni giorno con il suo tributo di sangue e di lutti;

- lutti e sangue che non hanno risparmiato neanche i soldati italiani dei quali piangiamo il sacrificio e anche in nome dei quali ribadiamo con ancora più forza il nostro "mai più";

AFFERMATO che ritirare il nostro contingente militare:

- non è un atto di debolezza, né una fuga o un ripiegamento davanti al terrorismo; è, invece, un atto che deve ridare la parola alla diplomazia, all'ONU, a quella "risoluzione di conflitti con altri mezzi" solennemente sancita dall'articolo 11 della nostra Costituzione;

- è un atto di coraggio, il più nobile, perché rompe il fronte di coloro che hanno eletto la guerra infinta e preventiva a moderno paradigma di governo del pianeta;

- è un atto di civiltà contro la barbarie, perché svuota i giacimenti di odio e conseguentemente contrasta in modo efficace la follia dei terroristi;

- è un atto di giustizia, perché ripropone l'urgenza di edificare un diverso ordine economico basato sull'equa e solidale ripartizione delle risorse;

- è un atto di pace, il solo che può costruire il futuro estirpando dalla storia guerre e terrorismi;

per tutto ciò, deplora il fatto che il Governo italiano non abbia assunto nessuna iniziativa significativa né per ricondurre la gestione in Iraq alle Nazioni Unite, né per favorire una presenza unitaria dell'Europa nella crisi irachena e ricollocare entro tale contesto l'iniziativa politica e diplomatica dell'Italia;

tutto ciò premesso,

chiede

1) al Parlamento italiano, di non restare indifferente e di compiere con convinzione ogni atto che ponga fine all'occupazione illegale dell'Iraq a partire dal ritiro del nostro contingente militare;

2) alla Comunità internazionale di compiere ogni sforzo per promuovere tale svolta, ponendo fine all'occupazione dell'Iraq attraverso la restituzione della sovranità nazionale al popolo iracheno e assegnando alle Nazioni Unite la guida effettiva del processo di garanzia e transizione;

3) al Governo italiano di voler concretamente operare per la eliminazione delle basi e delle installazioni militari preordinate ad eventi di guerra, nel rispetto dell'articolo 11 della Costituzione repubblicana, a partire dalla base nucleare di La Maddalena,

 

 

contestualmente delibera

 

 

di aderire alla giornata mondiale di mobilitazione per la pace e contro le occupazioni militari promossa dai pacifisti statunitensi ed alla manifestazione di Roma del 20 marzo prossimo, adesione che è opportuno concretizzare:

a)    con l'invio della presente mozione al comitato "Fermiamo la Guerra", promotore della manifestazione italiana;

b)    con l'invio di una delegazione delle Istituzioni autonomistiche con il gonfalone della Regione autonoma della Sardegna;

c)    con il sostegno alla partecipazione dei propri cittadini alla manifestazione stessa;

d)    con l'organizzazione, di concerto con le associazioni e comitati della società civile, del saluto e del sostegno alla carovana per la pace che attraverserà nei prossimi giorni il territorio della Sardegna,

delibera inoltre

di inviare la presente mozione ai Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera e del Senato e al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Cagliari, 5 marzo 2004


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