CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 138

MOZIONE LAI - CUGINI - PINNA - CALLEDDA - DEMURU - FALCONI - MARROCU - MORITTU - ORRU' - PACIFICO -  PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Salvatore - SPISSU sulle gravi negative conseguenze che si determinerebbero nelle Università di Cagliari e Sassari dalla applicazione della "riforma Moratti".


IL CONSIGLIO REGIONALE  

PRESO ATTO delle recenti manifestazioni di protesta contro la "riforma Moratti" svoltesi in tutte le parti d'Italia che hanno visto la massiccia partecipazione degli operatori;

 

CONSIDERATO che il disegno di legge approvato a gennaio costituisce l'ennesimo attacco alla scuola italiana, che ad oggi aveva raggiunto un livello generale al di sopra della media europea, con riconosciute punte di eccellenza, come la scuola elementare e l'Università, e appare frutto di una concezione estranea ai principi che reggono e favoriscono l'Università e la produzione della conoscenza;

 

EVIDENZIATO che la legge Moratti:

- punta a disinvestire nell'Università e a incentivare ulteriormente i giovani alla fuga, precarizzando la professione del ricercatore;

- elimina il ruolo del ricercatore, trasformando questa figura in co.co.co;

- minaccia l'autonomia universitaria sottraendole il reclutamento e riportando il sistema dei concorsi indietro di 25 anni;

- premia chi coltiva interessi esterni, punendo, al contrario, chi vi si dedica a tempo pieno,

- avvilisce il merito;

- aumenta l'organizzazione verticale e gerarchica dell'università in cui è facile prevedere che gli unici di ruolo (gli ordinari di lungo corso e pochissimi associati) saranno gli unici a governare veramente gli atenei, disponendo di una vasta "manovalanza" a basso costo che dipenderà strettamente da loro per il rinnovo del contratto;

- incentiva la fuga (all'estero e dalla professione) delle giovani leve più capaci poiché precarizza all'infinito la professione rendendola meno attraente di quanto non lo sia già;

 

RILEVATO che anche nella nostra regione sono state numerose le manifestazioni di protesta degli operatori delle due Università sarde  preoccupati dalle prospettive della riforma Moratti e che occorra, invece,  investire e rilanciare i due Atenei di Cagliari e Sassari a partire dai giovani (proponendo un piano straordinario per l'assunzione di giovani ricercatori di qui al 2006), dalla valutazione della professionalità e da una serie di interventi che premino la meritocrazia;

 

RIMARCATO come con la "riforma Moratti" vengano maggiormente danneggiati proprio gli Atenei più piccoli in quanto il sistema produttivo locale non è in grado di sostenere privatamente ricerca e didattica e che, quindi, le Università della nostra Isola tenderanno ad essere ad un livello più basso della media italiana;

 

SOTTOLINEATO che appare quanto mai urgente dotare le Università della nostra Isola dei  fondi necessari per sviluppare e migliorare la ricerca al fine di renderle competitive con quelle degli altri paesi europei e di quelli sviluppati,

 

impegna la Giunta regionale

 

a porre in essere, con la massima urgenza, nei confronti del Governo nazionale tutte le iniziative tese a  impedire che si mortifichi il ruolo dell'Università e che si blocchi la produzione della conoscenza rivendicando, al contrario, un sistema di incentivi e di azioni che ne rilancino il ruolo indispensabile, rendendo la didattica universitaria rispondente alle esigenze degli studenti e garantendo agli operatori il riconoscimento della professionalità e rapporti di lavoro certi.

Cagliari, 5 marzo 2004


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