CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 130
MOZIONE SANNA Emanuele - BALIA - CALLEDDA - COGODI - DEMURU - DORE - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - MANCA - MARROCU - MORITTU - ORTU - PIRISI - SANNA Alberto - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SECCI - VASSALLO sulle conseguenze ambientali determinate dalla installazione di centrali eoliche nel territorio della Sardegna.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che tra gli obiettivi perseguiti dall'Unione Europea c'è quello di incrementare entro il 2010 la produzione di energia dalle fonti rinnovabili: geotermica, solare, idrica, eolica;
RICORDATO che sulla base del Protocollo di Kyoto l'Italia si è impegnata a ridurre del 6,5% le emissioni di gas a effetto serra planetario;
CONSIDERATO che sia a livello internazionale sia nel nostro Paese si stanno intensificando la ricerca e gli investimenti per la produzione di energia eolica nei siti considerati più favorevoli per sfruttare la forza del vento;
CONSTATATO che l'Enel ha recentemente deciso di investire un miliardo e mezzo di euro in campo mondiale, di cui un miliardo in Italia, per portare a 900 MW la sua capacità produttiva di energia eolica;
EVIDENZIATO che per l'incremento di energia eolica nel nostro Paese si sta puntando alla massiccia installazione di aerogeneratori nel territorio della nostra Isola, in assenza di una normativa specifica finalizzata a ripartire tra le diverse regioni i doveri e le azioni per raggiungere l'obiettivo nazionale della riduzione delle emissioni nocive;
SOTTOLINEATO che il Piano Energetico della Regione Sardegna (P.E.R.S.) è stato approvato con semplice deliberazione della Giunta Regionale in data 28.05.2003 e mai sottoposto all'esame del Consiglio regionale, e prevede la produzione entro il 2012 di ben 2000 MW di energia eolica in Sardegna di cui 900 entro il 2004;
SOTTOLINEATO con grande preoccupazione che in presenza del libero mercato europeo dell'energia elettrica numerosi produttori anche esteri stanno concentrando i loro progetti per la fonte eolica in Sardegna tant'è che sono stati già presentati all'Assessorato alla Difesa dell'Ambiente 90 impianti per una capacità produttiva di 4.000 MW e con circa 2.400 aerogeneratori;
RILEVATO che in molti comuni della Sardegna sono in corso trattative con Società intermediarie per la realizzazione di parchi eolici senza alcuna considerazione sui punti di criticità e sull'impatto che gli impianti determinerebbero sul paesaggio, sul patrimonio storico-culturale, su vegetazione, flora e fauna;
RICORDATO che la realizzazione degli impianti eolici è comunque subordinata a procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), alle autorizzazioni di legge per i vincoli paesistici, forestali, idrogeologici e archeologici;
SOTTOLINEATO che nell'attenta tutela del paesaggio e delle aree naturali di maggior pregio della nostra Isola si è finora registrata una preoccupante sottovalutazione, anche da parte dei competenti organi regionali, delle rilevantissime trasformazioni indotte dagli impianti eolici che comportano scavi, strade, edifici di servizio, cavidotti, cabine, etc..;
SOTTOLINEATO, inoltre, che del tutto insufficienti e prive dei necessari supporti scientifici sono risultate finora le valutazioni sullo studio del vento nelle cosiddette terre alte della Sardegna, nonché sulle conseguenze micro climatiche, sull'avifauna e sull'effetto barriera determinate dagli aerogeneratori dislocati disordinatamente nel territorio;
DENUNCIATO il fatto che in assenza di una efficace azione di programmazione e di controllo da parte della Regione (che deve esercitare puntualmente le sue specifiche prerogative) molti Comuni pressati da non sempre chiare iniziative imprenditoriali e nella speranza di attenuare le crescenti difficoltà della finanza locale stanno autorizzando concessioni a scadenza pluridecennale che rischiano di configurarsi come una vera e propria espropriazione di parti rilevanti e pregiatissime del territorio sardo;
APPRESO che in data 21 luglio 2003 la Giunta regionale (ormai priva della fiducia del Consiglio) ha adottato una delibera su proposta dell'Assessore della difesa dell'ambiente e d'intesa con gli Assessori dell'industria, della pubblica istruzione e degli enti locali, con la quale sono state formulate "Linee guida, di indirizzo e coordinamento per la realizzazione di impianti industriali di energia di fonte eolica";
RILEVATO che la suddetta delibera (revocando una precedente delibera sulla stessa materia del 29.04.2003) ha di fatto predisposto una normativa regionale provvisoria e senza forza di legge per indirizzare gli organi di valutazione competenti per il rilascio delle autorizzazioni per l'installazione degli impianti eolici nel territorio regionale;
RAVVISATO che la delibera della Giunta pur prevedendo alcune pregevoli integrazioni e raccomandazioni rispetto al fantomatico PERS per la corretta programmazione e realizzazione dei parchi eolici affida a una Commissione tecnica regionale composta da quattro "esperti" di nomina assessoriale il compito:
a) di valutare tutte le proposte concernenti la realizzazione di impianti industriali per la produzione di energia da fonte eolica;
b) di stabilire annualmente i MW effettivamente installati;
c) di redigere una proposta di bando da sottoporre alla Giunta regionale;
d) di verificare il rispetto dei tempi per la realizzazione degli impianti e di revocare le autorizzazioni in caso di inadempienza;
DENUNCIATO il fatto che la suddetta Commissione, (nominata da una Giunta priva della fiducia del Consiglio) resterebbe in carica fino al 2012, e svolgerebbe compiti rilevantissimi in attuazione di un Piano energetico mai sottoposto all'esame dell'Assemblea legislativa sarda,
impegna la Giunta regionale
1) a trasmettere formalmente il PERS con tutte le sue eventuali varianti e specificazioni, in particolare per quanto riguarda l'energia eolica;
2) a riferire in Consiglio regionale sullo stato di attuazione degli interventi nel settore eolico in tutto il territorio regionale.
Cagliari, 5 dicembre 2003
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