CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 127
MOZIONE SCANO - SELIS - SPISSU - FADDA - SANNA Giacomo - BALIA - COGODI, sulle assunzioni senza concorso al Centro regionale di programmazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che la Giunta regionale, con la delibera n. 15/1 del 28 maggio 2003, ha disposto "l'annullamento della selezione di undici unità di personale qualificato indetta con determinazione n. 229/Centro regionale di programmazione del 16 ottobre 2001" per il completamento dell'organico del Centro regionale di programmazione, nonostante tale procedura, aperta a tutti i laureati sardi, fosse già stata avviata con la pubblicazione sul BURAS e risultassero pervenute numerose domande;
CONSIDERATO che con la delibera succitata e con la successiva delibera n. 16/22 del 17 giugno 2003 si è stabilito di procedere alle undici assunzioni al Centro regionale di programmazione, ivi incluso il vicedirettore, attraverso una chiamata nominativa discrezionale, valendosi di un aspetto normativo, il comma 1 dell'articolo 14 della legge regionale n. 7 del 1962, che ove prevede la chiamata diretta è chiaramente superato dalle norme generali in materia di pubblico impiego, oltre che incostituzionale alla luce delle sentenze della Suprema Corte, fra cui la recente n. 274 del 24 luglio 2003 concernente l'obbligatorietà del pubblico concorso presso l'Amministrazione regionale;
CONSTATATO:
- che la Giunta regionale già in carica al momento dell'adozione delle citate delibere ha poi proceduto alle predette assunzioni, nonostante le interpellanze ed interrogazioni presentate in Consiglio Regionale, nominando inoltre, fra i nuovi assunti quale vicedirettore del Centro regionale di programmazione un dipendente privo del titolo di legge - ovvero "cinque anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea" - necessario per partecipare ad un regolare concorso di accesso alla dirigenza;
- che la Giunta regionale attualmente in carica, sempre in applicazione della succitata delibera n. 15/1 del 28 maggio 2003 ha appena disposto, con pubblicazione sul BURAS del 29 settembre 2003, l'assunzione di trenta nuovi esperti presso il Centro regionale di programmazione secondo modalità chiaramente illegittime in quanto:
a) le assunzioni nella Pubblica Amministrazione devono essere disciplinate per legge e la legge regionale n. 7 del 1962, che regola le assunzioni del personale qualificato del Centro regionale di programmazione, non prevede l'assunzione di "personale di supporto" ma solo quella delle venticinque unità qualificate che ne costituiscono l'organico;
b) gli atti adottati per disciplinare le nuove assunzioni appaiono contraddittori e privi di garanzie di correttezza amministrativa per innumerevoli motivi, fra cui: i criteri di valutazione della prova orale, l'unica prevista, non sono prefissati e resi noti ai candidati, bensì verranno stabiliti nella prima riunione della commissione di valutazione; sono dati solo dieci giorni di tempo per presentare le domande di partecipazione; non vengono indicate le norme di riferimento e le relative condizioni contrattuali di futura applicazione, fra cui il trattamento economico, secondo una prassi inammissibile in una amministrazione pubblica,
esprime
il richiamo ad una pratica di correttezza amministrativa che, a fronte della attuale assenza di controlli preventivi di legittimità da parte di soggetti terzi, promani da una attenta valutazione delle fonti normative, nel rispetto dei poteri e delle prerogative del Consiglio Regionale ed a tutela della parità di diritti e di opportunità dei cittadini di fronte alla Pubblica Amministrazione, anche e non ultimo in materia di impiego,
impegna la Giunta regionale
a) ad annullare le delibere n. 15/1 del 28 maggio 2003 e n. 16/22 del 17 giugno 2003 inerenti le assunzioni senza concorso al Centro regionale di programmazione, adottando i conseguenti atti risolutivi in conformità della legge regionale n. 7 del 1962 e dal Regolamento attuativo di cui al D.P.G.R. n. 179 del 1986;
b) a sospendere conseguentemente la selezione in atto di trenta nuove unità da assumere presso il Centro regionale di programmazione;
c) a definire un iniziale ed immediato progetto di potenziamento delle strutture di programmazione della Amministrazione regionale idoneo ad imprimere una accelerazione della qualità e quantità della spesa, tenuto conto delle indicazioni già emerse in sede di Comitato di Sorveglianza del POR, e pertanto attraverso il completamento dell'organico delle venticinque unità del Centro regionale di programmazione, previa selezione pubblica aperta a tutti i cittadini con le più ampie garanzie amministrative di imparzialità e pari opportunità, ed inoltre rafforzando in modo diretto le strutture dei responsabili di Misura del POR, che scontano gravi carenze di risorse umane dedicate ai programmi, anche valendosi allo scopo delle ingenti somme già stanziate in termini di assistenza tecnica.
Cagliari, 2 ottobre 2003
>