CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 125
MOZIONE PINNA - SPISSU - FADDA - BALIA - COGODI - SCANO - BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DEIANA - DEMURU - DETTORI - DORE - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MARROCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore- SECCI - SELIS - VASSALLO, sulla drammatica situazione di crisi e di tensione sociale che si sta verificando nel Sulcis-Iglesiente a seguito dell'annunciata fermata degli impianti industriali nel polo metallurgico di Portovesme e del mancato rispetto degli impegni assunti per lo sviluppo del territorio.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che la competitività delle produzioni industriali della Sardegna è gravemente penalizzata dagli alti costi energetici che risultano essere doppi rispetto a quelli della concorrenza internazionale;
CONSIDERATO che le attività produttive del polo metallurgico di Portovesme attraversano una pesante crisi a causa della negativa congiuntura internazionale (rivalutazione dell'euro sul dollaro e depressione dei prezzi dei metalli sui mercati internazionali);
CONSTATATO che la recente decisione della società Portovesme S.r.l. di procedere alla fermata degli impianti metallurgici con la conseguente collocazione in cassa integrazione guadagni di quasi 1.200 lavoratori, tra dipendenti diretti e delle imprese di appalto, sta generando una gravissima situazione di tensione sociale che rischia di diventare esplosiva in un contesto territoriale già pesantemente colpito dalla disoccupazione di massa e dal drammatico fenomeno dell'emigrazione giovanile;
EVIDENZIATO che le imprese titolari degli impianti produttivi hanno più volte sottoposto all'attenzione della Giunta regionale e del Governo nazionale le difficoltà economiche derivanti dall'alto costo dell'energia elettrica che rischia di mettere fuori mercato le attività imprenditoriali con la conseguente chiusura degli stessi impianti;
RILEVATO che, in attesa della realizzazione degli impianti di autoproduzione di energia elettrica già programmati dalla Portovesme S.r.l., è indispensabile, per il mantenimento delle attività produttive, individuare adeguate soluzioni per l'abbattimento dei costi energetici e per l'eliminazione delle altre diseconomie esterne che penalizzano ulteriormente l'attività imprenditoriale (continuità territoriale per le merci, infrastrutture portuali, discariche industriali, disponibilità di acqua ecc.);
TENUTO CONTO che la drammatica crisi economica e sociale che sta attraversando da troppo tempo il territorio del Sulcis-Iglesiente, più volte denunciata dalle organizzazioni sindacali, dalle organizzazioni imprenditoriali, dalle forze politiche, dalle istituzioni e dalla Chiesa locale, richiede tempestivi e concreti interventi della Giunta regionale e del Governo nazionale per salvaguardare e consolidare il settore industriale e per dare avvio ad un nuovo processo di sviluppo integrato del territorio;
RIMARCATO con preoccupazioneche si registrano colpevoli inadempienze e gravissimi ritardi nell'attuazione degli impegni già assunti per riconversione economica del Sulcis-Iglesiente con particolare riferimento alla bonifica del territorio, all'adeguamento del sistema infrastrutturale, all'attuazione degli strumenti della programmazione negoziata e dei POR, alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse e all'avvio delle attività operative del Consorzio del Parco Geominerario,
impegna la Giunta regionale
1) a intraprendere le azioni più adeguate nei confronti del Governo nazionale per ottenere l'abbattimento dei costi energetici per le industrie operanti in Sardegna anche attraverso la concessione di quote adeguate di energia elettrica non interrompibile di importazione;
2) mettere in atto, direttamente e attraverso il Governo nazionale, tutti gli interventi necessari per sostenere la realizzazione degli impianti di autoproduzione di energia elettrica prospettati dalla società Portovesme S.r.l. al fine di ottenere in via permanente un costo energetico in linea con la concorrenza europea ed extra europea, favorendo l'aggregazione consortile delle imprese e l'introduzione di tecnologie innovative per l'utilizzo pulito del carbone Sulcis;
3) vigilare affinché la Società Portovesme S.r. l. contenga nei tempi strettamente necessari la fermata degli impianti di produzione, verificando l'effettiva realizzazione da parte della stessa Società degli impegni assunti con le organizzazioni sindacali al fine di riattivare gli impianti nelle migliori condizioni produttive con la reintegrazione di tutti i lavoratori, diretti e indiretti, collocati in cassa integrazione guadagni;
4) adottare gli atti legislativi e amministrativi indispensabili per eliminare, direttamente e/o attraverso il Governo nazionale, le altre diseconomie strutturali che gravano ulteriormente sui bilanci delle imprese industriali con particolare riferimento all'abbattimento dei costi di trasporto necessario per assicurare la continuità territoriale delle merci in entrata (materie prime) e in uscita (prodotti finiti), all'adeguamento delle strutture portuali e alla disponibilità di siti adeguati per l'ubicazione delle discariche industriali;
6) predisporre un piano straordinario di interventi finalizzato all'avvio di un nuovo processo integrato di sviluppo sostenibile del Sulcis-Iglesiente, recuperando i ritardi e le inadempienze nell'attuazione degli impegni già assunti e finanziati per la riconversione economica del territorio, con particolare riferimento alla bonifica del territorio, all'adeguamento del sistema infrastrutturale, all'attuazione degli strumenti della programmazione negoziata e dei POR, alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse e all'avvio delle attività operative del Consorzio del Parco Geominerario.
Cagliari, 12 settembre 2003
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