CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 124
MOZIONE MURGIA - BIGGIO - DIANA - FRAU - LIORI - SANNA Noemi - USAI sulla modificazione genetica nel settore agroalimentare.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE:
- è in corso nel Paese un acceso dibattito sui limiti alla brevettazione di biotecnologie in campo medico, umano, biologico e agroalimentare, alla luce di una sempre maggiore esigenza di tutela della persona e dell'ambiente;
- è necessaria una corretta informazione del cittadino e del consumatore;
- la ricerca scientifica, che noi sosteniamo con vigore, da sempre tutela la qualità della vita e il diritto alla salute;
- nel campo dell'agroalimentare, le produzione DOP, DOC e DOPG garantiscono sicurezza e affidabilità del prodotto anche in merito alla loro provenienza, lavorazione e trasformazione;
- queste tutele garantiscono e rafforzano il prestigio dei prodotti italiani e sardi in campo internazionale e sono veicolo di cultura gastronomica;
- questi prodotti tipici corrispondono ad una radicata tradizione e cultura territoriale;
CONSIDERATO CHE:
- un fronte molto ampio, che comprende associazioni, organizzazioni agricole, rappresentanze di produttori e consumatori, ha posto il rischio sull'introduzione di OGM e tecniche biotecnologiche anche nelle nostre varietà;
- la "storia", la tracciabilità e la tipicità di un prodotto sono il risultato di una cultura e di valori millenari che occorre tutelare con la legge rispettando le esigenze dei consumatori;
RITENUTO che non soltanto l'etica e la sicurezza alimentare, ma anche il senso della tradizione alimentare italiana e sarda giustificano la lotta contro l'uso di OGM in agricoltura e alimentazione;
PRESO ATTO del protocollo d'intesa firmato a Roma il 18 agosto 2003 tra il Ministero delle politiche agricole, le Regioni Lombardia, Veneto, Emilia, Friuli e le aziende sementiere sulla presenza accidentale di OGM, con l'accordo che il mais transgenico individuato nei campi venga distrutto o destinato a fini energetici,
impegna la Giunta regionale
1) a orientare e valutare le ricerche tecnologiche avviate;
2) a non consentire la modificazione genetica di genomi o parti di esso di varietà italiane, protette ai sensi del regolamento 2081/92 senza il preventivo consenso del Ministero delle politiche agricole;
3) a non consentire la produzione e l'etichettatura di prodotti OGM che non consentono una loro chiara individuazione;
4) a tutelare i comparti a denominazione di origine, sensibili al rapporto tra tradizione e identità dei luoghi, nel rispetto dei caratteri che "fanno" la cultura di un popolo;
5) a garantire il diritto degli italiani, e in questo caso dei sardi, alla genuinità, alla originalità dei prodotti e al rispetto della salute e dei consumatori, altrimenti privi di tutela e delle indispensabili informazioni sull'origine e la provenienza dei prodotti alimentari.
Cagliari, 22 agosto 2003
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