CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 123
MOZIONE COGODI - VASSALLO - ORTU contro rifiuti tossici, scorie e inquinamenti: progetto regionale di rispetto ambientale; bonifica di tutto il territorio isolano; difesa integrale e ricostituzione dell'ambiente naturale della Sardegna; destinazione a tal fine del prossimo Piano di rinascita.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE:
a) anche i più recenti episodi venuti alla luce: rinvenimento di enormi depositi di rifiuti altamente tossici e nocivi nell'area industriale di Porto Torres; crollo sotterraneo nelle miniere abbandonate dell'Iglesiente e conseguente devastazione della spiaggia di Masua; raccolta d'acqua altamente inquinata (arsenico e altro) lasciata a cielo aperto in agro di Guasila; aree altamente inquinate e impraticabili per gli usi civili nella zona circostante il poligono militare di Quirra; e tante altre situazioni consimili, ripropongono l'assoluta urgenza di interventi risolutivi, mirati e coordinati, per il risanamento ambientale e per la assoluta e definitiva cessazione delle attività inquinanti;
b) la grande mobilitazione popolare vissuta in Sardegna, in aperta e corale contestazione di ogni ipotesi di utilizzo del territorio isolano per il deposito di scorie nucleari e comunque tossiche, non può essere archiviato come evento estemporaneo, ma merita una risposta adeguata in termini di assoluta chiarezza e concludenza nella condotta delle Istituzioni pubbliche;
c) l'ulteriore devastazione ambientale derivata dal progredire impietoso del processo di desertificazione dell'Isola conosce precise cause, non solo di ordine generale e a scala globale (eccesso di emissioni inquinanti con conseguente "effetto serra"), ma anche di ordine specifico e a scala territoriale locale (incendi distruttivi dell'habitat naturale; deperimento per molteplici forme di aggressione del bosco e della macchia mediterranea; sistemi inconsulti di raccolta delle acque e di distruzione degli ambiti fluviali; eccessivo carico edilizio, del tutto demenziale, sulle aree più sensibili, soprattutto costiere);
d) rimarrebbe certificato, a questo punto, per le future generazioni, come errore imperdonabile e come assoluta dimostrazione di insensibilità e di fallimento della presente generazione di viventi in questa Isola, la mancanza di capacità, di responsabilità e di intelligenza per contrastare, decisamente e subito, tali enormi fattori distruttivi;
e) analoghe iniziative sono state assunte con precedenti Mozioni e proposte legislative (Mozione 7.6.2003 - Normativa finanziaria 2001-2002-2003), senza esito positivo;
delibera
contestualmente impegnando la Giunta regionale al compimento di ogni atto conseguente,
1) di promuovere un progetto generale ed organico di salvezza delle qualità ambientali, della naturalità e della salubrità del territorio e di tutto l'habitat della Sardegna;
2) di specificare tale progetto unitario nei diversi e precisi ambiti settoriali di intervento: risanamento integrale del territorio; riconversione ambientale dei processi produttivi con totale eliminazione delle cause di inquinamento; eliminazione da ogni attività civile e militare di qualsiasi fattore o evenienza inquinante; difesa e ricostituzione del bosco con le essenze tipiche maggiormente eco-compatibili; riconversione dei sistemi di raccolta e di uso delle acque; alleggerimento edilizio delle aree sensibili e salvaguardia integrale dei siti naturalistici a partire dal sistema costiero;
3) di comporre detto progetto generale di salvezza ambientale anche come progetto proprio di sviluppo e di progresso economico, sociale, culturale ed occupazionale di tutte le popolazioni della Sardegna, che sarebbero, così, direttamente interessate alla più "grande opera" mai conosciuta da mettere in cantiere per il proprio benessere materiale e morale;
4) di definire, di rivendicare e di destinare integralmente a tal fine, come base di sostegno, anche finanziario, il prossimo Piano di rinascita (ex art. 13 dello Statuto di Autonomia) da intendere nella sua valenza generale e nella cadenza temporale del prossimo decennio.
Cagliari, 21 agosto 2003
>