CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 118
MOZIONE SANNA Emanuele - FADDA - DEMURU - LAI -BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DORE - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - MARROCU - MORITTU - ORRU' - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SECCI - SELIS - SPISSU, sullo stato dei servizi di guardia medica e di assistenza primaria e sulle misure urgenti da adottare per garantire la sicurezza degli operatori e dei presìdi in tutto il territorio della Sardegna.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che i servizi di guardia medica a suo tempo istituiti nella nostra isola sono presìdi essenziali della sanità pubblica che garantiscono l'assistenza sanitaria urgente in tutti i Comuni della Sardegna;
RICORDATO che in attuazione del DPR 484/1996 la Giunta regionale ha ridefinito gli ambiti territoriali di assistenza primaria al fine di realizzare livelli uniformi e più elevati di assistenza di base favorendo anche lo sviluppo di nuove forme organizzative e di collaborazione tra i medici;
EVIDENZIATO che durante le ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi sono attivi permanentemente 190 ambulatori di guardia medica ai quali si aggiungono i servizi stagionali di guardia turistica nelle località più frequentate della nostra Regione;
SOTTOLINEATO che questo prezioso e indispensabile servizio pubblico viene garantito da diverse centinaia di medici, prevalentemente donne, che con grande abnegazione e professionalità assicurano la continuità assistenziale a tutti i cittadini residenti o temporaneamente domiciliati in Sardegna;
RICORDATO che nello svolgimento di questo fondamentale servizio i sanitari operano in condizioni ambientali e organizzative di rischio permanente e nel più totale isolamento rispetto alle istituzioni preposte alla salute e alla sicurezza pubblica;
RICORDATO in particolare che nel corso degli ultimi 15 anni i medici sono stati vittime in tanti Comuni della Sardegna di innumerevoli atti di aggressione e di violenza che hanno suscitato solidarietà e allarme nella pubblica opinione senza peraltro determinare adeguate misure di prevenzione e di tutela;
DENUNCIATO che la cronica inadeguatezza strutturale degli ambulatori e l'escalation della violenza contro i medici è culminata col brutale assassinio della dr.ssa Roberta Zedda mentre svolgeva il suo turno di guardia nel Comune di Solarussa;
STIGMATIZZATO il fatto che anche le parziali misure per assicurare la vigilanza permanente degli ambulatori almeno nelle ore notturne sono state irresponsabilmente revocate dalle ASL a causa dei drastici quanto inaccettabili tagli alla spesa sanitaria,
impegna l'Assessore regionale dell'igiene e sanità
a riferire con urgenza in Aula sullo stato organizzativo dei servizi di assistenza primaria in tutto il territorio regionale,
impegna, altresì, la Giunta regionale
a promuovere immediatamente le seguenti misure:
1) concordare con le forze dell'ordine e con i ministeri competenti un piano straordinario e operativo di vigilanza e di pronto intervento per garantire la sicurezza in tutti i punti di guardia medica della Regione;
2) assicurare immediatamente e nelle fasce orarie più critiche la presenza in tutti gli ambulatori di un servizio di vigilanza dando priorità ai presidi più isolati e meno protetti;
3) garantire che in tutti i punti di guardia medica ci sia la presenza costante di almeno due operatori sanitari privilegiando la presenza assieme al medico di un infermiere professionale;
4) assicurare il costante collegamento della rete dei presidi di guardia medica con il servizio del 118 favorendo ove è possibile anche l'accorpamento fisico delle strutture;
5) promuovere il trasferimento immediato degli operatori di guardia medica dagli attuali ambulatori ai servizi di pronto soccorso nei Comuni dotati di presidi ospedalieri;
6) impartire cogenti direttive ai direttori generali delle ASL perché in tutti gli ambulatori, ad iniziare da quelli più carenti dal punto di vista strutturale, vengano immediatamente realizzate le più efficaci e moderne misure di sicurezza (telecamere fisse, telemergenza, strutture fisiche di protezione, etc..)
7) predisporre un piano di razionalizzazione e di potenziamento della rete dei servizi di guardia medica e di assistenza primaria, accompagnato da adeguati investimenti finanziari, finalizzato ad assicurare a tutti i presìdi sia la loro ottimale ubicazione rispetto al bacino d'utenza sia la dotazione strumentale e tecnologica più avanzata per l'erogazione delle cure e la sicurezza degli operatori;
8) convocare con la massima sollecitudine in tutti gli ambiti territoriali omogenei individuati dal DAIS dell'11 febbraio del 1998 specifiche Conferenze di servizio con i sindaci, i direttori generali delle ASL, i rappresentanti delle organizzazioni mediche regionali e territoriali per concordare i provvedimenti più urgenti da adottare per garantire la serenità e la incolumità degli operatori e insieme la più tempestiva e qualificata assistenza sanitaria a tutti i cittadini ;
9) presentare immediatamente in Consiglio regionale uno specifico provvedimento per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione di un piano straordinario finalizzato alla sicurezza e al potenziamento dei servizi di guardia medica e di pronto intervento in tutto il territorio della Regione sarda.
Cagliari, 10 luglio 2003
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