CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 112
MOZIONE FLORIS - BUSINCO - TUNIS, sulla grave situazione delle attività agricole e zootecniche della Sardegna.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che la mondializzazione di tutte le attività economiche impone alla Sardegna una specializzazione del proprio sistema economico, basato su produzioni di eccellenza, uniche ed esclusive;
VALUTATO che l'agro-zootecnia è la sola attività su cui è possibile costruire una specializzazione produttiva per le peculiarità della nostra Isola, in particolare per la sua posizione geografica (una terra in mezzo al mare), per il suo tipo di clima e per il suo ambiente incontaminato, che da sole sono in grado di ritagliare alla Sardegna una specificità nel mercato globale;
RITENUTO che le attività agricole e zootecniche, pertanto, devono poter costituire, per la nostra Isola, il fulcro su cui dovrà ruotare l'intera economia regionale, per la capacità che hanno di creare interrelazioni ed interconnessioni con le altre attività economiche, quali quelle industriali, in particolare l'agro-alimentare, ed il turismo per il quale possono e devono diventare esse stesse un fattore di attrazione e, allo stesso tempo, un mezzo di diffusione delle nostre produzioni su nuovi mercati;
CONSIDERATO che:
- in un'era in cui la globalizzazione dei mercati, di produzione e di consumo, sta portando ad una competitività esasperata anche con l'ingresso nella scena produttiva di nuovi soggetti che hanno una aggressività commerciale senza precedenti;
- questa competitività esasperata ha ridotto drasticamente, fino ad annullarli, i già limitati margini di utile derivanti dall'esercizio delle attività imprenditoriali agricole e zootecniche;
- le imprese, in questo scenario, sono chiamate ad un nuovo dinamismo imprenditoriale che comporta, oltretutto, forti investimenti di riorganizzazione produttiva, di innovazione nel processo e nel prodotto, oltre che investimenti per la ricerca, la conoscenza e la conquista di nuovi mercati;
OSSERVATO che:
- le aziende agricole sarde sono chiamate ad affrontare questa situazione, già di per sé complessa, difficile e delicata, in una condizione di grave debolezza, in quanto si trovano sull'orlo del tracollo per le molteplici calamità che hanno dovuto affrontare nell'ultimo decennio, per le ripetute siccità, gelate, alluvioni, virosi, grandinate, lingua blu, peste suina, oltre che le conseguenze del cosiddetto morbo "della mucca pazza";
- questi eventi straordinari ed imprevedibili hanno creato nelle imprese agricole e zootecniche della Sardegna una gravissima situazione di indebitamento che ha raggiunto una dimensione complessiva pressoché pari al valore della produzione lorda vendibile dell'intero comparto primario dell'economia sarda;
- in questa situazione, le imprese agro-zootecniche della nostra isola, non solo non hanno la possibilità di affrontare programmi di sviluppo, effettuando gli investimenti richiesti dalla nuova dimensione del mercato globale, ma non sono neppure più in grado di stare sul mercato, soprattutto quelle imprese ad elevata intensità produttiva e ad elevata intensità di investimento, quali quelle del settore orto-floro-vivaistico in coltura protetta, che sostengono notevoli investimenti per poter esercitare la propria attività;
RITENUTO, altresì, che:
- sia urgente ed improcrastinabile intervenire a sostegno di questo importante e strategico settore dell'economia isolana che, in assenza di interventi concreti e mirati al consolidamento ed allo sviluppo, rischia di entrare in un circolo perverso che porterebbe, in brevissimo tempo, alla chiusura di un notevole numero di aziende causando, tra l'altro, una perdita di circa 10.000 posti di lavoro;
- sia indispensabile, all'interno di questi interventi, creare le condizioni che possano consentire alle imprese operanti nel settore, di risolvere e superare le difficoltà derivanti dalla loro pesantissima situazione debitoria: situazione che si è venuta a creare a seguito del massiccio ricorso, da parte delle imprese, al credito bancario che si è reso necessario per poter fronteggiare le ripetute calamità naturali che hanno investito, in quest'ultimo decennio, le attività agricole e zootecniche;
RICORDATO che l'Amministrazione regionale, a fronte di questi debiti, ha prestato garanzie fidejussorie in forza delle quali sarebbe chiamata a rispondere finanziariamente nei confronti degli Istituti creditori, nel caso di insolvenza e fallimento della aziende agricole debitrici;
per tutto quanto sopra descritto,
impegna la Giunta regionale
1) a presentare, con urgenza, all'esame dello stesso Consiglio regionale, un programma organico di interventi, rivolti al sostegno ed alla ricapitalizzazione delle imprese agricole e zootecniche della Sardegna, che consenta a queste imprese di realizzare gli investimenti dettati dalla nuova dimensione dell'economia globale, per la riorganizzazione produttiva, per l'innovazione di processo e di prodotto, per la ricerca, la conoscenza e la conquista di nuovi mercati;
2) a definire ed attuare, nell'immediato, uno specifico intervento dell'Amministrazione regionale che porti a consolidare a lungo termine le esposizioni bancarie, a breve ed a medio termine, delle imprese operanti nel settore agro-zootecnico della Sardegna, anche attraverso il coinvolgimento, se necessario, delle società finanziarie controllate dalla Regione.
Cagliari, 3 giugno 2003
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