CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 109

MOZIONE SPISSU - FADDA - BALIA - COGODI - SANNA Giacomo - BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DEIANA - DEMURU - DETTORI - DORE - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MANCA - MARROCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SCANO - SECCI - SELIS - VASSALLO di sfiducia alla Giunta regionale.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PRESO ATTO della ormai insanabile crisi dei rapporti fra le forze politiche che hanno dato vita alla Giunta presieduta dall'onorevole Pili;

SOTTOLINEATO che tale situazione si trascina ormai da lungo tempo senza che siano intervenuti fatti politici e decisioni che abbiano modificato le condizioni di operatività e di governo necessarie per affrontare i gravi problemi economici e sociali della società sarda;

RILEVATO che questa situazione rappresenta non solo l'epilogo di una fallimentare e dannosa esperienza di governo delle forze di destra non legittimata dal consenso popolare ma è anche, e soprattutto, testimonianza incontrovertibile della assenza totale di un credibile progetto di sviluppo della società e della Autonomia sarda;

VALUTATO che nella predisposizione e nella lunga discussione della legge finanziaria approvata nel mese di aprile, al quarto mese di esercizio provvisorio, sono emerse le profonde contraddizioni presenti fin dalla costituzione nella maggioranza battuta in Aula in ottanta votazioni che hanno totalmente modificato il disegno originario, senza eliminare le caratteristiche di indebitamento colossale e di assenza di strategia;

CONSIDERATO che il voto finale alla stessa legge finanziaria è stato subordinato da alcuni gruppi alla immediata e successiva apertura della crisi con le dimissioni del Presidente;

SOTTOLINEATO che da alcune settimane si assiste ad un avvilente e paralizzante confronto interno alla maggioranza eterodiretto dalle centrali romane dei partiti con la mortificazione del ruolo della massima Istituzione rappresentativa del popolo sardo;

VALUTATO che tale situazione produce un danno enorme alla collettività sarda priva di governo, con la Giunta regionale inattiva dal mese di marzo, mentre si aggravano le condizioni del sistema industriale e produttivo, peggiorano i dati relativi all'occupazione, diminuisce il fatturato del sistema economico isolano e si aggravano complessivamente le condizioni della comunità sarda;

EVIDENZIATA la necessità che sia superata al più presto questa condizione insostenibile ed estremamente dannosa per la Sardegna e le sue Istituzioni autonomistiche;

CONSIDERATO che non è più tollerabile una discussione che avviene attraverso le indiscrezioni agli organi di stampa e le manovre di potere nel chiuso delle stanze dei gruppi della maggioranza, senza che nell'Assemblea regionale si sviluppi un dibattito e un confronto che, alla luce del sole, faccia emergere la reale portata della devastante crisi politica e istituzionale in atto che rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza democratica,

invita la Giunta Regionale

a rassegnare le dimissioni ai sensi e per gli effetti dell'articolo 37, comma 2, dello Statuto Speciale per la Sardegna.

Cagliari, 9 maggio 2003


>