CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 107

MOZIONE BALIA - SPISSU - FADDA - COGODI - SANNA Giacomo - SCANO, sulla drammatica situazione dell'industria sarda dopo l'annuncio della chiusura della Montefibre di Ottana.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che martedì 29 aprile scorso il Consiglio di Amministrazione della Montefibre di Ottana riunitosi a Milano, ha notificato ai sindacati la decisione di chiudere lo stabilimento e la messa in mobilità dei 257 lavoratori;

PRESO ATTO che le poche righe che decretano la morte di un altro "pezzo" di industria sarda, vitale per l'ormai comatoso stato del comparto industriale isolano, affermano che la decisione deriva dalla impossibilità, ormai strutturale, di utilizzare la capacità produttiva dell'impianto, che comporta perdite economiche non più sostenibili;

CONSIDERATO che la decisione del Gruppo Orlandi, holding internazionale della chimica, giungeva quantomeno inaspettata, visto che appena due giorni prima l'Amministratore delegato della Montefibre nell'incontro con l'Assessore regionale dell'industria ed il Sottosegretario alle attività produttive riteneva percorribile la proposta - illustrata dall'Assessore regionale dell'industria on.le La Spisa - di far acquisire alla società di Ottana gli impianti dell'Enichem di Assemini, dove si produce la materia prima utilizzata per le fibre chimiche prodotte alla Montefibre;

CONSTATATO che la decisione del Consiglio di Amministrazione, decretando la chiusura dello stabilimento, dimostra che viene ritenuta del tutto inadeguata la proposta dell'Assessorato dell'industria di concerto con il Ministero delle attività produttive;

RILEVATO che l'accordo raggiunto nella giornata di ieri, 6 c.m., che sospende il provvedimento di messa in mobilità dei lavoratori fino al prossimo 19 maggio, non si basa su presupposti concreti, ma sulle consuete, fumose promesse del Governo centrale di definire l'ormai vetusto -seppure mai entrato in vigore- Accordo di Programma sulla chimica;

RITENUTO quindi che la sospensione del provvedimento dello stabilimento di Ottana, alla luce degli ultimi avvenimenti, sembra esclusivamente un breve prolungamento dell'agonia, che preannuncia la fine del comparto chimico in Sardegna,

impegna la Giunta regionale

a riferire in Consiglio regionale sulla generale situazione di grave crisi dell'industria isolana ed in particolare:

a) far conoscere quali iniziative politiche ed istituzionali la Regione sarda intende intraprendere presso il Governo nazionale, per evitare la chiusura della Montefibre di Ottana e le inevitabili ripercussioni che tale provvedimento comporterebbe per la già devastata economia della zone interne e per l'intero comparto chimico isolano;

b) giungere alla definizione, in tempi che devono essere brevissimi, di concerto con le associazioni sindacali e i rappresentanti della forze politiche ed istituzionali, dell'Accordo di Programma per la chimica sarda;

c) elaborare una politica industriale per la Sardegna volta a garantire lo sviluppo e l'occupazione evitando il rapido ed inesorabile smantellamento del tessuto industriale senza alcuna valida alternativa economica ed occupazionale per la nostra Isola .

Cagliari, 7 maggio 2003


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