CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 103
MOZIONE MASIA - BALIA - SPISSU - FADDA - SANNA Giacomo - COGODI - DETTORI - BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DEIANA - DEMURU - DORE - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MANCA - MARROCU - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SCANO - SECCI - SELIS - VASSALLO, sui gravi ritardi nel completamento dei lavori della strada statale n. 131, sulla mancanza dei fondi per il suo ammodernamento, sui troppi cantieri aperti e bloccati dalla burocrazia, su quelli non ancora avviati, in particolare nel tratto Macomer - Sassari, e sulla pericolosità di un'arteria che ogni anno è causa di molti incidenti mortali.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che, secondo i dati dell'Automobil Club (forniti dalla sede ISTAT di Cagliari e pubblicati dalla stampa isolana), negli ultimi cinque anni (1996-2000) sulla strada statale n. 131, denominata anche Carlo Felice si sono registrati 894 incidenti, con 64 morti e 1425 feriti, e negli ultimi tre anni, cioè dal 2001 fino a oggi, si sono registrati 12 incidenti mortali con ben 14 vittime;
OSSERVATO che la maggior parte degli incidenti mortali degli ultimi due sono accaduti nella provincia di Oristano (11), l'ultimo dei quali, purtroppo, qualche giorno fa poco prima della frazione di Sant'Anna a Marrubiu, subito dopo il bivio per Arborea, nel tentativo di imboccare una deviazione che segna l'inizio dei tanti cantieri di sistemazione della strada statale n. 131;
RILEVATO che questa ultima tragedia ripropone ancora una volta la pericolosità di quel tratto di strada, e non è un caso che l'aumento degli incidenti mortali si sia registrato proprio negli anni in cui sono stati aperti i cantieri per l'allargamento della carreggiata e per l'eliminazione di alcuni incroci a raso, cantieri (pericolosissimi di notte e quando piove perché spesso le deviazioni sono mal segnalate) i cui lavori procedono a rilento o addirittura sono bloccati per intoppi di natura burocratica;
RAVVISATO che mentre nel tratto che va da Marrubiu a Macomer (circa 100 chilometri) si può assistere a una situazione complessa così riassumibile:
- apertura dei cantieri (alcuni lotti sono conclusi, altri in fase di consegna e altri ancora sono bloccati in seguito alla presentazione di ricorsi all'autorità giudiziaria);
- fase di progettazione e aggiudicazione dei lavori (nel tratto Marrubiu - Santa Giusta il cantiere è bloccato per un ricorso al TAR contro l'aggiudicazione, nel Fenosu - Simaxis l'appalto è ancora in corso, nel Simaxis - Oristano Nord il bando di gara è in pubblicazione, nell'Oristano Nord - Bauladu il progetto non è stato approvato e il finanziamento non è stato concesso e nel tratto Bauladu - Macomer i progetti sono definitivi ma manca la valutazione di impatto ambientale, mentre i finanziamenti non sono stati ancora individuati);
- nel tratto che va da Macomer a Sassari (dal km 146 al km 209), invece, ci sono solo progetti definitivi non è stata ancora avviata alcuna procedura per il loro avvio, compresa la valutazione di impatto ambientale, e al momento non è previsto alcun finanziamento;
RILEVATO che proprio il tratto di strada che va da Sassari a Macomer è quello più trascurato, perché il fondo stradale è disseminato da tortuosità e da buche che vengono riparate con interventi parziali e provvisori che non ne diminuiscono in alcun modo la sua reale pericolosità, in particolare di notte e in condizioni atmosferiche precarie (pioggia e ghiaccio);
VISTO che il problema riguarda in generale tutta la viabilità dell'Isola, con una particolare attenzione per la Sassari - Olbia, dove sono accaduti negli ultimi anni altri gravissimi incidenti, e per la Abbasanta - Nuoro - Olbia che necessita, nei punti più pericolosi, della predisposizione di uno spartitraffico tra le due carreggiate;
PRESO ATTO che tale situazione sembra essere destinata a perdurare negli anni perché è ormai chiaro che "per completare i lavori in cinque anni", come hanno dichiarato il Capo Compartimento dell'ANAS e l'Assessore regionale dei lavori pubblici, occorrerebbe subito una cifra compresa tra i 500 e i 1000 milioni di euro (finora ne sono stati spesi 121 e altri 160 sono stati stanziati per opere da appaltare entro il 2003), ma questi soldi, che sarebbero dovuti arrivare in Sardegna nel corso dei prossimi dieci anni, secondo la legge sui progetti obiettivo e sulle grandi opere pubbliche annunciata dal Presidente del Consiglio, non ci sono e, nella migliore della ipotesi, dovranno essere divisi con i finanziamenti di altre opere strategiche quali la dorsale sull'Appennino Tosco Emiliano, il ponte sullo Stretto di Messina, nuovi trafori alpini, il miglioramento della rete ferroviaria e tutta una serie di infrastrutture sparse per l'Italia;
SOTTOLINEATO che anche in Parlamento sono state depositate dai deputati e dai senatori sardi, di entrambi gli schieramenti, numerose interrogazioni ma fino a oggi non si conoscono né i tempi né le modalità di erogazione dei finanziamenti promessi dal Governo Berlusconi su una nuova viabilità in Sardegna;
CONSTATATO che tra gli obiettivi preannunciati dal governo nazionale c'è anche la creazione della cosiddetta Autostrada sarda da Cagliari e Sassari, che però, a fronte delle dichiarazioni propagandistiche di molti parlamentari sardi del centrodestra, non risulta essere inserita nel Piano decennale delle infrastrutture presentato dal Ministro Pietro Lunardi e, in ogni caso, come riconosciuto da altri esponenti politici della maggioranza di governo, attualmente non ci sono fondi per la creazione di un'opera così importante;
VERIFICATO che la Giunta regionale è su questo punto assente e incapace di far valere la questione dei trasporti interni nell'isola davanti al Governo nazionale che ha disatteso tutte le promesse fatte in campagna elettorale e ha dirottato le risorse previste per la Carlo Felice per finanziare altri progetti;
RILEVATO che nel documento politico "Progetto Sardegna -Autonomia, Sviluppo e Modernità" del 13 novembre 2001 il Presidente della Regione ha promesso che avrebbe impresso una maggiore efficienza ed efficacia al settore delle infrastrutture visto che "ci sono opere in Sardegna di rilevante importanza che da anni e anni sono in corso di realizzazione e non si concludono mai" e inoltre "che si può introdurre l'istituto della accelerazione di opere pubbliche in corso di opera" e ancora che "su quei cantieri, dove per ragioni diverse si riterrà necessario percorrere i tempi di realizzazione, bisognerà dunque, pattuire l'accelerazione dei lavori" e infine che "sarebbe davvero un segno di grande vitalità del sistema Sardegna vedere i cantieri che lavorano giorno e notte, per dare servizi e infrastrutture in tempi rapidi alla nostra economia";
SOTTOLINEATO che fino a oggi quelle dichiarazioni del Presidente Pili sopra citate appaiono quanto meno improvvide perché se, come ha dichiarato lo stesso capo dell'esecutivo della Regione, "non si punta più sulla cultura della norma e della procedura, ma su quella del risultato", allora si può affermare che, guardando lo stato in cui versa la strada statale n. 131, la sua pericolosità e i numerosi incidenti stradali mortali di questi anni, l'incapacità della Regione nel far valere davanti allo Stato la questione sarda sui trasporti e la viabilità interna, la mancanza dei finanziamenti promessi, il blocco dei cantieri (altro che apertura di giorno e di notte), il Presidente della Regione ha fallito perché si è dimostrato incapace di raggiungere gli obiettivi che si era prefisso all'atto del suo insediamento alla guida della Regione in materia di viabilità;
VISTO che altrettanto improvvide sono state le dichiarazioni dell'ANAS e del Ministero delle Infrastrutture che, rispondendo ad alcune interrogazioni parlamentari, dapprima avevano assicurato che i lavori sulla strada statale n. 131 si sarebbero conclusi nel febbraio del 2002 e, in un secondo momento, avevano fatto slittare questa data al mese di novembre del 2002;
VALUTATO che l'Accordo di Programma Quadro per la viabilità statale del 21 aprile 1999 (stipulato nel quadro dell'Intesa Stato-Regione) ha individuato le seguenti risorse finanziarie:
a) 368 milioni di euro ipotizzando per gli anni 2000/2005 (come somma di due consecutivi piani triennali) e assegnazioni equivalenti a quelle del precedente triennale 97/99 per gli interventi di interesse regionale;
b) 601,5 milioni di euro, proiezione riferita al cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali comunitari effettuata sulla base delle disponibilità di cui alla copertura del vigente periodo di programmazione (POP Sardegna 994 milioni di euro e QCS 182, 8 milioni di euro);
c) 524,4 milioni di euro, quale analoga proiezione riferita ai fondi comunitari;
CONSTATATO che, secondo quanto previsto dall'Accordo di Programma Quadro, alla Sardegna dovrebbe pervenire entro il 2005 un ammontare complessivo di 1493,9 milioni di euro;
PRESO ATTO che per il triennio 2001/2003 sono state assegnate risorse per 302 milioni di euro (66 milioni come finanziamenti ordinari ANAS per la viabilità in Sardegna, relativi a due interventi di completamento sulla strada statale n. 131 e per la messa in opera della barriera spartitraffico nella strada statale n. 130 nel tratto Decimomannu - Iglesias; 236 milioni - dei quali il 50% a carico dell'ANAS - per interventi previsti sulla base del Quadro comunitario di sostegno per tre interventi sulla strada statale n. 131) ben al di sotto della somma promessa con l'Accordo di cui sopra;
EVIDENZIATO che le risorse per continuare l'opera di ammodernamento della strada statale n. 131 e accelerare il lavoro nei cantieri già aperti, sono contenuti nei 1689 milioni di euro stanziati dall'intesa generale quadro delle infrastrutture per la Sardegna, firmata l'11 ottobre 2002 tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione, anche se fino a oggi nessuno è stato in grado di precisare l'entità della somma da destinarsi alla Carlo Felice, visto che 1165 milioni di euro sono destinati alle opere di grande viabilità ma anche per infrastrutture di allaccio e servizio delle aree portuali e interportuali,
esprime
- grave preoccupazione per i ritardi nel completamento dei lavori di adeguamento e di ammodernamento della strada statale n. 131, inseriti nel piano decennale delle infrastrutture previste dal Governo nazionale con uno stanziamento che fino a oggi sembrerebbe privo di copertura reale (per la concorrenza di altre opere strategiche nazionali), tanto che sono sempre più numerose le iniziative dei rappresentanti sardi in Parlamento, di tutti gli schieramenti politici, che chiedono al Ministro delle infrastrutture di conoscere la reale entità dei fondi a disposizione per la ristrutturazione della Carlo Felice;
- grave disagio per la confusione che regna, a tutti i livelli istituzionali, circa l'esistenza e la destinazione delle risorse stanziate (1689 milioni di euro) dall'Intesa generale quadro delle infrastrutture per la Sardegna, firmata l'11 ottobre 2002 tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione, che prevedeva, tra l'altro, una verifica dopo quattro mesi dei lavori (e quindi entro il mese di febbraio) in corso sulla strada statale n. 131;
- allarme per la pericolosità della Carlo Felice e per il numero crescente di incidenti stradali, molti dei quali mortali, accaduti negli ultimi anni nella principale arteria della Sardegna a causa soprattutto dei troppi cantieri di rifacimento e di sistemazione aperti (alcuni dei quali oggi bloccati da intoppi burocratici e altri non ancora avviati per mancanza di progettazione e di finanziamento) che costringono gli automobilisti a pericolose deviazioni, spesso mal segnalate, per percorrere scorciatoie, cavalcavia, curve, incroci e tratti che diventano ancora più insidiosi quando sono percorsi di notte e in condizioni atmosferiche precarie,
invita
- il Presidente della Regione a istituire in tempi rapidi un tavolo di lavoro permanente con il Governo nazionale, con i parlamentari sardi e con i rappresentanti delle Province e dei Comuni dell'Isola, e in genere degli enti locali interessati, sulla questione della viabilità interna in Sardegna e, in particolare, sul reperimento delle risorse da destinarsi al rifacimento delle rete stradale, primaria e secondaria, dell'Isola, visti gli impegni presi dalla Giunta regionale e dal Governo nazionale con l'Intesa generale quadro delle infrastrutture per la Sardegna, firmata l'11 ottobre 2002, e considerati altresì i contenuti del precedente Accordo di Programma Quadro per la viabilità Statale 2000/2005 stipulato il 21 aprile 1999 nell'ambito dell'intesa istituzionale di programma tra Stato e Regione;
- a riferire in Consiglio regionale sullo stato del tavolo di lavoro permanente con i soggetti sopra indicati sulla questione della viabilità interna in Sardegna, sul completamento dei lavori e sulla sua messa in sicurezza;
- il Presidente della Regione a nominare un Commissario regionale per la sicurezza stradale in Sardegna, individuato tra i funzionari attualmente in servizio presso l'Amministrazione regionale, delegato in via esclusiva all'individuazione, alla predisposizione e al coordinamento di tutte le azioni necessarie a ridurre in modo efficace la pericolosità della rete viaria sarda. Al Commissario straordinario può essere attribuito anche il compito di stabilire campagne locali di prevenzione e di informazione sulla sicurezza stradale, di concerto con gli Assessorati competenti. Il Commissario può, dove non è richiesta la presenza istituzionale del Presidente della Regione o dei componenti della Giunta, rappresentare la Regione autonoma della Sardegna nei rapporti con il Governo sulla materia della sicurezza stradale,
impegna la Giunta regionale
- a riferire in Consiglio regionale sulla situazione complessiva della viabilità in Sardegna e in particolare:
a) sui gravissimi ritardi nel completamento dei lavori nella strada statale n. 131, inserita dal Governo nel piano decennale delle infrastrutture, predisposto dal Ministro Lunardi, con uno stanziamento che finora risulta privo di copertura reale (anche perché è in concorrenza con altre grandi opere pubbliche nazionali), dato che dei 1500 milioni che sembrerebbero necessari a mettere in sicurezza tutta la Carlo Felice ne sono arrivati poco meno di 300;
b) sull'utilizzo delle risorse, pari a 302 milioni di euro, assegnate per la viabilità in Sardegna in base al piano triennale 2001/2003, destinate a cinque interventi di completamento della strada statale n. 131 e alla messa in opera della barriera spartitraffico nella strada statale n. 130 nel tratto Decimomannu - Iglesias, cantieri che fino a oggi non sembra siano stati ancora aperti;
c) sulla reale entità delle somme da destinarsi alla ristrutturazione della strada statale n. 131, nell'ambito dei fondi stanziati dall'Intesa generale quadro delle infrastrutture per la Sardegna, stipulata l'11 ottobre 2002 tra lo Stato e la Regione sarda, a favore anche delle opere di grande viabilità (non solo la Carlo Felice, ma anche la Sassari -Alghero e la Olbia - San Teodoro);
- a svolgere un'azione politica molto forte nei confronti del Governo nazionale dato che fino a oggi sono state disattese tutte le promesse fatte ai sardi in materia di viabilità e di infrastrutture nell'isola, a partire dall'Accordo di Programma Quadro 2000/2006 che avrebbe dovuto portare nell'Isola circa 1500 milioni di euro per il rifacimento e il miglioramento delle nostre strade;
- a svolgere un'azione istituzionale pressante nei confronti del Governo nazionale affinché siano mantenuti tutti gli impegni presi con la stipula dell'Intesa generale quadro delle infrastrutture per la Sardegna, che prevede per l'isola circa 1.700 milioni di euro, e in particolare nei confronti del Ministero delle infrastrutture che deve utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione per costringere l'ANAS ad accelerare gli interminabili lavori sulla strada statale n. 131;
- a garantire l'avvio dei lavori nei lotti già finanziati e consegnati alle imprese aggiudicatrici degli appalti, il completamento dei lavori in fase di esecuzione, l'accelerazione di tutte le procedure per la valutazione di impatto ambientale per i progetti definitivi, per i quali occorre anche reperire i finanziamenti necessari per lo svolgimento dei lavori, l'accelerazione altresì delle procedure per la pubblicazione e per lo svolgimento degli appalti e dei bandi di gara, un interessamento immediato teso a sbloccare tutti quegli intoppi di natura burocratica che hanno causato l'interruzione dei lavori in molti cantieri, divenuti oramai una trappola per gli automobilisti che percorrono ogni giorno la Carlo Felice;
- ad adottare tutte le misure urgenti e necessarie a mettere in sicurezza la strada statale, n. 131, visto che dal 1999 a oggi si sono registrati 24 incidenti mortali che hanno causato 29 vittime, la maggior parte concentrati proprio in prossimità dei cantieri;
- a mantenere gli impegni presi in sede di dichiarazioni programmatiche da parte del Presidente della Regione, quando egli garantì l'accelerazione delle opere pubbliche in corso di opera e promise cantieri aperti giorno e notte, per dare servizi e infrastrutture in tempi rapidi alla nostra economia. La situazione della Carlo Felice è sotto gli occhi tutti: non solo i cantieri non sono aperti di notte e, a volte, neppure di giorno, ma in tutto il tratto che va da Macomer a Sassari di cantieri non se ne vede neppure l'ombra;
- a porre il tema della sicurezza stradale al centro dell'agenda politica regionale e a promuovere tutte le più opportune iniziative per una migliore utilizzazione delle risorse finanziarie, tecniche e professionali finalizzate a diminuire la reale pericolosità della rete viaria della Sardegna e alla prevenzione degli incidenti stradali nella nostra regione;
- a istituire il Fondo regionale per la sicurezza della circolazione stradale, che servirà a pubblicizzare le tematiche relative a una circolazione dei veicoli sicura e compatibile con l'ambiente e a realizzare tutte le iniziative utili a diffondere tra i giovani sardi la cultura della sicurezza stradale,
delibera
- di istituire, ai sensi dell'articolo 125, comma 4, del Regolamento del Consiglio regionale della Sardegna una Commissione d'inchiesta avente ad oggetto l'accertamento dei fatti ed, eventualmente, delle responsabilità politiche che hanno impedito fino a oggi di portare a compimento molti dei lavori in corso sulla strada statale n. 131. In particolare si chiede di conoscere:
a) l'elenco delle imprese, aggiudicatrici di tutti gli appalti, impegnate nei i lavori di rifacimento e di miglioramento della Carlo Felice e, se si tratta di gara pubblica o di asta, la base di partenza e il prezzo di aggiudicazione degli stessi;
b) il numero dei lotti e dei cantieri aperti lungo la Cagliari-Sassari, con la verifica di quelli in fase di esecuzione, di completamento, di consegna e quelli già conclusi;
c) l'elenco di tutti i cantieri che sono stati bloccati in fase di esecuzione dei lavori e l'elenco dei cantieri consegnati alle imprese vincitrici dell'appalto, ma i cui lavori non hanno preso ancora inizio perché sono stati bloccati da intoppi di natura burocratica o da ricorsi presentati alla magistratura ordinaria o amministrativa, dall'ANAS o dalle imprese escluse dall'aggiudicazione di alcuni appalti;
d) il numero dei progetti in fase di elaborazione, l'indicazione degli studi professionali o dei singoli professionisti che li stanno realizzando, e il costo che la Regione (nel caso in cui non siano a carico dell'ANAS) dovrà pagare a ciascuno di essi per tale opera;
e) i progetti conclusi ma non ancora approvati (con l'indicazione dei soggetti che li hanno redatti e il relativo costo per la Regione autonoma della Sardegna, nel caso non siano anche questi a carico dell'ANAS), i finanziamenti previsti per l'esecuzione dei lavori e, nel caso, i motivi per i quali ancora non sono state concesse le somme previste per la realizzazione degli stessi (è il caso del tratto della strada statale n. 131 tra Oristano Nord e Bauladu - km 99,500 - 109, 500- il cui finanziamento di 47 milioni di euro non è stato mai concesso);
f) il motivo per cui non siano state ancora avviate le procedure di valutazione di impatto ambientale per i progetti che sono definitivi e, in relazione agli stessi, la fonte di finanziamento e l'entità della somma necessaria per il compimento dei lavori richiesti (è il caso del tratto Bauladu-Macomer - Sassari, Km 109,500 - Km 200);
g) il motivo per cui non siano stati ancora avviati i lavori in quei lotti che hanno già ottenuto il finanziamento;
h) quali cantieri siano stati aperti con le risorse, pari a 302 milioni di euro, assegnate per la viabilità in Sardegna in base al piano triennale 2001/2003 così suddivise:
- 66 milioni di euro come finanziamenti ordinari ANAS per la viabilità in Sardegna, relativi a due interventi di completamento sulla strada statale n. 131 e per la messa in opera della barriera spartitraffico nella strada statale 130 nel tratto Decimomannu - Iglesias;
- 236 milioni di euro - dei quali il 50% a carico dell'ANAS - per interventi previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno per tre interventi sulla strada statale n. 131.
Cagliari, 27 febbraio 2003
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