CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 90

MOZIONE BIANCU - SANNA -Alberto - SANNA Gian Valerio, sui PIT (Piani Integrati Territoriali) e sui Programmi per le infrastrutture.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- l'Oristanese e il Nuorese con il loro ritardo di sviluppo hanno determinato il permanere della Sardegna nell'ambito delle Regioni europee dell'Obiettivo 1;

- il Consiglio regionale, ponendosi l'obiettivo del riequilibrio territoriale dell'Isola, al comma 48, art. 1 della legge finanziaria 2001, dispose la previsione della riserva del 60% delle risorse programmate per i PIT, da destinare a favore di quei progetti riguardanti i territori provinciali il cui prodotto interno lordo risulta inferiore al 75% del PIL europeo e gli altri territori nei quali si registrano i maggiori ritardi di sviluppo;

- il documento sui PIT e il relativo bando ponevano grande enfasi sull'integrazione e la complementarietà tra interventi pubblici e piani di sviluppo delle imprese, e la partecipazione dei privati veniva indicata come condizione indispensabile per l'ammissibilità dei PIT proposti;

- l'articolo 23 della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7 (legge finanziaria 2002) dispose che i programmi d'interventi dei privati inseriti nei PIT (Programmi Integrati Territoriali), se approvati dalla Giunta regionale, godono della priorità nella concessione dei finanziamenti previsti dalla legislazione regionale di incentivazione del settore;

CONSIDERATO che:

- i parametri utilizzati dalla Giunta regionale con le delibere 29/11 del 29.08.2002 e 32/3 del 26.09.2002, hanno determinato l'inclusione di ben 323 Comuni, sul totale di 377, da considerare tra quelli in ritardo di sviluppo;

- le risorse assegnate alle quattro aree PIT della Provincia di Oristano per le due annualità 2001/2002 sono state solamente pari a euro 85.082.140,00, ossia al 10,9% del totale delle risorse PIT, sostanzialmente la stessa percentuale precedentemente prevista per la ripartizione delle risorse per aree Programma;

- il risultato così ottenuto ha di fatto tradito le scelte del Consiglio Regionale, in quanto non solo non contribuisce al riequilibrio territoriale ma addirittura, utilizzando in modo preminente il parametro della popolazione residente, contribuisce ad accrescere il divario economico tra i diversi territori dell'Isola;

- gli imprenditori, pur rispondendo in modo straordinario alla animazione realizzata nei diversi territori da parte degli enti locali e partecipando al bando PIT con progetti spesso innovativi, di fatto vengono esclusi dalle graduatorie e dalle risorse assegnate a valere su questo strumento;

- il punteggio aggiuntivo del 10%, previsto nelle linee guida, da calcolare sul valore assoluto che verrà previsto nei bandi di misura e riconosciuto alle operazioni imprenditoriali, ricomprese nei PIT approvati con DPGR, non risponde assolutamente alle previsioni dell'art. 23 della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7 che invece prevedeva per gli stessi la priorità nella concessione delle risorse nei bandi di misura;

- la mancata risposta alle aspettative dei privati allontanerà gli stessi dalla partecipazione alla selezione 2002 e di fatto ridurrà i PIT ad una mera elencazione di opere pubbliche e al conseguente fallimento dello strumento medesimo;

PREMESSO altresì che è necessario intervenire anche attraverso i Programmi sulle infrastrutture previste per le aree a ritardo di sviluppo, programmi strategici anche al fine della citata politica di riequilibrio territoriale a favore delle Province di Oristano e di Nuoro che, quanto a dotazioni infrastrutturali, occupano gli ultimi posti in Italia;

CONSIDERATO altresì che:

- il Piano Regionale Trasporto dei passeggeri, in fase di avanzata definizione, che si caratterizza per una sostanziale linea al consolidamento delle principali infrastrutture esistenti al servizio delle aree più forti della Sardegna,  penalizza fortemente le Province di Oristano e di Nuoro;

- gli interventi delle misure sul ciclo integrato dell'acqua e sui trasporti del POR 2000/2006 (oltre 1.700 miliardi di vecchie lire) escludono quasi completamente il territorio della provincia di Oristano;

- il programma ANAS sulla viabilità statale 2000/2005 (368 miliardi di vecchie lire) non prevede alcun intervento nella Provincia di Oristano nonostante sia interessata (oltre la S.S. 131) dalle S.S. n. 126, 292, 388 e 442;

- l'Accordo di Programma Quadro sulle risorse idriche, fognarie e depurative 2001/2003 approvato dalla Giunta Regionale il 10.09.2001 (834, 260 miliardi di vecchie lire) prevede un solo intervento nella Provincia di Oristano (potenziamento schema idrico 31, 36 miliardi);

- il programma CIPE aree depresse 1999/2001 sulla viabilità, risorse idriche e difesa del suolo (1227,22 miliardi di lire - Del. G.R. 23.10.2001) prevede un solo intervento in Provincia di Oristano (1° lotto invaso Flumineddu 72 miliardi), che appare in contrasto con quanto previsto nelle opere della legge obiettivo approvata dal Parlamento;

- l'elenco delle grandi opere della legge obiettivo (Del. CIPE 21.12.01) che prevede interventi sulle infrastrutture di trasporto (700 miliardi di lire) e idriche (400 miliardi di lire) esclude quasi completamente la Provincia di Oristano;

- infine, i programmi infrastrutturali richiamati pianificano risorse per oltre 4000 miliardi di vecchie lire assegnandone appena 111 alla Provincia di Oristano, non rispettando neanche l'iniquo criterio delle Aree Programma (10,7%) che avrebbe, comunque, assegnato a questo territorio non meno di 400 miliardi di vecchie lire,

impegna il Presidente e la Giunta regionale

a) a modificare i criteri utilizzati per la ripartizione delle risorse riservate ai Progetti Integrati Territoriali (PIT) destinando il 60% alle sole "aree deboli", al fine di avviare il riequilibrio territoriale tra i diversi territori dell'Isola;

b) a voler modificare le linee guida al fine di garantire il finanziamento delle operazioni imprenditoriali ricomprese nei PIT già approvati, e quelli che verranno approvati successivamente;

c) a riconsiderare i programmi infrastrutturali approvati nel senso di un riequilibrio territoriale sostanziale e comunque non inferiore al 10,7 % come previsto per l'Area Programma della Provincia di Oristano;

d) a tenere nella dovuta considerazione, nei prossimi Programmi, la necessità di destinare risorse finanziarie adeguate e in tutti i casi in misura non inferiore al 10,7%, al fine di superare il gap infrastrutturale e per favorire lo sviluppo socio economico della Provincia di Oristano.

Cagliari, 31 ottobre 2002


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