CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 87

MOZIONE COGODI - ORTU - VASSALLO, sul contributo della Sardegna alla lotta per la pace, contro le azioni di guerra, per la smilitarizzazione dell'Isola e il recupero alla comunità sarda dei territori occupati per esercitazioni militari.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO CHE:

1) la pace è, e rimane, il bene più prezioso del mondo, senza la quale non c'è libertà, progresso e giustizia che possano essere interamente affermati e neppure parzialmente difesi nel comune interesse dei cittadini;

2) l'aggravarsi della situazione internazionale rischia di precipitare in terribili azioni di guerra, enunciate in nome di una malintesa "sicurezza" pensata come guerra preventiva contro Stati, popoli e nazioni anche solo potenzialmente dissenzienti rispetto ad un unico modello sociale e politico, e quindi in realtà dirette ad imporre un sistema unidirezionale di dominio su tutti i popoli e su tutte le risorse del mondo ("dottrina" Bush - globalizzazione capitalistica);

3) la lotta a tutte le forme di terrorismo (di singoli, di gruppi, di Governi e di Stati comunque connotati) deve essere sostenuta e vinta innanzitutto con la cultura della pace e della tolleranza, con la affermazione dei diritti umani, con la cooperazione e con le giuste ragioni di scambio;

4) le azioni dissuasive mai debbono colpire, né fisicamente, né economicamente gli innocenti;

5) la Sardegna, Regione civile e amante della pace, vuole contribuire alla costruzione del nuovo ordine mondiale - pacifico, cooperativo e rispettoso - e non essere coinvolta in azioni di guerra né con i suoi abitanti né con il suo territorio;

6) si aggravano, invece, i vincoli e le imposizioni militari nel territorio della Sardegna, con danno diretto e gravissimo alla vita, alla salute, alla economia di intere popolazioni (basi nucleari, poligoni di tiro, basi missilistiche, esercitazioni militari di ogni genere);

7) permangono senza vera risposta risolutiva i drammi personali, familiari e di intere comunità della Sardegna colpite da grave inquinamento che si ritiene proveniente dall'uso di uranio, arsenico, mercurio, piombo, cadmio e altre terribili sostanze tossiche connesse alle "tecniche" sperimentate ed utilizzate nelle attività militari;

8) risulta all'esame dell'U.S. Navy il piano per effettuare lungo la costa e nel poligono di Teulada le esercitazioni dei marines della II Flotta attualmente svolte nell'isola di Vieqes in Portorico;

9) ai gravissimi danni già sopportati si aggiunge l'ulteriore danno (e pure la beffa) che il Governo Berlusconi promuove la vendita all'asta dei beni pubblici demaniali e patrimoniali, anche ex militari, che per legge dello Stato e per lo Statuto Sardo (norma Costituzionale), articolo 14, sono invece da riconoscere nella proprietà e nella totale disponibilità della Regione Autonoma della Sardegna,

DELIBERA,

contestualmente impegnando la Giunta regionale al compimento di ogni atto conseguente,

a) di sviluppare ogni azione possibile, sul piano istituzionale, politico, culturale e sociale per scongiurare in ogni parte del mondo il tentativo ed il rischio di guerra;

b) di richiedere al Governo nazionale la non partecipazione, sotto alcuna forma, dell'Italia ad azioni di guerra, nel più assoluto rispetto dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica;

c) di promuovere una decisa azione politica e istituzionale per realizzare, in un quadro temporale di certezza, un concreto programma di smilitarizzazione dell'Isola;

d) di richiedere al Governo nazionale l'integrale riconoscimento dei danni subiti, anche per la limitazione nell'uso del proprio territorio per finalità economiche e civili e per i danni derivati alla salute delle popolazioni a partire dai giovani militari impegnati sia nei teatri di guerra sia nelle esercitazioni militari;

e) di promuovere un progetto di sviluppo di tutti i territori della Sardegna che comprenda il pieno utilizzo dei compendi attualmente sottratti dalle esercitazioni militari alle più naturali finalità di progresso economico e civile.

Cagliari, 9 ottobre 2002


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