CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 83
MOZIONE BALIA - COGODI - DORE - SANNA Giacomo - SANNA Salvatore - IBBA - MASIA - ORRU', sulla grave situazione del porto industriale di Cagliari.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE:
- la mozione n. 60 sulla grave situazione determinatasi nell'area industriale di Cagliari ed il successivo ordine del giorno n. 55 che impegnava la Giunta regionale all'accelerazione delle procedure volte alla ricostituzione del Comitato portuale di Cagliari non hanno dato alcun risultato;
- con il decreto legislativo del 10 marzo 1998, n. 75, il Governo ha emanato le norme di attuazione dello Statuto della Regione Sardegna concernenti l'istituzione di zone franche;
- la Regione Sarda, con deliberazione del 25 luglio 2000 e del 27 febbraio 2001, ha disposto tutto quanto di sua competenza per la definizione della zona franca di Cagliari;
- con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2001 è stata delimitata la zona franca di Cagliari ed individuato il soggetto gestore nella società consortile per azioni "Zona Franca di Cagliari" che userà il marchio d'impresa "Cagliari Free Zone" ed assumerà sotto la propria responsabilità i compiti di gestione, a tempo indeterminato, di tutte le attività che si svolgeranno all'interno della zona franca;
CONSIDERATO che all'articolo 7 del D.P.C.M. del 7 giugno 2001 è previsto che il soggetto gestore debba predisporre, entro sessanta giorni dell'entrata in vigore del citato decreto, un piano operativo della zona franca;
PRESO ATTO che il Commissario dell'Autorità portuale ha avviato una procedura di revoca della concessione trentennale alla C.I.C.T. per la gestione del terminal del porto industriale col rischio quindi di perdere gli attuali 120 posti di lavoro, oltre quelli che ruotano nell'indotto, e di spegnere le speranze dei giovani che hanno frequentato i corsi di formazione ed attendono di essere chiamati al lavoro,
impegna la Giunta regionale
a) a promuovere un'indagine conoscitiva:
1) che accerti le responsabilità di tutte le parti relativamente ai motivi del fallimento del porto canale e, specificamente, sulla gestione commissariale;
2) sul perché a distanza di cinque anni dalla data di rilascio della concessione al C.I.C.T. questa società non sia in grado di assicurare la movimentazione del porto;
3) quali azioni imprenditoriali questa Società abbia sviluppato e quale sia stato in tutti questi anni il ruolo svolto in seno a tale Società dal Consorzio;
4) sui motivi che hanno comportato la mancata attuazione degli adempimenti indispensabili per la realizzazione della zona franca;
b) anche alla luce del notevole impegno finanziario della Regione, senza corrispondenti risultati per uno sviluppo duraturo, a intraprendere tutte le azioni utili per una rapida sostituzione di tutta l'attuale classe dirigente in ogni caso responsabile del mancato decollo dell'iniziativa.
Cagliari, 19 agosto 2002
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