CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 82

MOZIONE SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - BALIA - COGODI - DORE - FADDA - SANNA Giacomo - SPISSU, sulla grave situazione del porto industriale di Cagliari e gli atti del Commissario dell'Autorità portuale.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che con la mozione n. 60 del 22 febbraio 2002, il Consiglio Regionale è stato chiamato a discutere sulla grave situazione determinatasi nell'area industriale di Cagliari a causa delle iniziative e della condotta assunta dal Commissario dell'Autorità Portuale di Cagliari;

RILEVATO che in esito alla su richiamata mozione, il Consiglio regionale aveva impegnato con l'ordine del giorno n. 55, la Giunta regionale ad accelerare le procedure volte alla ricostituzione del Comitato portuale di Cagliari nei 30 giorni successivi e che con interrogazione n. 456/a erano stati ulteriormente sollecitati gli adempimenti oggetto dell'ordine del giorno;

CONSIDERATO che ancora ad oggi rimane inevaso il contenuto dispositivo dell'ordine del giorno n. 55 e che il Commissario prosegue con l'adozione di atti che possono determinare un grave indebolimento delle potenzialità e delle stesse funzioni del porto Industriale di Cagliari;

PRESO atto ulteriormente che non più tardi dello scorso mese di luglio, il Commissario ha avviato unilateralmente una procedura di revoca della concessione in essere con la società C.I.C.T. per la gestione del terminal del Porto industriale con la conseguente ricaduta negativa sui livelli occupativi ed operativi e che il protrarsi di questi atteggiamenti poco responsabili produce una lesione spesso irreversibile nelle politiche di acquisizione di commesse e di più generale marketing industriale per la Regione sarda;

CONSIDERATO, altresì, che il Commissario dell'Autorità portuale, in totale dispregio delle considerazioni e delle stesse conclusioni operate dal Consiglio Regionale, ha reiterato di recente gli atti volti a rivendicare la titolarità non solo dei mezzi di sua competenza ma anche dei beni e di infrastrutture appartenenti alla pertinenza di altri enti ed organismi di valenza pubblica ed espressione della rappresentanza istituzionale del territorio;

CONSIDERATO che pare emergere una sempre più preoccupante volontà destabilizzatrice e di smantellamento del ruolo strategico e funzionale che si proponeva per il porto industriale di Cagliari, fatto ascrivibile a logiche improprie di competizione industriale rispetto ad altre aree portuali attrezzate di rilievo nazionale e che dunque si configura un profilo gestionale fortemente lesivo degli interessi e delle stesse prerogative dell'Autonomia regionale,

impegna la Giunta regionale

- a riferire al Consiglio regionale lo stato di attuazione degli impegni assunti dalla Giunta Regionale con riguardo all'ordine del giorno n. 55;

- a voler attivare rapidamente un'indagine conoscitiva sulle ragioni e le stesse finalità perseguite nella prolungata gestione Commissariale dell'Autorità portuale di Cagliari;

- a riferire la posizione della Giunta regionale riguardo all'acquisizione delle competenze regionali e dei beni sul demanio, ivi compreso quello marittimo;

- a riferire in maniera puntuale sulla mancata attuazione degli adempimenti indispensabili per la realizzazione della zona franca;

- a chiarire con la massima urgenza, in Consiglio, la posizione della Giunta regionale in ordine alle recenti iniziative e provvedimenti adottati dal Commissario dell'Autorità Portuale sulla revoca della concessione alla società C.I.C.T. di Cagliari;

- a voler invitare il Governo nazionale alla immediata revoca dell'incarico del Commissario dell'Autorità portuale di Cagliari a tutela delle prerogative e dell'integrità dell'autonomia regionale e alla conseguente ricostituzione degli organi amministrativi dell'Autorità portuale di Cagliari;

- a chiarire le specifiche ragioni che hanno indotto il Presidente della Regione a negare, finora, il concerto per la nomina del nuovo Presidente dell'Autorità portuale di Cagliari.

Cagliari, 7 agosto 2002


>