CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 79
MOZIONE SPISSU - FADDA - DORE - SANNA Giacomo - BALIA - COGODI - BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DEIANA - DEMURU - DETTORI - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MANCA - MARROCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gianvalerio - SANNA Salvatore - SCANO - SECCI - SELIS - VASSALLO, sul ruolo della società finanziaria regionale SFIRS nell'operazione di acquisto da parte di una cordata sardo-veneta degli hotel Starwood e dei terreni del Master Plan.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che una cordata di imprenditori sardo-veneta ha acquistato, per circa 360 milioni di euro, terreni e alberghi della Costa Smeralda, con un patrimonio immobiliare dislocato su tremila ettari (quattro hotel della catena Luxury collection), oltre a 2400 ettari di terreno tra Olbia e Arzachena con tutte le concessioni, il cantiere navale, il Cervo tennis Club, lo Sheraton conference center e quattro ristoranti;
EVIDENZIATO che con l'operazione la Starwood manterrebbe il controllo del 50 per cento della proprietà dei terreni e della eventuale volumetria da concedere, all'interno della quale ricade un'ipotesi di Masterplan nonché un progetto integrato di sviluppo turistico che prevede la costruzione di nuovi alberghi, ville in Costa Smeralda, mentre il restante 50 per cento resterebbe nelle mani della Società "Forma Urbis";
RILEVATO che per la SFIRS, società finanziaria industriale regionale sarda controllata per il 92 per cento dalla Regione Sarda, che nell'operazione partecipa al capitale di rischio con una quota del sette per cento, attraverso un impegno finanziario di 30 milioni di euro, è stato autorizzato, in una recente riunione della Giunta regionale, l'aumento del capitale;
EVIDENZIATO che unitamente alla banca Ambro-Veneta, che dovrebbe garantire la copertura finanziaria dei soci veneti, il Banco di Sardegna garantirebbe la restante quota;
SOTTOLINEATA l'importanza che un gruppo di imprenditori sardi sia riuscito ad affermare esperienza e professionalità locali concretizzatesi con l'acquisto di una delle più preziose e importanti parti della costa nord orientale della nostra Isola e la necessità che sia garantita l'omogeneità e la continuità nell'alto target della società;
SOTTOLINEATO che, dal contenuto delle dichiarazioni rilasciate nello scorso mese di aprile dal capo dell'Esecutivo regionale, sembrava che la Regione sarda avvallasse il progetto di acquisizione della Costa Smeralda da parte del finanziere americano Tom Barrack;
CONSIDERATO che il Presidente della Giunta regionale Sarda, Mauro Pili, dichiarando di essere stato tenuto all'oscuro, o quasi, della trattativa, ha espresso perplessità sostenendo che la "Giunta non ha mai dato alcun avvallo ad operazioni che riguardassero un impegno diretto della Regione nell'acquisto della Costa Smeralda" e affermando di essere in attesa di conoscere ufficialmente il ruolo della finanziaria regionale per le determinazioni del caso;
RILEVATO che i vertici della SFIRS nel corso di una conferenza stampa hanno affermato, al contrario, di aver provveduto a dare al presidente dell'Esecutivo e a tre assessori regionali, informazioni puntuali e sistematiche sulla trattativa in corso;
RIMARCATO come desti perplessità e ponga inquietanti interrogativi il fatto che il Presidente della Giunta regionale sarda dichiari di non essere a conoscenza di un'operazione complessa e impegnativa assunta da una finanziaria controllata dalla stessa Regione e che venga smentito dai vertici di quest'ultima;
CONSIDERATO che non è ammissibile che problematiche quali quelle riguardanti il futuro economico della nostra Regione, nonché il nostro patrimonio ambientale, vengano affrontate con la negligenza finora mostrata e considerato, inoltre, che la situazione che si è verificata richiede un dibattito serio e partecipato da parte del Consiglio regionale, con il coinvolgimento di tutti gli enti locali interessati;
impegna la Giunta regionale
1) a riferire con urgenza in Consiglio Regionale sui termini e le modalità delle trattative dell'intera operazione, chiarendo il ruolo della finanziaria regionale, del Banco di Sardegna e della cordata sardo-veneta, dandone anche una valutazione economica e politica;
2) a verificare i reali contenuti delle affermazioni del Presidente della SFIRS e, nel caso non corrispondessero a verità, a revocare immediatamente il suo mandato per fatti gravi;
3) a fornire elementi sulle reali intenzioni e sui programmi dei nuovi proprietari della Costa Smeralda in ordine alla qualità e unitarietà o meno del progetto imprenditoriale, per tutelare e salvaguardare la qualità turistica ed il prestigio internazionale della Costa Smeralda nonché garantire il rispetto assoluto di una preziosa risorsa ambientale ed economica della nostra Isola.
Cagliari, 31 luglio 2002
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