CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 78

MOZIONE DORE - DETTORI - PILO - SANNA Noemi - BALIA - CAPELLI - COGODI - CORONA -  FADDA - MURGIA - SANNA Giacomo - SPISSU - BIANCU - CALLEDDA - CAPPAI - CARLONI -  DEIANA - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MANCA - MARROCCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PINNA - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto- SANNA Emanuele - SANNA Salvatore - SATTA - SCANO - SECCI - SELIS - USAI - VASSALLO, sull'invito al Governo e al Parlamento italiani a farsi promotori di un intervento presso la Presidenza della Repubblica per la liberazione di Leyla Zana.


IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSIDERATO che:

- da ben sette anni l'onorevole Leyla Zana, prima, e ultima, donna curda eletta al Parlamento turco, nel 1991, è in carcere per reati di opinione;

- tali reati consistono nell'aver Leyla Zana pronunciato, sia in turco che in curdo, lingua allora proibita dalla Costituzione della Turchia, con alcuni colleghi del suo stesso partito, all'atto del giuramento di fedeltà alla Repubblica Turca, obbligatorio per i parlamentari di questo Paese all'inizio del loro mandato, le seguenti parole: "Sono stata obbligata ad adempiere alla formalità richiesta, io lotto per la fraterna convivenza del popolo curdo e del popolo turco in un quadro democratico", nonchè nell'aver successivamente denunciato, in un viaggio con altri membri dei Parlamento della Turchia in Europa e negli Stati Uniti d'America, la violazione dei diritti umani in Turchia a danno dei popolo curdo;

- per questi fatti Leyla Zana e i suoi colleghi furono accusati di alto tradimento e di separatismo;

- al processo, nel dicembre del 1994, la procura chiese per essi la pena di morte;

- il tribunale aggiunse alle accuse anche quella di terrorismo;

- il processo si concluse con una sentenza di condanna a quindici anni di carcere;

CONSIDERATO, altresì, che:

- il Parlamento Europeo ha insignito Leyla Zana, nel dicembre del 1996, del Premio Zakharov per la sua lotta a difesa dei diritti umani;

- a luglio di quest'anno a Strasburgo la Corte di Giustizia per i Diritti Umani, espressione del Consiglio d'Europa, del quale la Turchia fa parte, ha condannato la Turchia per quel processo, considerando illegittime le accuse, la composizione del tribunale, le condizioni nelle quali potè operare la difesa, ed infine, la condanna;

- di conseguenza, la Corte di Giustizia ha condannato la Turchia al pagamento dei danni alle vittime di quel processo ed  a procedere alla loro liberazione;

- il Parlamento Europeo il 13 dicembre 2001 ha condannato all'unanimità la Turchia per il protrarsi illegale della carcerazione di Leyla Zana;

CONSIDERATO, infine, che:

- la Turchia ad oggi si è limitata al pagamento dei danni ma non ha preso in considerazione alcuna misura tesa, in una forma o nell'altra, alla liberazione di Leyla Zana e dei suoi colleghi;

- per questa ragione il caso di Leyla Zana e dei suoi colleghi continua ad essere oggetto di attenzione e di interventi sulla Turchia da parte della Corte di Giustizia di Strasburgo,

impegna la Giunta regionale

a invitare il Governo e il Parlamento italiani a farsi promotori di interventi presso la Presidenza della Repubblica, il Governo e il Parlamento della Turchia finalizzati a far sì che la Turchia rispetti la sentenza della Corte di Strasburgo e lo Statuto del Consiglio d'Europa a proposito del caso di Leyla Zana e dei suoi colleghi.

Cagliari, 25 luglio 2002


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