CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 65
MOZIONE FALCONI - SPISSU - FADDA - DORE - BALIA - SANNA Giacomo, sulla situazione industriale in Sardegna ed in particolare del settore chimico.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che l'apparato industriale in Sardegna versa in uno stato di degrado e abbandono, che prosegue anche con la politica delle privatizzazioni che hanno interessato massicciamente gli stabilimenti parastatali esistenti in Sardegna;
CONSIDERATO che la politica delle privatizzazioni fu a suo tempo ritenuta indispensabile nell'ambito di un sistema economico produttivo che collocandosi nel privato accoglieva la sfida della globalizzazione per migliorare la competitività e l'efficienza delle aziende in settori strategici;
SOTTOLINEATO che la Sardegna entrava in questo grande processo, difficile ma pieno di speranze, con il suo patrimonio industriale chimico, metallurgico e minerario, avendo come punto di forza e vantaggio l'integrazione e la complementarità che la rendevano estremamente competitiva con altre produzioni sul mercato internazionale;
RILEVATO che la politica delle privatizzazioni è comunque costata alla Sardegna in termini occupazionali più che altre regioni d'Italia; che questo processo è stato condotto mediante una politica industriale di ottimizzazione delle produzioni, di taglio dei cosiddetti rami secchi e riduzioni occupazionali che hanno visto la partecipazione attiva delle organizzazioni sindacali e delle Istituzioni impegnate alla contemporanea ricerca della diversificazione produttiva con l'utilizzo di tutti gli strumenti della programmazione negoziata.
EVIDENZIATO come oggi si assista al completo abbandono dell'Isola da parte di tutte le Partecipazioni Statali ed in particolare dell'Enichem nel comparto chimico;
RIBADITO che l'avvenuta costituzione di un Osservatorio regionale per il settore chimico in Sardegna doveva essere accompagnata da un progetto industriale dei diversi comparti produttivi per favorire un processo complessivo di reindustrializzazione;
SOTTOLINEATO:
- che il recente Accordo di programma stipulato tra le diverse parti pubbliche e private non è stato "sottoscritto dal Governo nazionale";
- che l'Accordo di programma già disatteso in fase di sua prima applicazione, prevede diverse azioni volte al risanamento e bonifica industriale, investimenti per la salvaguardia dell'occupazione nei processi di trasformazione produttiva;
VISTI gli ultimi sviluppi che hanno visto la chiusura del reparto per la produzione del cloro-soda nello stabilimento di Porto Torres;
PREOCCUPATI per l'ultimo incontro tra le parti sarde interessate e il Governo nazionale rappresentato dal sottosegretario alle attività produttive (Valducci) che propone una proroga di tre mesi ed ipotizza lo studio di massicci interventi attraverso gli ammortizzatori sociali,
impegna la Giunta regionale
1) ad elaborare con urgenza un programma di rilancio e di reindustrializzazione della Sardegna volto al mantenimento e all'ampliamento della base produttiva;
2) a salvaguardare i livelli occupazionali, di competitività e produzione, in particolare nel comparto chimico;
impegna, altresì la Giunta regionale
a) a rivendicare presso il Governo nazionale un tavolo permanente di concertazione con le diverse rappresentanze sociali;
b) a riferire, entro tre mesi, in Consiglio regionale sulle questioni inerenti il comparto chimico e, più in generale, sulla strategia industriale in Sardegna.
Cagliari, 17 aprile 2002