CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 59
MOZIONE SANNA Giacomo - MANCA, sulla ricontrattazione del debito complessivo del comparto agricolo sardo.
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che l'intero comparto agricolo sardo vive una drammatica situazione di crisi, il cui andamento produttivo risulta influenzato negativamente da una serie di avversità di carattere climatico e patologico di straordinaria gravità;
EVIDENZIATO CHE:
- i danni causati all'agricoltura sarda dalla siccità e dalle gelate, soltanto nell'ultima stagione, superano i 250 milioni di euro, suscettibili di variazioni in aumento, visto il perdurare della mancanza di piogge ed il conseguente aggravarsi della carenza della risorsa idrica;
- i dannosi effetti della prolungata siccità hanno conseguenze dirette sullo sviluppo vegetativo, sia scoraggiando o impedendo le coltivazioni irrigue, sia favorendo lo sviluppo di agenti patogeni delle colture e degli allevamenti;
RICORDATO che gli allevatori del comparto ovino sono costretti a ricorrere a consistenti integrazioni alimentari, con conseguente aggravio di costi di esercizio, ed il persistere dell'epidemia della "blue tongue" ha comportato la perdita di circa 700 mila capi, mentre sugli allevamenti bovini, oltre alle limitazioni sulla movimentazione, pesano le penalizzazioni derivanti dal diffondersi, fra i consumatori, della psicosi del morbo della BSE;
CONSTATATO che le organizzazioni COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA e CIA hanno richiesto la convocazione urgente del Tavolo Verde, ribadendo la drammaticità della situazione e la richiesta di interventi e di iniziative immediate e concrete;
RILEVATO che continua l'emorragia occupazionale nel settore, a causa delle profonde ristrutturazioni in corso, che espellono le aziende così dette marginali, e consolidano, invece, quelle più orientate al mercato;
SOTTOLINEATO che le aziende sarde sono da sempre penalizzate rispetto a quelle italiane ed europee, per i costi più elevati sostenuti per gli approvvigionamenti energetici, per i maggiori costi del trasporto delle merci, per un più elevato costo del denaro e per l'inefficienza del settore del credito;
RIMARCATO che le recenti vicende riguardanti gli interventi a favore delle aziende beneficiarie degli aiuti previsti dall'articolo 5 della legge regionale 13 dicembre 1998, n. 44, testimoniano la precarietà ed il clima di totale incertezza che caratterizza il comparto;
CONSTATATO altresì che, stante la situazione attuale, l'indebitamento strutturale e gestionale delle aziende del settore agricolo difficilmente potrà essere colmato soltanto con i meccanismi virtuosi del mercato;
ACCERTATO che il debito complessivo dell'intero comparto agricolo sardo è quantificabile in circa 1.500 miliardi di lire,
impegna la Giunta regionale
1) ad aprire una vertenza con il sistema creditizio isolano per la ricontrattazione dei debiti del settore agricolo, riconducendoli ad un livello fisiologico rapportato all'attuale capacità di restituzione del sistema agricolo sardo;
2) a predisporre le opportune soluzioni tecniche adeguate alla portata delle crisi ed i necessari strumenti operativi, come ad esempio potrebbero essere quelli che prevedono una cartolarizzazione dell'indebitamento agricolo, attraverso tutti gli strumenti pubblici possibili;
3) a predisporre un progetto complessivo di sviluppo dell'agricoltura in Sardegna che punti alla rivitalizzazione delle imprese, secondo strategie produttive basate sulla ruralità moderna, sulle produzioni di elevata qualità e su una più adeguata ed efficiente infrastrutturazione del territorio.
Cagliari, 19 febbraio 2002