CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 58

MOZIONE Fadda - Sanna Emanuele - Dore - COGODI - Balia - Sanna Giacomo - Biancu - Calledda - Cugini -  Deiana - Demuru - Dettori - Falconi - Giagu - Granella - Ibba - Lai - Manca - Marroccu - Masia - Morittu - Orrù - Ortu - Pacifico - Pinna - Pirisi - Pusceddu - Sanna Alberto - Sanna Gianvalerio - Sanna Salvatore - Scano - Secci - Selis - Spissu - Vassallo, sulla gravissima emergenza idrica e sulle problematiche aperte dalla interruzione dei lavori per la realizzazione della diga di sbarramento di Monti Nieddu.


IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSTATATA la gravissima emergenza  idrica che colpisce l'intero territorio regionale con particolare drammaticità nell'area meridionale dell'isola;

PREMESSO che, nello specifico, per far fronte a questa insostenibile situazione , nell'ambito del relativo programma operativo delle regioni dell'Obiettivo 1, la Regione sarda ha attribuito al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale il finanziamento dei lavori per la realizzazione della Diga sul rio Monti Nieddu, la traversa di sbarramento di Medau Aingiu e la galleria di collegamento tra gli invasi di Monti Nieddu e Is Canargius;

CONSTATATO che l'intervento, localizzato in provincia di Cagliari, interessa i comuni di Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de Maria e Teulada e  che lo stesso è finalizzato ad eliminare il deficit idrico, irriguo e potabile della fascia costiera sud-occidentale del golfo di Cagliari collegandosi, così, alle politiche e alle strategie contenute negli orientamenti del Piano Generale delle Acque;

CONSIDERATO che l'invaso di Monti Nieddu per la sua consistenza riveste non solo una funzione strategica per gli usi idropotabili e irrigui dell'area interessata, ma interviene in maniera funzionale all'ottimizzazione dello stesso sistema del Flumendosa;

PREMESSO CHE:

- i lavori di che trattasi sono stati aggiudicati all'Associazione Temporanea d'Imprese Dragados Y Construccion P.O.-S.A., Fomento De Costrucciones Y Contratas S.A., Grandi Lavori Fincosit S.p.A.;

- la consegna dei lavori all'impresa è avvenuta il 21.01.1998 e che la loro ultimazione era fissata al 21.01.2002;

- l'importo delle opere affidate in appalto ammontano a Lire 74.776.458.152 al netto del ribasso d'asta del 14,49%;

- successivamente alla gara d'appalto e alla stipula del relativo contratto il Ministero dei LL.PP. ha proceduto al recupero del ribasso d'asta e ha rideterminato il fabbisogno finanziario complessivo per la realizzazione dell'intervento nell'importo di lire 101.132.310.715, di cui lire 68.705.248.152 per lavori in appalto;

- con nota del 21.04.2000 il Consorzio di Bonifica, a causa di sopravvenute complicazioni di carattere tecnico e in particolare di natura geologica, ha rappresentato al Ministero dei LL.PP. e all'Assessorato regionale dei lavori pubblici l'impossibilità di rispettare il termine per il completamento degli stessi e per la rendicontazione dell'intero importo del finanziamento al fine di attivare il contributo dell'Unione Europea;

CONSIDERATO che, al fine di ottenere il contributo dell'Unione Europea che permetta il completamento delle opere con finanziamento comunitario 2000-2006, occorre che la Regione Sardegna adotti apposita delibera con la quale si preveda che la quota residua - consistente in lire 71 miliardi - dell'intervento finanziario del POR 1994-2000, non rendicontato e destinato all'opera di cui trattasi, venga inserito nel POR Risorse Idriche 2000-2006, ovvero nell'APQ;

RAVVISATA ulteriormente la necessità che, per completare funzionalmente le opere in oggetto e consentire l'attivazione delle iniziative più opportune per la rapida ripresa dei lavori, si rende urgente integrare le somme disponibili fino all'importo originario dell'appalto;

PREMESSO che alla data del 18 dicembre 2001 l'impresa appaltatrice ha eseguito lavori solo per il 30 per cento del totale appaltato e finanziato;

SOTTOLINEATO che a fronte dello stanziamento del Ministero dei lavori pubblici pari a lire 101.132.320.715, le spese sostenute per le attività e i lavori eseguiti alla data del 18.12.2001 ammontano a lire 34.945.368.576;

DENUNCIATO il fatto che i gravissimi ritardi nella edificazione della diga con calcestruzzo rullato si sono determinati per la mancata realizzazione degli impianti secondo i tempi dei verbali di consegna e per discutibili riserve sulla quantità e sulla qualità delle ceneri provenienti dalle centrali Enel;

PREMESSO che in data 19 dicembre 2001 l'Associazione Temporanea d'Imprese, appaltatrice dei lavori, ha  proposto domanda di arbitrato contenente la richiesta di risoluzione del rapporto contrattuale e che conseguentemente si è aperto un contenzioso ove  il Consorzio - nell'interesse generale di cui è portatore - si è visto costretto ad avviare la risoluzione d'ufficio del rapporto contrattuale d'appalto per fatto e colpa della ditta appaltatrice;

CONSIDERATO che per il completamento dell'intero schema idrico nel quale è inserita la diga di Monti Nieddu e dunque la realizzazione delle opere complementari e di adduzione connesse, di cui il Consorzio di Bonifica dispone delle relative progettazioni, occorre l'impegno di un intervento finanziario complessivo di lire 137.500.000.000;

CONSIDERATO inoltre che a tal fine il Presidente della Regione dispone dei poteri, conferiti dal Governo, di commissario straordinario per l'emergenza idrica in Sardegna;

SOTTOLINEATO che a causa dell'interruzione dei lavori e della precarietà del quadro finanziario, circa 70 persone, tra dipendenti ATI e imprese appaltatrici, rischiano il proprio posto di lavoro con evidenti e gravi ripercussioni sul tessuto sociale del territorio;

RIMARCATO che a causa dei lavori  realizzati si è di fatto in presenza di una condizione del territorio fortemente compromessa da un punto di vista ambientale ed è pertanto necessario e urgente ultimare le opere e procedere alla più rapida sistemazione dei siti, anche in considerazione del fatto che la diga dal 15 gennaio 2002, avendo ricevuto il parere finale del Servizio Nazionale Dighe, può essere costruita con tutte le necessarie garanzie tecniche e giuridiche;

CONSIDERATA di riflesso la drammatica situazione che sopportano sia il comparto agricolo che quello turistico, penalizzati da una condizione diventata oramai insostenibile e che troverebbe stabile soluzione solamente con la realizzazione di questa importante opera,

impegna  la Giunta regionale

1) ad adottare urgentemente apposita delibera nella quale si preveda che la quota residua di lire 71 miliardi dell'intervento finanziario del POR 1994-2000, non rendicontato e destinato alla realizzazione dell'opera, venga inserito nel Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006 - Risorse Idriche;

2) a reperire le risorse finanziarie necessarie per la immediata ripresa dei lavori per il completamento della diga e di tutte le infrastrutture idrauliche e di distribuzione  dell'acqua nel comprensorio interessato;

3) a disporre in particolare nell'ambito del POR 2000-2006 l'ulteriore fabbisogno finanziario necessario alla realizzazione di quelle opere complementari e di adduzione, già progettate dal Consorzio di Bonifica, al fine di rendere funzionale e operativo l'intero schema idrico di Monti Nieddu;

4) a trovare le soluzioni più idonee per garantire la necessaria continuità occupativa alle maestranze già impegnate nella costruzione della diga garantendo nel contempo i servizi indispensabili di guardiania e di sicurezza degli impianti e dei cantieri per evitare, in attesa della ripresa dei lavori,  che gli stessi subiscano danneggiamenti e compromissioni;

5) a mettere in essere, oltre ad ogni prerogativa legislativa assegnata al commissario straordinario per l'emergenza idrica, le eventuali e necessarie intese con il Governo nazionale e i suoi Dicasteri competenti per una positiva e rapida risoluzione della vertenza.

Cagliari, 14 febbraio 2002