CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 50
MOZIONE BIANCU - CUGINI - FADDA - BALIA - DORE - COGODI - CALLEDDA - DEIANA - DEMURU - DETTORI - FALCONI - GIAGU - GRANELLA - IBBA - LAI - MARROCCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - ORTU - PACIFICO - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SCANO - SECCI - SELIS - SPISSU - VASSALLO, sulle modalità attuative del POR Sardegna 2000-2006 con particolare riferimento ai Progetti Integrati Territoriali (PIT).
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che con le risorse straordinarie del Q.C.S. si intendevano rimuovere gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo della nostra Isola e che attraverso i Progetti Integrati Territoriali si voleva promuovere la crescita dei singoli territori, attraverso la individuazione di un'idea-forza, attorno alla quale costruire le proposte da definirsi con il metodo della concertazione e del partenariato;
VERIFICATO che:
- per un numero significativo di misure del Complemento di Programmazione al POR Sardegna 2000-2006 ed in particolare per il 4° asse "Sistemi locali di sviluppo", parte degli interventi previsti non sono compresi nel campo di applicazione delle leggi regionali di settore di incentivazione delle imprese;
- la gran parte degli interventi programmati nelle misure del complemento di programmazione, funzionali sia al raggiungimento degli obiettivi generali e specifici del POR Sardegna, sia ad un impatto significativo sulle variabili di rottura del Quadro Comunitario di sostegno, sono sprovvisti di una procedura di attuazione che permetta la spendita delle risorse comunitarie assegnate alla Sardegna;
- nelle procedure di attuazione delle misure dal Fondo FSE pubblicate nel supplemento straordinario al BURAS n. 29 del 28 settembre 2001, è identificata una priorità per le azioni formative inerenti ai PIT, mentre per analoghe procedure di attuazione, già oggetto di pubblicazione, facenti riferimento ad importanti misure del Complemento di Programmazione (misure 4.1C - 4.9 - 4.10 - 4.11 e 4.21 ) non si dà alcuna priorità agli interventi ricompresi nei PIT;
CONSTATATO che:
- la denominazione dell'asse IV " Sistemi locali di sviluppo" - asse del POR Sardegna che comprende le misure di sostegno ed incentivazione al tessuto imprenditoriale - richiamando alla dimensione locale dello sviluppo, evidenzia la necessità di portare in ambito locale gli strumenti di incentivazione per il settore produttivo (agricoltura, artigianato, turismo, industria);
- nell'ambito degli strumenti di sviluppo locale integrato PIT, pur essendo previste opportunità di finanziamento per i piani di investimento delle imprese, non sono ancora chiare le modalità di attuazione dei suddetti interventi;
VERIFICATO, altresì, che le risorse del QCS 2000-2006 rappresentano una componente significativa nel bilancio regionale per la realizzazione degli investimenti produttivi da parte delle imprese e del mondo del lavoro;
CONSTATATO, altresì, che i Progetti Integrati Territoriali rappresentano una delle modalità operative di attuazione del POR Sardegna 2000-2006;
APPURATO che il bando sui PIT per l'annualità 2001 ha visto partecipi i sistemi locali in un contesto di assoluta mancanza di informazione da parte dell'Amministrazione e degli enti preposti;
CONSTATATO che:
- il contenuto del Complemento di Programmazione al POR Sardegna è stato oggetto di sostanziale modifica con delibera della Giunta regionale n. 27/72 del 7 agosto 2001, nonostante il bando sui PIT fosse da tempo pubblicato sul BURAS e non ancora scaduto, creando ulteriori disagi e disorientamento tra i possibili beneficiari alla ricerca di una corretta collocazione degli interventi proposti nelle relative misure del Complemento di Programmazione;
- nella fase di progettazione dei PIT è stata data notevole enfasi all'integrazione e complementarietà tra gli interventi presentati dai soggetti pubblici ed i piani di sviluppo delle imprese;
- alla luce delle condizioni di ammissibilità del PIT, la partecipazione dei soggetti privati rappresentava una condizione sine qua non per la presentazione del progetto integrato da parte di un sistema locale;
- l'assenza di qualunque tipo di vantaggio per i presentatori di manifestazione di interesse nell'ambito di un PIT ritenuto valido dalla fase di selezione, andrebbe a minare irreparabilmente il rapporto di fiducia e complementarietà tra i soggetti attori dello sviluppo locale privati imprenditori ed enti locali;
CONSTATATA la mancata previsione della riserva del 60 per cento delle risorse, programmate con i Progetti Integrati Territoriali (PIT), a favore dei programmi nei territori provinciali il cui prodotto interno lordo risulta inferiore al 75 per cento del prodotto interno lordo europeo e negli altri territori nei quali si registrano maggiori ritardi nello sviluppo;
CONSTATATO il mancato rispetto della destinazione del 40 per cento delle risorse, previste nelle singole misure del Q.C.S, ai Piani Integrati Territoriali, come in particolare per quelle della misura 2.1 " Archeologia e percorsi museali", interamente destinate a "bando a regia regionale" , e quelle della misura 4:9 "investimenti nelle aziende agricole", interamente destinate a bando POR,
impegna la Giunta regionale
1) a intervenire nella definizione delle modalità di attuazione degli interventi previsti nei Piani Integrati Territoriale sprovvisti di una procedura di attuazione e di una norma di riferimento che permetta la spendita delle risorse comunitarie di riferimento;
2) a garantire la priorità di finanziamento degli interventi dei privati (di cui all'asse IV del Complemento di Programmazione) gia inseriti nei PIT e agevolati anche attraverso leggi di incentivazione a settore, per le quali è previsto un bando ordinario di spese delle risorse;
3) a garantire il ripristino della riserva del 60 per cento, prevista dal comma 48 dell'art.1 della finanziaria 2001, a favore delle zone della Sardegna che registrano i maggiori ritardi nello sviluppo;
4) a garantire la destinazione di almeno il 40 per cento delle risorse POR delle singole misure ai progetti integrati territoriali, così come concordato tra la Giunta regionale e le parti sociali e previsto nel Complemento di Programmazione approvato dal Consiglio;
5) a disporre gli opportuni provvedimenti per sopperire alla totale mancanza di informazione sull'attuazione dei PIT e rispetto alla soluzione dei problemi tecnici relativi alla spendita delle risorse;
6) ad attivare la misura 4.1 linea A per le attività di animazione economica ed informazione, alla luce del fatto che gli interventi di sostegno allo sviluppo, programmati nel Complemento di programmazione sono già in parte avviati.
Cagliari, 5 dicembre 2001