CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 48
MOZIONE SELIS - SANNA Emanuele - SANNA Alberto - DEMURU - GIAGU - MARROCU - BALIA - BIANCU - CALLEDDA - CUGINI - DEIANA - DETTORI - DORE - FADDA - FALCONI - GRANELLA - IBBA - LAI - MASIA - MORITTU - ORRÙ - PACIFICO - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SCANO - SECCI - SPISSU, sulla recrudescenza degli incendi in Sardegna nel corso dell'anno 2001 e sulla inadeguatezza delle misure poste in essere dalla Regione sarda.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che dal 1° giugno ad oggi si sono registrati in Sardegna 1.987 incendi, con una media di 22 incendi giornalieri che hanno investito una superficie di 14.500 ettari , e che questa sequenza di eventi ha distrutto nell'arco di tre mesi circa 3.600 ettari di bosco;
RILEVATO che questi dati se raffrontati con quelli dello scorso anno evidenziano una preoccupante recrudescenza del fenomeno, visto che alla stessa data del 2000 si registravano 1542 incendi, con una media giornaliera di 18 eventi, con 2750 ettari di bosco percorso;
SOTTOLINEATO che questi dati sconfessano clamorosamente le irresponsabili e ottimistiche dichiarazioni fatte nei mesi scorsi dall'Assessore della difesa dell'ambiente;
CONSTATATO che, considerando le zone interessate dagli incendi, è evidente che questa endemica piaga va sempre più aggravandosi anche perché colpisce territori che prima erano scarsamente interessati da questo triste fenomeno ed è alimentata da motivazioni sociali ed economiche completamente diverse dal passato;
VERIFICATO che, nonostante l'ingente quantità di risorse finanziarie impegnate dalla regione nell'apparato antincendi e nei cantieri forestali, si sta determinando un ulteriore impoverimento del patrimonio boschivo sardo di tale intensità da rappresentare una vera e propria catastrofe ambientale capace di compromettere in modo irreversibile la qualità stessa dell'ambiente in cui viviamo e l'assetto idrogeologico della nostra Isola;
CONSTATATO che questi eventi determinano incalcolabili danni economici, che mettono a repentaglio l'incolumità delle persone e la sicurezza delle nostre comunità, e che inspiegabilmente l'Assessore regionale dell'ambiente diffonde dati trionfalistici e non una corretta informazione sui danni provocati dal fuoco;
RAVVISATO che ormai non sono più attendibili le vecchie analisi sulle cause degli incendi e considerato che si potrebbe ipotizzare un progetto criminoso alimentato dalla cosiddetta "industria del fuoco" che prospera sulla riproduzione del fenomeno e, devastando le bellezze paesaggistiche del nostro territorio, punta a una loro utilizzazione distruttiva e speculativa mentre l'attuale Amministrazione regionale si dimostra del tutto inerte nella ricerca delle vere motivazioni che spingono a questa virulenta forma di aggressione del nostro patrimonio ambientale;
CONSTATATO che la Giunta regionale si è dimostrata anche del tutto insensibile alle varie denunce provenienti dalle Amministrazioni locali che lamentavano lo stato di preoccupante disorganizzazione di tutto l'apparato antincendio predisposto dall'Assessore regionale all'Ambiente che, in particolare nell'ultimo anno, è risultato assolutamente carente e depotenziato in termini di strutture operative e professionali;
STIGMATIZZATO il fatto che dopo la decapitazione del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale la Giunta regionale ha irresponsabilmente lasciato senza guida molte fondamentali strutture dei Dipartimenti forestali probabilmente per assecondare disdicevoli disegni clientelari e parentali dei massimi esponenti dell'attuale maggioranza;
VERIFICATO che ai vari livelli dell'intervento regionale si sono manifestati ritardi, carenze e disfunzioni, ma soprattutto si è evidenziata la totale arrendevolezza della Giunta regionale nei confronti del Governo nazionale che ha drasticamente ridimensionato la disponibilità di mezzi aerei adeguati per la lotta agli incendi della nostra Isola durante il periodo estivo;
EVIDENZIATO che a oggi è inattuata, per responsabilità proprie della Giunta regionale e del suo Presidente, la legge regionale n. 24 del 1999 istitutiva dell'Ente Foreste della Sardegna e pertanto si registra un vuoto operativo in materia che chiaramente si ripercuote nella gestione della salvaguardia del patrimonio boschivo e della lotta agli incendi;
RILEVATO che al di là dell'auspicabile potenziamento degli strumenti operativi nella lotta agli incendi, si è manifestata inoltre la scarsa attenzione dell'Assessore dell'ambiente verso una necessaria, maggiore e diffusa coscienza di tutela dell'ambiente da creare nelle famiglie, nelle scuole e nelle aziende;
RILEVATO inoltre che nella battaglia contro i responsabili degli incendi, l'Assessore dell'ambiente non è stato in grado di sviluppare e coordinare una efficace opera di "intelligence" e di controllo del territorio con i mezzi di cui dispongono attualmente le pubbliche amministrazioni,
impegna la Giunta regionale
- a riferire in Consiglio regionale sul bilancio completo dell'ultima campagna antincendio;
- ad adottare tutte le misure necessarie per tutelare il patrimonio ambientale e naturale che rappresenta non solo il maggiore elemento di attrazione dei flussi turistici ma anche la più rilevante risorsa economica della nostra isola;
- a promuovere tutte le opportune direttive ed iniziative per una migliore utilizzazione delle risorse finanziarie, tecniche e professionali finalizzate alla prevenzione e alla lotta agli incendi;
- ad adottare un programma organico di prevenzione e tutela ambientale collegato al Piano di forestazione e di assetto idrogeologico nell'intera Regione da sottoporre preventivamente al parere degli enti locali e della competente Commissione del Consiglio regionale,
stigmatizza
il comportamento inadeguato e poco responsabile del Presidente della Regione e dell'Assessore della difesa dell'ambiente nell'esercizio delle loro specifiche prerogative istituzionali e li invita a trarne le doverose conseguenze.
Cagliari, 28 settembre 2001