CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 43
MOZIONE BALIA - CUGINI - FADDA - DORE - BIANCU - CALLEDDA - DEMURU - FALCONI - GIAGU - IBBA - LAI - MARROCCU - MASIA - MORITTU - ORRU' - PIRISI - PUSCEDDU - SANNA Alberto - SANNA Emanuele - SANNA Gian Valerio - SANNA Salvatore - SECCI - SELIS - SPISSU, sulla petizione n. 4/XII "Per la modifica dello Statuto Speciale della Sardegna".
IL CONSIGLIO REGIONALE
PRESA VISIONE della petizione presentata da Benedetto Ballero in ordine al contenuto di quello che sarà il nuovo Statuto Speciale della Sardegna, se e quando verrà approvato il referendum sulla legge costituzionale di riforma del Titolo V della Costituzione;
RITENUTO che se ciò avverrà, ed anzi ormai in ogni caso, la riformulazione del nuovo Statuto non dovrà partire dal testo approvato nel 1948, ormai di gran lunga superato, ma da ciò che il Parlamento ha approvato in ordine al nuovo rapporto tra Stato e Regioni;
PRESO ATTO, tuttavia, che una tale soluzione di fatto determina un appiattimento della Sardegna al livello di autonomia delle regioni ordinarie perché non sarebbero più molte le norme speciali riferite solo alla nostra Regione;
RIAFFERMATA, pertanto, la necessità di procedere ad una attenta valutazione di tale testo base per individuare le parti dello stesso che dovranno essere eventualmente modificate perché riferite ad una regione speciale e per stabilire tutte le nuove disposizioni che siano in grado di sancire il nuovo patto tra la Sardegna e lo Stato integrando i contenuti della nuova specialità della Sardegna;
OSSERVATO che ciò sarà possibile solo se il Consiglio regionale potrà definire al più presto gli indirizzi per la nuova specialità dando poi mandato alle competenti commissioni perché approfondiscano i relativi aspetti economici ed istituzionali;
RIBADITO che tale proposta vuole contribuire all'apertura di un confronto anche con chi auspica l'approvazione dei complessi atti che sarebbero necessari per dar vita ad una Assemblea costituente, qualora in ipotesi ammissibile, perché il nuovo Statuto speciale dovrà necessariamente intervenire senza troppo ritardo rispetto al momento in cui le Regioni ordinarie avranno tutti i poteri che loro deriveranno dall'entrata in vigore della riforma del Titolo V della Costituzione;
PRESO ATTO che il nuovo Statuto elaborato, eventualmente, dall'Assemblea Costituente, se ammissibile, richiederebbe metodiche e tempi così riassumibili:
a) approvazione da parte del Consiglio regionale di una legge di proposta al Parlamento per l'istituzione di una Assemblea costituente;
b) approvazione in doppia lettura della legge costituzionale che l'autorizza;
c) approvazione da parte del Consiglio regionale della legge per l'elezione;
d) elezione ed insediamento;
e) lavori per almeno un anno;
f) intervento del Consiglio regionale (parere o voto);
g) trasmissione al Parlamento per l'approvazione in doppia lettura;
RITENUTO, quindi, che occorrerà operare perché il nuovo Statuto possa entrare in vigore prima dell'estate del 2002;
delibera
- di prendere in esame il testo di Statuto, così come modificato dalla Legge costituzionale n. 2 del 2001 e ulteriormente integrato dalla riforma del Titolo V della Costituzione, riforma che entrerà in vigore dopo il referendum popolare;
- di assumere le necessarie iniziative al fine di pervenire alla formulazione di un testo organico e compiuto di Statuto che riaffermi e rilanci la specialità della Sardegna.
Cagliari, 15 giugno 2001