CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 40
MOZIONE ORRU' - SCANO - SELIS - BALIA - BIANCU - VASSALLO sulla chiusura del Centro Unificato Automazione Sede (CUAS) di Cagliari da parte delle Poste Italiane S.p.a.
IL CONSIGLIO REGIONALE
premesso che l'Azienda Poste Italiane S.p.a. ha espresso la volontà di procedere ad una ulteriore razionalizzazione dei suoi servizi che prevederebbe la chiusura del CUAS (Centro Unificato Automazione Sede) di Cagliari, con il conseguente trasferimento delle sue funzioni in una sede del continente (Roma o Firenze);
CONSIDERATO che questo atto priverebbe la Sardegna di una struttura produttiva ad alta qualificazione, che, per complessità dei processi che vi si svolgono, numero di addetti (110 dipendenti), livello di specializzazione degli stessi e volumi di lavorazioni, può essere considerato tra i più importanti all'interno di un'Azienda impegnata nella diversificazione e nell'ampliamento della gamma di servizi offerti ai cittadini;
CONSIDERATO , inoltre, che nell'Intesa Stato-Regione, sottoscritta nel mese di maggio del 1999, è previsto un Accordo di Programma tra la R.A.S. e l'Azienda Poste S.p.a., cui peraltro non si è ancora dato seguito, per ampliare e sviluppare la gamma dei servizi sul nostro territorio regionale, e che sarebbe auspicabile che gli interventi significativi di razionalizzazione del servizio discendano da tale strumento organico di programmazione e non il contrario;
RILEVATO che il CUAS di Cagliari si è caratterizzato in questi anni quale centro di competenza avanzata, che impegna risorse qualificate, difficilmente ricollocabili sul territorio e che potrebbero invece costituire il nucleo attorno al quale far crescere una cultura moderna ed innovativa;
RIMARCATO come una simile decisione sarebbe chiaramente in contrasto con l'esigenza, più volte manifestata dalla direzione della stessa Azienda, di rilanciare il servizio, attraverso adeguati investimenti, a partire dalla possibile dislocazione di funzioni qualificate e con un alto tasso di innovazione tecnologico, nelle aree deboli del Paese, come la Sardegna;
SOTTOLINEATO che, se la decisione si confermasse, ci si troverebbe di fronte ad un preoccupante atto unilaterale che potrebbe avere gravi ripercussioni per la nostra Isola;
impegna la Giunta regionale
ad adottare tutte le opportune ed urgenti iniziative tese ad ottenere una moratoria degli interventi annunciati avviando contestualmente tutti gli adempimenti previsti nella intesa Stato-Regione.
Cagliari, 4 maggio 2001