CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Mozione n. 34

MOZIONE CORDA - USAI - BIGGIO - LIORI - ONNIS - SANNA Noemi - MURGIA - TUNIS Marco Fabrizio - SCARPA sul contratto di sponsorizzazione tra Cagliari Calcio S.p.A. e Regione sarda.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

1) la Regione sarda, attraverso l'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, ha stipulato un contratto promo - pubblicitario in abbinamento con la società Cagliari Calcio, per l'importo complessivo di lire 3.000.000.000, per il campionato 2000 - 2001. Oggetto della promozione pubblicitaria è il Pecorino Sardo;

2) la finalità principale della "promo - pubblicità" è di ottenere la maggior diffusione possibile del marchio, in abbinamento all'attività positiva e possibilmente vincente della squadra; la diffusione del logo è affidata soprattutto alle immagini televisive, attraverso la trasmissione delle fasi di gioco che non sempre consentono una buona visibilità del "marchio" con le interviste prima e dopo gli allenamenti e negli spogliatoi davanti ai pannelli pubblicitari, dopo le partite ufficiali, ma anche agevolando la partecipazione dei propri tesserati, in divisa sociale, alle trasmissioni sportive alle quali fossero invitati come ospiti;

3) l'aspettativa della Regione sarda è che il Cagliari Calcio agevoli la maggior diffusione possibile del nome "Pecorino Sardo";

4) il dovere del Cagliari Calcio, per assolvere agli obblighi derivanti da un contratto di sponsorizzazione serio, dovrebbe essere quello di favorire le riprese televisive di tutte le testate giornalistiche, giornali e soprattutto televisioni che ne facciano richiesta;

5) il campionato di Calcio di serie B ha una scarsissima visibilità nazionale. Le reti Mediaset lo ignorano quasi completamente e le reti Rai ne parlano in una rubrica pomeridiana che ha un basso indice di ascolto. Le partite trasmesse in "Pay TV" hanno un bassissimo indice di ascolto;

6) le reti regionali private danno invece grande risalto al campionato di serie B, al Cagliari, ma anche alla Torres, nei telegiornali, ma anche in alcune trasmissioni settimanali. Per questa ragione le reti televisive regionali sarde private sono dunque i mezzi attraverso i quali si potrebbe ottenere un numero di "contatti" che in qualche modo potrebbero giustificare la spesa dei 3.000.000.000 che la Regione sarda verserà al Cagliari Calcio; se a questo si aggiunge che due importanti televisioni regionali trasmettono anche via satellite e che il segnale viene irradiato in un bacino superiore ai 500 milioni di persone, si capisce quale importanza abbia l'intervento di queste televisioni regionali all'attività del Cagliari, attraverso le riprese degli allenamenti e delle partite, anche solo limitatamente al diritto di cronaca, delle interviste e delle trasmissioni in diretta trasmesse dalle stesse, per il raggiungimento dell'obiettivo cui, chi paga una sponsorizzazione, mira;

7) alcune settimane prima che venisse perfezionato e firmato il contratto promo - pubblicitario del quale si parla, si è tentato di contattare i funzionari responsabili della struttura. per informazioni sullo stato delle trattative, ma ci si è scontrati contro un muro impenetrabile. Anche il tentativo di ottenere documentazione preventiva degli atti è fallito, giacché si è avuta copia del contratto, grazie all'intervento dell'Assessore, solo dopo la sua sottoscrizione;

ACCERTATO che:

1) il Cagliari Calcio impedisce l'ingresso negli spogliatoi, per gli allenamenti e per le partite ufficiali, alle troupe televisive di una importante televisione regionale che trasmette anche via satellite;

2) che non favorisce la partecipazione di almeno uno dei suoi tesserati invitati alle trasmissioni sportive;

3) attraverso una intervista riportata nei giorni scorsi da un quotidiano sardo, si è appreso che si impedirà l'ingresso nelle sedi dove si svolgono gli allenamenti, le partite e le interviste, anche ai giornalisti ed ai fotografi del maggior quotidiano sardo;

CONSIDERATO che:

1) questo fatto, oltre ad essere una gravissima limitazione del diritto di informazione sancito dalla carta costituzionale, in riferimento al fine primo del contratto promo - pubblicitario, rappresenti una grave inadempienza contrattuale a danno della Regione sarda poiché quasi tutte le clausole di detto contratto sono fortemente sbilanciate a favore del Cagliari Calcio;

2) gli stessi funzionari disattendendo le richieste di documentazione preliminari fatte da alcuni consiglieri regionali della Sardegna, hanno violato l'articolo 105 del Regolamento del Consiglio,

propone

che l'Assessore competente riapra la trattativa con il Cagliari Calcio per apportare le opportune modifiche del contratto a tutela degli interessi dei sardi e dell'irrinunciabile pluralità e diritto dovere di informazione, poiché in questa occasione, i vertici dell'Assessorato che hanno condotto la trattativa con il Cagliari Calcio fino alla firma del contratto, non si sono oltretutto dimostratati capaci di tutelare gli interessi dei sardi ed hanno dimostrato disinteresse per i diritti dei consiglieri regionali,

impegna la Giunta regionale

nel più alto interesse del popolo sardo ad un attento riesame della posizione dei dirigenti dell'Assessorato nel rispetto delle norme vigenti.

Cagliari, 13 dicembre 2000