CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAMozione n. 19
MOZIONE SANNA Alberto - MARROCU - DEMURU - FALCONI - SELIS - SANNA Gian Valerio - DETTORI Bruno - BALIA - MANCA - ORTU sulla crisi dell'agricoltura sarda anche a seguito della grave siccità dell'annata agraria 1999/2000.
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che l'annata agraria 1999/2000 è stata caratterizzata da un'eccezionale siccità che ha comportato gravissimi danni alle aziende agricole della Sardegna;
PRESO ATTO che i danni si sono verificati in tutto il territorio regionale, sia nelle aree servite da impianti di irrigazione nelle quali molti agricoltori non hanno potuto procedere alla coltivazione a causa dell'indisponibilità dell'acqua, sia nei territori non serviti da impianti di irrigazione caratterizzati da un'agricoltura povera;
VALUTATA la grave situazione delle aziende zootecniche, che in alcuni casi non dispongono neanche delle risorse idriche necessarie per il sostentamento degli animali, anche a causa dell'inaridimento delle falde freatiche;
RITENUTO che i danni subiti dall'agricoltura sarda superino di gran lunga le percentuali richieste dalla Commissione europea (30% della media del triennio precedente per le zone non svantaggiate e 20% per quelle svantaggiate) per autorizzare la concessione di indennizzi agli agricoltori danneggiati dalle calamità naturali;
CONSIDERATO che l'attuale siccità s'inserisce in un contesto di anni particolarmente siccitosi;
PRESO ATTO che i danni derivanti dall'attuale siccità hanno colpito un'agricoltura in pesante difficoltà a causa dei notevoli handicap (insufficiente infrastrutturazione del territorio e delle singole aziende, limitata estensione e polverizzazione delle aziende, ricorrenza ciclica di calamità naturali, insopportabile indebitamento del settore, problema dei trasporti, ecc.);
CONSIDERATO che la Giunta regionale non ha previsto risorse finanziarie per la siccità nel disegno di legge di assestamento della manovra finanziaria per il 2000;
VISTO che l'articolo 23 della legge regionale n. 8 del 1998 è stato regolarmente notificato alla Commissione Europea e che questa non ha rilevato un contrasto tra la stessa norma e la disciplina comunitaria;
RITENUTO che le ingenti risorse che dovranno essere utilizzate per concedere almeno un parziale ristoro alle aziende agricole danneggiate dalla siccità non possano essere reperite solo all'interno del bilancio della Regione, già insufficiente per le reali esigenze dei bisogni economici e sociali della popolazione sarda;
CONSIDERATO che la manovra finanziaria approvata dalla Giunta di centrodestra ha drasticamente ridotto le disponibilità dell'Assessorato dell'Agricoltura e riforma agro-pastorale portando i fondi regionali disponibili per il settore da 534 miliardi a 403 miliardi, con un taglio che ha colpito particolarmente le spese per gli investimenti;
PRESO ATTO che la Giunta Regionale intende far ricorso alla solidarietà dell'intera Nazione richiedendo al Governo la dichiarazione di calamità naturale in agricoltura;
CONSIDERATO , inoltre, che a tutt'oggi la Giunta regionale, al di là delle dichiarazioni d'intenti, non ha adottato alcun atto in questa direzione, né ha avviato la procedura di accertamento dei danni,
impegna la Giunta regionale
a) a definire le procedure per la verifica formale dei danni da parte dei competenti uffici dell'Amministrazione regionale;
b) a richiedere al Governo unitamente alla dichiarazione di calamità naturale, lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie per la concessione degli indennizzi a favore delle aziende agricole danneggiate;
c) ad integrare il disegno di legge di assestamento del bilancio della Regione per l'anno 2000 con idonee risorse da destinare, in concorrenza con quelle stanziate dallo Stato, al risarcimento dei diversi comparti agricoli danneggiati dalla siccità;
d) a predisporre idoneo provvedimento che permetta la concessione di un contributo a favore dei Consorzi di Bonifica per evitare che gli oneri di gestione degli stessi gravino sugli agricoltori che non hanno potuto coltivare i propri fondi a causa della mancanza d'acqua;
e) a predisporre e notificare nel minor tempo possibile alla Commissione europea le direttive di attuazione dell'articolo 23 della legge regionale n. 8 del 1998;
f) ad accelerare la predisposizione e l'attuazione dei Programmi di attuazione della normativa comunitaria (POR e PSR) che, rispettando la loro caratteristica di aggiuntività rispetto all'ordinario intervento regionale, possono permettere un miglioramento delle condizioni strutturali dell'agricoltura sarda.
Cagliari, 14 giugno 2000