CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 806/A
INTERROGAZIONE PINNA - SPISSU - PACIFICO - PIRISI - SANNA Salvatore, con richiesta di risposta scritta, sull'esigenza di eliminare dai centri urbani, dalle aree rurali abitate e dalle zone ambientalmente sensibili i fenomeni di inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) e di degrado paesaggistico derivanti dalle infrastrutture di trasporto e di distribuzione dell'energia elettrica.
I sottoscritti,
premesso che l'Organizzazione Mondiale della Sanità considera l'inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) un'emergenza del mondo contemporaneo e che l'Istituto Superiore della Sanità considera di rilevanza eziologica tali esposizioni, auspicando l'adozione di normative che, sulla base del principio di precauzione, limiti in via cautelare e preventiva l'esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici;
considerato che la tutela della salute dei cittadini è sancita dall'articolo 32 della Costituzione e che alla Regione Sardegna sono attribuite le competenze specifiche in materia di difesa dell'ambiente e di tutela del paesaggio;
rilevato che numerosi centri urbani, aree rurali abitate e zone ambientalmente sensibili della nostra Regione sono sottoposte a fenomeni di inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) e di degrado paesaggistico derivanti dall'attraversamento delle reti per il trasporto dell'energia elettrica ad alta tensione (150.000 V) costituite da elettrodotti con cavi nudi volanti sorretti da tralicci metallici;
evidenziato che esistono situazioni di particolare emergenza nei Comuni di Sant'Antioco (Centro abitato - laguna), San Giovanni Suergiu (Is Loccis - Is Peis - Is Giordis - vari insediamenti rurali), Iglesias (Rione Palmari), Sassari (Quartiere Serra Secca), Nuoro (Quartiere Biscollai) e Selargius (Quartiere Barracca Manna) nelle quali è indispensabile intervenire con assoluta priorità per eliminare, anche in via precauzionale, i gravi fenomeni di inquinamento elettromagnetico e di degrado paesaggistico;
costatato che, anche a seguito delle patologie tumorali che hanno colpito diversi cittadini residenti nelle aree attraversate dagli elettrodotti nei richiamati Comuni, si sono registrate clamorose azioni di protesta da parte delle popolazioni interessate;
rimarcato che, al fine di porre rimedio ai pericoli per la salute dei cittadini e per il degrado paesaggistico, l'ENEL sta provvedendo nelle altre regioni italiane, anche con il concorso finanziario delle stesse regioni, alla sostituzione delle linee aeree in conduttore nudo da 150.000 V con linea in cavo interrato sempre da 150.000 V,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore dell'ambiente, l'Assessore della sanità e l'Assessore della pubblica istruzione per sapere se non ritengano di attivare un confronto ed una trattativa con l'ENEL e con le società ad esso collegate al fine di ottenere:
1) un piano di interventi, eventualmente da cofinanziare anche attraverso i fondi del POR Sardegna, per il risanamento ambientale delle infrastrutture di trasporto e distribuzione dell'energia elettrica già esistenti e di quelle eventualmente programmate con particolare riferimento alle linee ad alta e media tensione;
2) la tempestiva attuazione delle opere indispensabili per eliminare, con l'interramento delle linee da 150.000 V, le richiamate situazioni di particolare emergenza e priorità esistenti nei Comuni di Sant'Antioco, San Giovanni Suergiu, Iglesias, Sassari, Nuoro e Selargius, anche attraverso il cofinanziamento regionale delle medesime opere.
Cagliari, 19 aprile 2004