CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 805/A

INTERROGAZIONE RASSU, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione creatasi nella fase attuativa dei programmi di edilizia agevolata realizzati ai sensi della Legge 17 febbraio 1992, n. 179.


Il sottoscritto,

premesso che nel 1998 la Giunta regionale, su conforme proposta dell'Assessore dei lavori pubblici, ha approvato il programma di edilizia agevolata 1992-1995 in attuazione della Legge n. 179 del 1992, disponendo la localizzazione degli interventi ed emanando le relative disposizione attuative;

accertato che:

- nell'ambito di detto programma venivano previsti interventi in favore di beneficiari privati, mediante la concessione di contributi per gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di alloggi destinati a prima abitazione;

- nella fase attuativa del programma, riguardante gli interventi di recupero edilizio attivati nei comuni individuati dalla Regione, si sarebbe ingenerato, in determinati casi, un equivoco interpretativo in relazione ai possesso, da parte dei richiedenti, dei requisiti soggettivi indicati nel punto 3 dei bandi comunali, ed in particolare nella previsione di non avere ottenuto in precedenza alcun contributo pubblico;

considerato che:

- i beneficiari degli interventi oggetto dei finanziamenti del programma in questione non risulta che abbiano usufruito, al momento della richiesta, di agevolazioni destinate a manutenzione straordinaria o interventi di restauro e risanamento conservativo, ovvero di azioni atte a rimuovere o sostituire anche parti strutturali degli edifici;

 - all'ultimo comma del punto 2 del bando di concorso per la concessione dei contributi di cui alla Legge n. 179 del 1992, per il programma quadriennale 1992-1995 viene evidenziata la facoltà da parte dei beneficiari del contributo di poter accedere, per la parte del costo dell'intervento non coperto dal contributo, al mutuo bancario;

- trattandosi di mutuo ordinario, non si capisce cosa possa impedire l'accesso alla copertura totale del mutuo stesso;

- detta disposizione ha tratto in inganno i richiedenti beneficiari, poiché cita testualmente: "il beneficiario del contributo regionale può contrarre un mutuo, con uno degli istituti di credito convenzionati con la Regione per la copertura della parte del costo dell'intervento non coperta da contributo", non parlando espressamente di mutuo ordinario;

tenuto conto altresì che, stante come anzi detto la presunta contestualità, in parecchi casi, dei benefici ottenuti, si può presumere la buona fede dei beneficiari,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore dei lavori pubblici affinché, tenuto conto delle argomentazioni innanzi riportate, verifichino la possibilità di sanare con le opportune iniziative legislative che ritenengano opportuno intraprendere la situazione illustrata, e nel caso ciò non fosse possibile vogliano sospendere le azioni attivate per il recupero forzoso dei contributi erogati ai sensi della Legge n. 179/92 e dare la possibilità ai beneficiari in questione di rimborsare la quota di interessi beneficiata per l'abbattimento del tasso relativo al mutuo contratto con la legge regionale n. 32/82 dando la possibilità agli stessi di convertirlo in mutuo ordinario con istituti bancari convenzionati.

Cagliari, 19 aprile 2004