CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 768/A
INTERROGAZIONE PINNA, con richiesta di risposta scritta, sulla esclusione delle PMI industriali della Sardegna dall'accesso all'utilizzo di energia interrompibile di importazione a tariffe agevolate.
Il sottoscritto,
premesso che, in attuazione del decreto del Ministero delle Attività Produttive del 17 dicembre 2003 e della delibera n. 157/03 dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale dell'energia elettrica (GRTN) ha emesso il bando per l'assegnazione con tariffa agevolata a clienti interrompibili istantaneamente di una potenza elettrica di importazione per l'anno 2004 pari a 550 MW;
preso atto che, della capacità totale disponibile, una potenza elettrica pari 40 MW è stata riservata a clienti interrompibili istantanei i cui punti di prelievo sono localizzati in Sardegna con il vincolo di assorbimento per ogni singolo utente di una potenza pari a 10 MW o multipli di 10 MW;
considerato che i grandi impianti industriali di base operanti in Sardegna nei settori chimico e metallurgico, ancorché necessitino di forti quantità di energia elettrica, sono impossibilitati ad utilizzare forniture elettriche interrompibile istantaneamente in quanto non compatibili con i loro cicli produttivi;
appreso che il sistema regionale delle PMI industriali della Sardegna non ha potuto usufruire della capacità messa a disposizione della Sardegna in quanto i loro cicli produttivi necessitano di potenze elettriche notevolmente inferiori al carico minimo di 10 MW imposto dal bando del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale;
evidenziato che alle PMI industriali della nostra Regione devono essere assicurate le stesse condizioni di cui hanno potuto godere le imprese delle altre regioni italiane senza i vincoli di potenza elettrica assorbita, anche al fine di promuovere l'insediamento di nuove attività industriali delle PMI nel settore della trasformazione delle materie prime locali;
rilevato che il mantenimento delle iniziative esistenti e la crescita del settore manifatturiero per la trasformazione delle materie prime locali ed in particolare dei metalli di base prodotti nel polo industriale di Portovesme (alluminio, piombo e zinco) può essere perseguita se verranno assicurate, per tutte le potenze elettriche assorbibili, tariffe agevolate dell'energia elettrica interrompibile;
costatato che anche le organizzazioni sindacali del Sulcis-Iglesiente, nella loro piattaforma rivendicativa che è stata posta alla base dello sciopero generale del territorio, hanno individuato nel costo dell'energia interrompibile per le PMI del settore manifatturiero un vincolo da rimuovere per il mantenimento delle aziende esistenti e per lo sviluppo di un nuovo tessuto industriale per la trasformazione dei metalli prodotti nel polo industriale di Portovesme,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore dell'industria per sapere se non ritengano di intervenire con la massima urgenza e determinazione per ottenere dal Ministero delle attività produttive la rimozione immediata del vincolo dei 10 MW, imposto dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, per consentire alle PMI operanti in Sardegna nel settore manifatturiero di poter usufruire di energia interrompibile di importazione a tariffe agevolate per qualunque potenza elettrica assorbita dai loro impianti di produzione industriali.
Cagliari, 1° marzo 2004