CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 758/A

INTERROGAZIONE SPISSU - CUGINI - LAI - MORITTU sul grave stato di abbandono delle F.S. nel Nord Sardegna.


I sottoscritti,

valutato il grave  stato di abbandono in cui  versano le F.S. in modo particolare nel Nord Sardegna, anche a causa dell'assenza di un preciso indirizzo che valorizzi il trasporto su rotaia sia per i passeggeri che per le merci, riequilibrando il costante incremento del trasporto gommato che aumenta la congestione e i pericoli nella precaria rete viaria isolana, sulla quale insiste il trasporto privato, pubblico e delle merci, spesso altamente pericolose;

 

considerato che si assiste ad un costante declino del sistema di trasporto ferroviario a livello regionale a causa delle politiche di ridimensionamento poste in essere dalla società Trenitalia e dal gruppo F.S. che costringono le aziende operanti nel settore del trasporto merci, (Cemat, Castelletti, etc..)  a ridurre la loro attività a causa della indisponibilità di carri ferroviari;

 

accertato che la società Cargo del Gruppo F.S. effettua il servizio di trasporto tra Golfo Aranci e Civitavecchia con un'unica nave che ha una capienza di 30 carri e che le navi di collegamento Golfo Aranci-Civitavecchia del gruppo F.S. sono in cantiere per essere dismesse;

 

considerato che anche per quanto attiene al trasporto passeggeri le politiche degli orari poste in essere dall'azienda F.S. sembrano rispondere a una logica di disincentivo all'uso del mezzo con la discontinuità del servizio, la carenza di vagoni, cui si somma la vetustà e la scomodità dei mezzi stessi;

 

atteso che l'insieme delle azioni richiamate provoca una costante perdita di interesse verso il trasporto ferroviario sia per le merci che per i passeggeri, con il risultato non secondario di depauperamento della struttura e di irrazionalità anche nell'uso del personale sottoposto a inutili e costose trasferte e a discontinue prestazioni che sembrano mirare alla riduzione e all'esodo o al trasferimento in altre sedi fuori dall'Isola;

 

visto come l'insieme di queste politiche provochi anche conseguenze gravi sotto il profilo occupazionale con una costante e consistente riduzione di addetti e una continua pressione aziendale per costringere molti addetti al trasferimento in altre sedi con tutti i disagi e le difficoltà economiche conseguenti anche per le famiglie,

 

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dei trasporti per sapere:

1) quali iniziative intenda assumere per evitare la situazione descritta che, nei fatti, organizza il trasporto ferroviario nell'Isola con modalità di separazione qualitativa e quantitativa fra la tratta Macomer-Cagliari e la tratta Macomer-Porto Torres-Olbia;

2) quali iniziative intenda assumere per rafforzare il trasporto ferroviario delle merci e la sua prosecuzione con adeguati traghetti realizzando in modo concreto la continuità territoriale e facendo assumere contorni meno fumosi allo slogan ripetuto delle "autostrade del mare";

3) in quale modo intenda muoversi verso la società F.S. perché  eviti l'irrazionale uso del personale e dei mezzi, salvaguardando la qualità e la quantità dell'occupazione fortemente compromessa;

4) se non ritenga opportuno promuovere una iniziativa nel territorio del Nord Sardegna su questi temi che metta a confronto l'azienda con gli operatori economici, i lavoratori, le istituzioni, che vincoli le F.S. a coerenti politiche di sviluppo del sistema ferroviario anche nei termini richiamati.

Cagliari, 18 febbraio 2004