CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 662/A
INTERROGAZIONE VASSALLO, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di porre immediata fine al blocco dell'operatività del fondo per l'edilizia abitativa.
Il sottoscritto,
considerato che:
- l'Assessorato dei lavori pubblici, con determinazione del dirigente del competente servizio dell'edilizia residenziale n. 548/2 del 7 gennaio 2003 sospendeva la concessione dei mutui agevolati di cui alla legge regionale n. 32/85;
- la motivazione addotta dall'Assessorato per il provvedimento sospensivo riguardava la carenza, rilevata nello stanziamento di bilancio, delle risorse finanziarie occorrenti per assicurare la copertura degli oneri derivanti dalla concessione delle agevolazioni;
rilevato che in realtà la carenza predetta riguardava lo stanziamento nel bilancio triennale, mentre le disponibilità per l'esercizio corrente erano all'epoca comunque ancora sufficienti a far fronte alle prevedibili necessità nel corso dell'anno 2003;
considerato che
- con la legge regionale 29 aprile 2003, n. 4, recante "Bilancio di previsione per l'anno 2003 e bilancio pluriennale per gli anni 2003-2004-2005", è stata comunque ripristinata la disponibilità di fondi, che lo stesso Assessorato ritiene sufficiente quanto meno per le esigenze che si potranno rappresentare nel corso del 2003 e 2004;
- la Giunta ha provveduto alla trasmissione al Consiglio regionale della deliberazione n. 15/37 approvata il 28 maggio 2003, recante "ripresa dell'operatività del Fondo regionale per l'edilizia abitativa";
ritenuto che:
- la Legge n. 32, operante ormai da 17 anni è generalmente considerata uno dei provvedimenti legislativi regionali di maggiore efficacia e di migliore funzionalità, talché il legislatore regionale, con la legge regionale 22 aprile 2002, n. 7, ha inteso solamente integrare e migliorare il provvedimento, evitando inopportuni stravolgimenti e riconfermandone l'impianto generale;
- il blocco dell'operatività del fondo sia ingiustificatamente durato sin troppo a lungo, creando gravi danni a fasce consistenti di cittadini, limitando lo sviluppo di parte importante dell'attività edilizia civile nell'Isola, e creando indirettamente un danno considerevole all'economia regionale;
- le motivazioni addotte dall'Assessorato dei lavori pubblici e dall'Assessorato della programmazione al fine di giustificare l'ulteriore rinvio della ripresa dell'operatività del fondo non siano sufficientemente fondate, e comunque ad esse sia possibile ovviare anche con idonei provvedimenti amministrativi;
- in particolare, l'ulteriore motivazione dell'impossibilità della ripresa dell'operatività del fondo, ovvero l'insufficienza del personale operante presso il servizio edilizia abitativa è manifestamente risibile, atteso che lo stesso Assessorato dei lavori pubblici conferma che la carenza non è stata provocata da eventi imprevedibili, ma è stata causata da movimenti interni disposti dall'Amministrazione;
- il richiamo al decreto legislativo n. 157 del 1995, che recepisce la normativa comunitaria in materia d'appalti, non impedisca comunque, così come non ha impedito negli ultimi sette anni, la prosecuzione dei termini convenzionali vigenti, per quanto non modificato dalle nuove norme legislative;
- anche la competente commissione consiliare ha manifestato perplessità in merito, invitando la Giunta regionale a adottare criteri di affidamento d'immediata ed efficace applicazione, anche al fine di evitare ritardi applicativi e l'insorgere di contenziosi come verificatosi per altri provvedimenti legislativi recentemente approvati dal Consiglio;
ritenuto necessario, nelle more dell'attivazione dei nuovi istituti previsti dalla legge regionale n. 7 del 2002 (Contributi in conto capitale in alternativa al contributo in conto interessi) ripristinare le condizioni di accesso ai benefici esistenti al momento della sospensione dei medesimi (7 gennaio 2003),
chiede di interrogare l'Assessore dei lavori pubblici per conoscere se non ritenga:
- di doversi attivare immediatamente al fine di evitare che l'operatività del fondo, bloccato da ormai sette mesi senza alcuna sufficiente giustificazione, con danni notevoli alla cittadinanza ed a parti importanti dell'attività economica isolana, si prolunghi ulteriormente e inutilmente per altri mesi, anche evitando di utilizzare quale inammissibile pretesto la crisi politica in atto;
- di dover evitare ogni lungaggine, adottando criteri di affidamento di immediata ed efficace applicazione, pur nel rispetto della normativa vigente, limitando eventualmente l'adozione di procedure di gara ad evidenza pubblica ai soli aspetti effettivamente innovativi del convenzionamento con gli Istituti bancari;
- di dover provvedere perciò a fornire con urgenza le opportune direttive perché i rapporti con gli istituti bancari incaricati della gestione del fondo siano regolati mediante il convenzionamento per adesione, modalità che prevede la semplice accettazione del capitolato d'oneri proposto dall'amministrazione.
Cagliari, 9 luglio 2003