CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 632/A

INTERROGAZIONE BALIA - IBBA -MASIA, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione derivante dalla chiusura delle sedi della Sirti di Macomer e Tortolì ed accentramento nella sede di Sestu.


I sottoscritti,  

premesso che la Sirti, società che in Sardegna ha in appalto la manutenzione della rete Telecom,  ha annunciato la chiusura delle sedi di Macomer e Tortolì dal primo giugno prossimo, provvedimento "congelato" in attesa dell'incontro che  si terrà a Cagliari tra azienda e sindacati il prossimo 21 maggio; 

considerato che l'annunciata chiusura, seppure rinviata di qualche giorno appare irrevocabile, comporta il trasferimento immediato dei 65 lavoratori - 47 che operano nella sede di Macomer e 18 in quella di Tortolì - nella sede di Sestu;

constatato che la Sirti non fornisce alcuna giustificazione alla chiusura delle due sedi e che tale provvedimento appare assolutamente immotivato, visto che la Società non attraversa nessuna crisi di mercato ma anzi ha di recente acquisito nuove ed importanti commesse dalla Telecom;

rilevato che il trasferimento viene imposto ai lavoratori come irrevocabile e come unica alternativa al licenziamento;

evidenziato che si tratta di un provvedimento che pregiudica pesantemente i lavoratori, costringendoli a trasferirsi in sedi lontane dalla propria realtà familiare, addirittura in altra provincia, con gravi pregiudizi economici e relazionali;

sottolineato che la chiusura delle due sedi avrebbe gravissime ripercussioni sui territori del Marghine e dell'Ogliastra, già fortemente compromessi sul piano occupazionale e dei servizi alla cittadinanza;

preso atto infatti che il provvedimento della Sirti comporterebbe, oltre alla perdita dei posti di lavoro, anche la cancellazione di un servizio essenziale per due territori che già si sentono emarginati, penalizzati e dipendenti da zone economicamente più forti,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore del lavoro per conoscere:

- quali siano le condizioni e la misura del finanziamento della Regione Sardegna per l'imminente rinnovo del contratto con la Telecom per l'intervento guasti e la bonifica dei cavi telefonici in area urbana, considerato che tali finanziamenti vengono girati alla Sirti ed alla Siette, società che detengono l'appalto delle manutenzioni per la Telecom;

- se non ritengano che l'esborso di denaro pubblico debba essere subordinato quantomeno al mantenimento degli attuali assetti occupazionali, evitando la cancellazione di sedi aziendali con trasferimenti in blocco della forza lavoro, che oltre a squalificare la qualità dei servizi, purtroppo spesso preludono a provvedimenti più drammatici come il licenziamento;

- quali azioni urgenti  intendano intraprendere per evitare la chiusura delle due sedi della Sirti  e le inevitabili ripercussioni che tale provvedimento comporterebbe per la già devastata economia della zone interne, che stanno assistendo, nella totale inerzia della Giunta regionale, allo smantellamento delle proprie realtà occupazionali;

- quali iniziative politiche intendano adottare per porre rimedio alla generale situazione di grave crisi che investe la provincia di Nuoro, nella quale, quando i provvedimenti non riguardano la serrata di stabilimenti o la chiusura di interi settori di attività, mirano in ogni caso a svuotare di competenze e professionalità l'intero territorio provinciale, con trasferimenti di sede ingiustificati, che non perseguono reali obiettivi di risparmio e che rischiano solo di accentuare la desertificazione e concorrono ad elevare il tono dello scontro sociale.

Cagliari, 15 maggio 2003