CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 583/A

INTERROGAZIONE MORITTU - MARROCU - ORRU' - PIRISI - SANNA Salvatore - CALLEDDA, con richiesta di risposta scritta, sul protocollo d'intesa promosso dall'ERSAT, EAF ed ESAF in materia di risorse idriche per usi civili e agricoli.


I sottoscritti,

appreso che l'ERSAT, l'EAF e l'ESAF, nella persona dei rispettivi Presidenti, hanno promosso e stipulato un protocollo d'intesa con 33 comuni della provincia di Cagliari, compresa la città capoluogo, ma esclusa la Provincia, e le Facoltà di scienze delle rispettive Università di Cagliari e Sassari, nonché con la Federazione coltivatori diretti della provincia di Cagliari e la società privata "SARAS Ricerche", avente per oggetto l'elaborazione di un "piano di intervento per il reperimento delle risorse idriche alternative e la razionalizzazione nell'uso delle risorse idriche convenzionali e non convenzionali";

visto il protocollo d'intesa e in particolare il contenuto dell'articolo 2 dove si definiscono gli obiettivi e si ipotizza un vasto campo d'azione che interessa l'intera filiera dell'acqua a partire dalla raccolta superficiale e dalla gestione degli acquiferi sotterranei, alla realizzazione di impianti di trattamento dei reflui e di distribuzione della risorsa idrica per usi civili e agricoli;

considerato che:

- le finalità e gli obiettivi contenuti nel predetto protocollo sono ricompresi nelle competenze affidate agli stessi enti regionali dalle rispettive leggi costitutive e che il loro compito è di attuare gli indirizzi programmatici approvati dal Consiglio e dalla Giunta regionale;

- la Giunta ha approvato, d'intesa con il Governo nazionale, un primo stralcio dell'accordo di programma quadro sulle risorse idriche e il Commissario governativo per l'emergenza idrica ha predisposto e approvato il Piano d'ambito, nelle more della costituzione dell'Autorità d'ambito alla quale competono tutti i poteri di governo del sistema idrico integrato della Sardegna;

ritenuto che una ulteriore proliferazione di soggetti che esercitino le stesse competenze, con incomprensibili duplicazioni e sovrapposizioni, rischia di aumentare la confusione in un settore che necessita di una decisa azione di riorganizzazione e di riordino degli enti di gestione;

denunciato il grave ritardo del Presidente della Regione nel dare seguito agli indirizzi del Consiglio che lo impegnavano ad indire le elezioni dell'assemblea dell'Autorità d'ambito entro il 30 di novembre, nonché i gravi ritardi del Governo regionale nella programmazione e attuazione delle opere necessarie per affrontare la grave emergenza idrica che colpisce particolarmente il sud dell'Isola,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:

1) se sia a conoscenza della richiamata iniziativa promossa dagli enti strumentali e, in caso affermativo, se la stessa risponde a indirizzi e programmi approvati dal Governo regionale;

2) con quali criteri siano stati individuati i comuni, posto che non vi è corrispondenza con criteri di continuità territoriale o di appartenenza agli stessi bacini idrografici o di una particolare vocazione agricola e per quale motivo è esclusa la provincia di Cagliari;

3) con quali criteri siano stati scelti i partner privati, quali la Confederazione provinciale dei coltivatori diretti e la Saras Ricerche e se non si ritiene che sia così fatta una azione di discriminazione nei confronti delle altre associazioni agricole del territorio e delle numerose aziende private;

4) se, alla luce di questa e di analoghe iniziative tendenti alla proliferazione dei soggetti gestionali, non ritenga doveroso e opportuno, anche al fine di evitare ulteriori e confuse divisioni, accelerare quanto previste nell'ordine del giorno approvato dal Consiglio per ripristinare il governo democratico della risorsa idrica coinvolgendo in primo luogo il sistema delle autonomie locali e di tutti i soggetti interessati.

Cagliari, 11 dicembre 2002