CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 487/A
INTERROGAZIONE CAPELLI, con richiesta di risposta scritta, sulla precarietà degli impianti nella laguna di Santa Gilla.
Il sottoscritto,
premesso che la Regione autonoma della Sardegna, alla fine degli anni '80, effettuò una serie di interventi di recupero presso la laguna di Santa Gilla per un costo complessivo di circa 150 milioni di euro attuali riguardanti la bonifica, il risanamento, la regolamentazione idraulica e biologica e la realizzazione di una serie di strutture collegate all'allevamento di prodotti ittici e stabulazione dei frutti di mare;
considerato che alla fine di tali interventi la Regione ha provveduto ad affidare in concessione decennale al Consorzio ittico di Santa Gilla tali strutture senza aver eseguito i dovuti collaudi delle opere e senza verificarne la funzionalità;
constatato che, proprio a causa di tali gravi inadempienze da parte della Regione, l'intera struttura è risultata, sin dall'origine, inefficiente a causa del mancato funzionamento o della totale assenza di alcuni impianti indispensabili quali quello per il trattamento fanghi, la riserva d'acqua potabile, gli scarichi fognari, rifornimento d'acqua marina, ecc.;
rilevato che la percorrenza del canale navigabile e la viabilità interna che da Santa Gilla conduce nelle vicinanze dell'aeroporto di Elmas risulta oltremodo difficoltosa e in alcune circostanze estremamente pericolosa a causa del quasi totale stato di abbandono o assenza di un sistema di illuminazione notturna;
preso atto:
- che la Regione autonoma della Sardegna ha recentemente provveduto a finanziare le opere per la realizzazione di un nuovo canale per il risanamento e la ristrutturazione, la regolamentazione idraulica e biologica e delle strutture produttive per le attività ittiche nella laguna di Santa Gilla, per un importo complessivo di euro 4.131.655 a valere sul capitolo 340390;
- altresì della situazione di abbandono in cui versa il compendio lagunare che vede l'imperversare dell'abusivismo e del saccheggio delle sue preziose risorse,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quali siano i motivi che hanno determinato la necessità di realizzare un nuovo canale di approvvigionamento di acqua marina e di una nuova peschiera all'interno della laguna di Santa Gilla, anziché rendere funzionali le strutture già esistenti;
2) quali siano i motivi per cui la Regione autonoma della Sardegna non abbia ancora provveduto a far rimuovere i mezzi meccanici utilizzati per i lavori che da oltre dieci anni sono stati abbandonati lungo le rive della laguna costituendo un tangibile segno di degrado ambientale per via della costante emissione di sostanze inquinanti altamente nocive;
3) quali siano i motivi per cui i numerosi impianti della laguna di Santa Gilla ubicati presso il Consorzio ittico, costati decine di miliardi, non abbiano mai funzionato;
4) se intendano rimuovere tutte le cause di ordine tecnico che hanno impedito al Consorzio ittico di garantire la piena funzionalità delle strutture della Regione attuando prioritariamente tutte le necessarie opere di manutenzione e ristrutturazione;
5) se intenda costituire un organismo di controllo che attui in tempi brevi un regolamento di gestione che disciplini l'accesso e la navigazione nella laguna e regolamenti le sue risorse, le attività di pesca, coltivazione e raccolta di mitili e frutti di mare.
Cagliari, 11 giugno 2002