CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 485/A
INTERROGAZIONE VASSALLO, con richiesta di risposta scritta, sull'indebita utilizzazione dei fondi del Piano per il lavoro nel Comune di Porto Torres.
Il sottoscritto,
appreso dalla stampa (La Nuova Sardegna del 4 giugno 2002) che il Comune di Porto Torres verserebbe in una grave situazione finanziaria e che tale situazione sarebbe stata appurata a seguito di una verifica richiesta dal Sindaco del Comune al Collegio dei revisori dei conti;
tenuto conto che dalla relazione dei revisori emergerebbe, sempre secondo quanto riferito dal quotidiano regionale, "in maniera chiara, anche il fatto che il Comune ha dovuto fare riscorso ad un trasferimento temporaneo di risorse da un conto corrente vincolato (i fondi per la legge regionale 37/98 alle imprese per l'anno 1999), per un totale di 500 mila euro, per il pagamento degli stipendi del mese di maggio", talché, secondo i revisori "il responsabile (il Direttore del Servizio finanziario) dovrà, quanto prima, provvedere al reintegro delle somme nel conto corrente a destinazione vincolata";
considerato che il riferito comportamento dell'Amministrazione configura gravi comportamenti censurabili sotto vari profili, anche sotto quello penale con l'eventuale integrazione della distrazione di fondi pubblici, oltre che sul piano della legittimità per la violazione delle disposizioni amministrative che regolano la gestione finanziaria comunale ed il trasferimento dei fondi regionali;
considerato, altresì, che il su riferito atto di "temporaneo trasferimento di risorse", di per sé costituisce, a tre anni dall'adozione - da parte della precedente Amministrazione di centrosinistra - del primo programma di spesa relativo ai fondi del Piano per il lavoro (art. 19, L.R. 37/98) per l'annualità 1999, palese dimostrazione dell'inerzia e dell'incapacità dell'attuale Amministrazione comunale, che di quei fondi (tre miliardi di lire/anno per tre annualità) non ha saputo spendere una sola lira;
verificato che la proposta programmatica dell'Amministrazione comunale prevede l'utilizzazione dei fondi relativi all'ultima annualità dei fondi di cui all'articolo 19 della L.R. 37/98, in attività di cantieri di lavoro per lo svolgimento di attività di diretta competenza del comune (quali interventi di manutenzione varia e il rimpinguamento dei fondi del settore socioassistenziale, ecc.), al solo fine evidente di supplire alla carenza di liquidità sofferta del comune e, in aperta difformità dalla destinazione prevista dalla legge, di promuovere "iniziative locali per lo sviluppo e l'occupazione" principalmente mediante la "promozione di attività produttive per la valorizzazione di risorse locali";
sottolineato che il Gruppo della Rifondazione Comunista ha ripetutamente denunciato in sede di Consiglio regionale gli intenzionali comportamenti omissivi di Amministrazioni comunali che, mediante la mancata spendita dei fondi comunali per l'occupazione, mirano a supportare il tentativo ricorrente di qualificate parti della maggioranza consiliare di affossare il Piano per il lavoro affermando l'impossibilità della spendita dei relativi fondi trasmessi ai Comuni;
ritenuto indispensabile che il livello istituzionale della Regione sarda non possa e non debba ignorare la grave situazione che si sta producendo nell'importante cittadina turritana,
chiede di interrogare l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
1) se non ritenga opportuno uno specifico ed immediato intervento presso il Comune, al fine di riportare le modalità di spesa dei fondi destinati all'occupazione nell'ambito della correttezza amministrativa;
2) se non ritenga opportuno altresì verificare che al momento del reintegro delle somme stornate, siano correttamente contabilizzati gli interessi attivi da destinarsi all'incremento del fondo come previsto dalla normativa vigente;
3) se non ritenga infine opportuno impartire più precise direttive ai gruppi di valutazione chiamati a supportare le Amministrazioni comunali nella predisposizione dei programmi, perché venga rispettata la coerenza dei medesimi con le finalità di legge.
Cagliari, 7 giugno 2002