CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 454/C
INTERROGAZIONE GRANELLA - DORE - BIANCU - DEIANA, con richiesta di risposta scritta, in merito al prezzario per le opere di miglioramento fondiario.
I sottoscritti,
premesso che:
- il prezzario per le opere di miglioramento fondiario, attualmente in vigore, è stato approvato con decreto dell'Assessore dell'agricoltura e riforma agro pastorale del 16 marzo 1993, n. 52/SI/98;
- tale decreto, a sua volta, aggiornava con poche modifiche sostanziali il prezzario del 1992 effettuando, soprattutto, un adeguamento dei prezzi sulla base degli indici Istat;
venuto a conoscenza del fatto che anche in questa circostanza si è proposto un adeguamento dei soli prezzi con un coefficiente Istat pari all'8,90% oltre alla conversione delle lire nella nuova valuta europea;
essendo noto che lo spirito dei bandi POR pubblicati per il settore agricolo richiede una rendicontazione molto più puntuale rispetto a quanto avvenisse per le opere finanziate nel passato, escludendo, di fatto, la possibilità di effettuare molti di quei lavori che in precedenza potevano essere eseguiti in economia;
considerato che, senza entrare nel merito dei criteri stabiliti per la rendicontazione, da un attento esame dei prezzario in aggiornamento, si evince immediatamente che esso appare:
- obsoleto, in quanto molte delle voci in esso contemplate fanno riferimento a tecnologie e a pratiche agricole non più in uso;
- incompleto perché mancano molte voci in particolare per i settori più innovativi e per l'edilizia; inadeguato a compensare gli effettivi costi che sostengono le imprese che attuano miglioramenti;
- sperequato perché non tiene conto delle diverse situazioni territoriali quali distanze dai centri di produzione e dalle principali vie di comunicazione;
- discriminatorio per il settore agricolo rispetto ad altri settori produttivi incentivati dalla stessa Regione che adottano come riferimento il prezzario delle opere pubbliche (per gli stessi elementi di costo appare decisamente più appropriata);
considerata altresì la necessità di adottare nuovi criteri di rendicontazione, i punti di cui sopra evidenziano come il contributo previsto nei bandi non raggiunga di fatto la percentuale dichiarata se viene confrontata con le spese che effettivamente si sostengono;
rilevato che per gli imprenditori agricoli ciò comporta un maggiore esborso monetario quasi mai prevedibile;
rilevato, altresì, che quanto detto sopra, unito al fatto che potrebbe essere disincentivata l'iniziativa in un settore che invece ha estrema necessità di evolversi per competere, può essere causa di forti squilibri finanziari per le imprese che vanno ad aggiungersi alle già precarie condizioni di tutto il comparto agricolo,
chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se ritengano opportuno procedere ad una completa ed organica riformulazione dei prezzario OMF che aggiorni le voci e adegui i prezzi ai costi effettivamente sostenuti dalle aziende, evitando il frettoloso adeguamento su base Istat.
Cagliari, 15 marzo 2002