CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 409/A

INTERROGAZIONE FRAU, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione del mattatoio di Nulvi.


Il sottoscritto, premesso che:

a) a Nulvi opera da anni un mattatoio comunale, struttura all'avanguardia idonea e conforme alle norme imposte dalla UE, che serve gli operatori locali e dei paesi limitrofi, principalmente dopo la chiusura del mattatoio di Sassari;

b) questa "invasione" di centinaia e centinaia di bovini e ovini da macellare sta creando molti problemi, sia di spazi che di tempi, ma principalmente per la quantità esorbitante di scarti di macellazione da smaltire;

c) le parti non commerciabili, principalmente dei bovini, sono aumentate in modo considerevole a causa delle direttive sanitarie emanate in ragione di varie epizoozie, mettendo in crisi questa piccola - seppur funzionante - struttura decentrata;

d) per questi motivi le spese di gestione nell'ultimo anno hanno subito un incremento di almeno 100 milioni, che il Comune di Nulvi non può assolutamente sopportare, salvo che non si vogliano aumentare in maniera spropositata le tariffe di macellazione oppure chiudere la struttura,

chiede di interrogare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se non sia opportuno, come in più occasioni richiesto, concedere al Comune di Nulvi (ma il problema interessa anche Sedini e Perfugas) un contributo finanziario straordinario di almeno 100 milioni per sopperire alle ingenti spese di gestione del mattatoio comunale, che giornalmente deve smaltire quantità enormi di scarti di macellazione;

2) se non sia poi necessario, anche alla luce della sempre più marcata diffusione di malattie esotiche, iniziare a programmare per il territorio dell'Anglona, che vive principalmente dall'allevamento del bestiame ovino e bovino, la costruzione di un inceneritore infracomunale, che possa smaltire interamente tutti gli scarti di macellazione prodotti dai mattatoi del territorio, atto anche per essere utilizzato in periodi di emergenza per epidemie.

Cagliari, 13 dicembre 2001