CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 370/A
INTERROGAZIONE LICANDRO, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di salute della sanità oristanese.
Il sottoscritto, premesso che:
- il servizio sanitario nazionale gestito dalla ASL n. 5 di Oristano risulta a tutt'oggi largamente insufficiente rispetto alle giuste attese degli assistiti ed assolutamente incapace di assicurare decentemente anche quel minimo di prestazioni essenziali in tempi ragionevoli;
- in particolare, si registrano i seguenti tempi medi di attesa prima dell'accesso a prestazioni specialistiche presso le strutture pubbliche:
a) Ospedale San Martino di Oristano
Visita cardiologica + ECG giorni 150
Ecodoppler o ECG da sforzo giorni 150 ECG Holter
giorni 50 Eco-colordoppler arti, Doppler arti e tronchi sovra aortici
giorni 120 Mammografia
giorni 225 Ecografia mammaria
giorni 225 Ecografia ginecologica
giorni 60 Gastroscopia + biopsia
giorni 30 Consegna referto EEG
giorni 35 b) Ospedale Delogu di Ghilarza
Visita cardiologia + ECG
giorni 40 Ecodoppler
giorni 80 Ecografie
giorni 60 Radiografie
giorni 30 c) Poliambulatorio di Ales
Visita cardiologica + ECG
giorni 60 Eco-colordoppler
giorni 120 Visita diabetologica
giorni 45 Visita neurologica
giorni 45 Visita dermatologica
giorni 45 Visita medico sportiva
giorni 120 Ecografia mammaria
giorni 45 Mammografia
giorni 60 d) Poliambulatorio di Oristano (ex INAM)
Visita endocrinologica
giorni 105 Visita oculistica
giorni 75 visita urologica
giorni 47 Visita diabetologica
giorni 38 - tali tempi di attesa, già palesemente eccessivi ed irragionevoli, sono raggiunti soltanto grazie al fatto che tutte le urgenze vengono fronteggiate presso strutture private, a totale carico degli assistiti;
- quindi soltanto grazie al fatto che molti assistiti che non possono, o che non vogliono, attendere, mettono mano al portafoglio per ottenere, a pagamento, prestazioni che dovrebbero essere dispensate dal sistema sanitario nazionale dell'ASL 5 accumulando ritardi meno eclatanti;
- sta di fatto che nella provincia di Oristano la sanità è divisa in due livelli, risultando di grado accettabile solo per chi può pagare;
considerato che a tale situazione si aggiunge un grave degrado strutturale dell'ospedale civile di Oristano, trasformato in cantiere permanente dall'assenza di programmazione dei lavori e delle manutenzioni, nonché l'obsolescenza e l'inadeguatezza dell'ospedale di Ghilarza;
ritenuto:
- inverosimile che oltre a non garantire l'assistenza a livello specialistico capace di esonerare gli assistiti oristanesi dai viaggi verso le altre province della Sardegna e nel continente, sia concretamente negata anche la più banale prestazione per incapacità gestionali ed organizzative;
- inaccettabile che tutto ciò si ripercuota sul lavoro dei medici di base, che risultano impotenti di fronte alle suddescritte disfunzioni e sono giustamente riluttanti ad indirizzare i pazienti presso strutture inadeguate;
visto l'ammontare della spesa pubblica risucchiato dall'ASL n. 5, che supera i 270 miliardi l'anno, e considerate le ancora più ingenti risorse che i cittadini, sia abbienti che indigenti, devono comunque destinare alle cure private in Italia ed all'estero per risolvere i loro problemi sanitari,
chiede di interrogare l'Assessore dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere:
- se sia a conoscenza dei surrichiamati dati relativi ai tempi di attesa;
- se nelle altre strutture pubbliche della Sardegna i tempi di attesa siano inferiori;
- se siano state predisposte misure per giungere a tempi più ragionevoli e quali siano queste misure .
Cagliari, 25 luglio 2001