CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 336/A
INTERROGAZIONE CORDA - LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulla paventata chiusura del C.U.A.S. (Centro Unificato Automazione Servizi delle Poste Italiane) in Sardegna.
I sottoscritti,
premesso che in Sardegna esiste il Centro Unificato Automazione Servizi delle Poste Italiane che si occupa di servizi finanziari tra i quali:
- lavorazione bollettini conti correnti e assegni di c/c postale;
- gestione correntisti, ricerche documenti microfilmati;
- estrazione nastri magnetici riportanti i movimenti finanziari per i grandi utenti (tutti i comuni della Sardegna, Telecom, ENEL, etc.),
constatato che:
- in detto ufficio vengono trattati circa 90 mila bollettini al giorno con l'impiego di 110 persone;
- per snellire il traffico di altri centri in difficoltà, sarebbe possibile dirottarlo in Sardegna e creare in questo modo altri 200 posti di lavoro, come è già avvenuto in Sicilia, in Puglia ed in altre regioni;
avendo appreso che l'Azienda Poste Italiane S.p.A. sarebbe orientata a chiudere il C.U.A.S. in Sardegna, dirottando il "traffico" su altre regioni, determinando in questo modo, oltre alla perdita di un importante opportunità, il rischio di lasciare a casa i 110 dipendenti sardi che sarebbero messi nella condizione di trasferirsi o lasciare il posto di lavoro, ma al danno per i dipendenti di aggiungerebbe anche una intollerabile e grave perdita di un importante servizio per la Sardegna; ricordiamo infatti che oltre 40.000 correntisti sardi sarebbero costretti a frequenti viaggi oltre Tirreno per continuare a gestire i loro conti correnti, inoltre la Sardegna ed i sardi non possono sopportare l'ennesima perdita di posti di lavoro e di servizi; ciò apparirebbe come un ulteriore e non sopportabile affronto.
Poiché si teme che il provvedimento di chiusura possa essere preso entro pochi giorni, i sottoscritti chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale affinché intervenga con tutto il peso della sua autorevolezza presso le sedi competenti, tutto questo non solo per scongiurare la chiusura del C.U.A.S., ma per potenziarlo e favorire così la creazione di circa duecento nuovi posti di lavoro.
Cagliari, 3 aprile 2001