CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 260/A

INTERROGAZIONE NUVOLI, con richiesta di risposta scritta, sull'erogazione da parte della Regione di consistenti contributi alla Fondazione Ente Lirico di Cagliari in particolare per l'allestimento della stagione estiva 2000.


Il sottoscritto chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale, l'Assessore dello spettacolo e l'Assessore del turismo per sapere se corrisponde al vero che:

- la Regione dovrebbe, in base al piano economico presentato per l'anno 2000, erogare alla Fondazione Ente Lirico di Cagliari lire 33 miliardi di cui 14 per la sola stagione estiva e 7 per la così detta "isola di musica";

- complessivamente questa Fondazione dovrebbe incassare circa 63 miliardi di contributi, di cui 17 a carico dello Stato e 6 del Comune di Cagliari ed altri enti, oltre agli anzidetti 33 miliardi, mentre gli incassi al botteghino risultano esigui;

- nonostante queste elargizioni ad una Fondazione certamente anomala (nessun imprenditore privato finora contribuisce alla programmazione nello spirito della legge sulla trasformazione degli enti lirici), è scandaloso il programma concertistico imminente, laddove, su ben 19 manifestazioni e 38 serate, soltanto cinque risultano i solisti italiani e nessun sardo!! Tanto da chiedersi perché mai i nostri concertisti di talento, molti o pochi che siano, non debbano essere scritturati;

- il Presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione abbia posto all'o.d.g. il rinnovo della carica al sovrintendente in assenza del rappresentante della Regione dimissionario e di quello del Ministero, deceduto;

- il compenso annuale del sovrintendente è quantitativamente simile a quello della Scala di Milano e precisamente 330 milioni di lire annui e che il primo atto deliberativo all'insediamento fu proprio il "ritocco" di queste prebende (in precedenza 100 milioni);

- per propagandare le iniziative della Fondazione si spendono 400 milioni in pubblicità senza vantaggi economici significativi;

- non esiste a Cagliari vera produzione di spettacolo e di lirica che generebbe indotto culturale ed occupazionale e si porrebbe come fattore di crescita professionale e laboratorio di ricerca e formazione dei giovani artisti;

- neanche un sardo (dico uno) riveste incarichi di rilievo nello staff del sovrintendente, ad esempio: segretario artistico, capo ufficio produzione, direttore degli allestimenti scenici, "light designer", etc. con i rispettivi segretari essi pure esterni e tutti ben remunerati;

- la Fondazione nella ripartizione delle risorse ha avuto incredibili privilegi a danno di tutto il resto della Sardegna e di Sassari in particolare;

- con tanto dispendio di risorse da parte della Regione per una macchina mangiasoldi, con scarsissimo rientro per l'Isola, sarebbe opportuno ridurre drasticamente i finanziamenti per dirottarli a vantaggio di altri enti e associazioni al fine di investire sulle energie culturali prevalentemente locali;

- occorre un drastico cambiamento nella politica culturale regionale in quanto allo stato attuale soltanto le persone "bene" cagliaritane possono avvalersi degli spettacoli della Fondazione ancorché in gran parte a carico di tutti i contribuenti sardi;

- le lamentele perfino fra gli aspiranti all'ingresso nel coro e nell'orchestra diventano sempre più numerose ed alimentano il sospetto di una sorta di "pulizia" quasi etnica nei confronti dei sardi.

Per tutto quanto sopra esposto e qualora corrispondesse al vero, il sottoscritto chiede in particolare agli Assessori interrogati un'immediata inversione di rotta nella politica musicale.

Cagliari, 8 novembre 2000