CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 239/A

INTERROGAZIONE VASSALLO - COGODI - ORTU, con richiesta di risposta scritta, su disposizioni in materia di impatto ambientale.


I sottoscritti,

considerato che il Consiglio regionale della Sardegna, nell'ambito dell'approvazione della finanziaria regionale 2000, ha introdotto, con l'articolo 18, profonde modifiche normative in materia di valutazione di impatto ambientale, modificando e integrando l'articolo 31 della legge regionale n. 1 del 1999;

considerato che la normativa in questione prevede che:

1) gli impianti di combustione con potenza termina uguale o superiore a 50 MW, compresi quelli per la produzione di energia elettrica, anche policombustibili, che successivamente alla loro installazione subiscano interventi di modifica strutturale o impieghino per il loro funzionamento combustibili differenti da quelli previsti dal progetto originario, devono essere sottoposti, entro i sei mesi immediatamente successivi, ad ulteriore valutazione di impatto ambientale con le procedure previste dalle normative comunitarie, nazionali e regionali in materia;

2) gli impianti oltre i 200 MW di potenza termica che abbiano subìto, antecedentemente alla data di entrata in vigore della legge regionale citata, interventi di modifica strutturale o stiano impiegando per il loro funzionamento combustibili differenti da quelli previsti dal progetto originario, devono essere sottoposti a nuova valutazione di impatto ambientale entro sei mesi dalla pubblicazione della legge regionale finanziaria per l'anno 2000;

3) tale valutazione non si rende necessaria nel caso in cui, per il funzionamento dell'impianto, venga utilizzato gas metano in sostituzione di combustibili a più elevato rischio ambientale;

4) per il funzionamento dell'impianto si deve impiegare, comunque, il combustibile precedentemente utilizzato o altro di dimostrato minor tasso di inquinamento, qualora si siano verificati fatti incidentali che abbiano determinato inquinamento ambientale, o abbia dato esito negativo la valutazione di impatto ambientale o non sia stata effettuata entro i termini indicati nella normativa regionale;

ritenuto che tale disposto legislativo vede concretamente interessata la centrale termoelettrica di Fiumesanto, in quanto rientrante nella fattispecie precisata nei capoversi precedenti, ma preso atto che nessuna ulteriore valutazione di impatto ambientale è stata posta in essere;

considerato che:

- non risulta che il Sindaco di Sassari abbia provveduto a richiedere il rispetto della normativa citata alla società proprietaria di tale insediamento energetico, al fine di una reale tutela della salute dei cittadini della propria città e soprattutto delle popolazioni limitrofe a tale insediamento energetico;

- il primo cittadino di Sassari sembrerebbe venir meno al suo valido impegno a tutela dell'ambiente, esplicato nel passato in qualità di Senatore della Repubblica, rivolgendo oggi, e contraddicendosi nell'attuale incarico, la sua attenzione a questioni e intromissioni su territori di competenza di altre comunità;

appreso, altresì, che i responsabili della centrale termoelettrica hanno preannunciato l'intenzione di voler oltretutto utilizzare il carbone come combustibile per tale sito energetico;

accertato che non risulta che le popolazioni del nord Sardegna abbiano cambiato opinione rispetto a tale combustibile, considerandolo incompatibile sia con le aspirazioni socio turistiche ambientali del golfo dell'Asinara sia con il parco prospiciente tale insediamento,

chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore della difesa dell'ambiente per sapere:

1) quali azioni intenda intraprendere l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente per garantire il rigoroso rispetto del dettato legislativo, considerato che sembrerebbe che il Comune di Sassari nulla abbia prodotto per far sì che venga attuato l'articolo 18 della finanziaria 2000;

2) quali provvedimenti si intendano adottare per evitare che l'arroganza della società proprietaria del sito energetico di Fiumesanto prevarichi la volontà di migliaia di cittadini sardi, che attraverso un referendum si sono espressi contro l'utilizzo del carbone in detta realtà energetica industriale.

Cagliari, 12 ottobre 2000