CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 220/A

INTERROGAZIONE ONNIS, con richiesta di risposta scritta, sulla richiesta dello stato di calamità naturale a seguito della perdurante siccità.


Il sottoscritto, premesso che:

- la Sardegna risente da tempo di irreparabili danni provocati da una perdurante e gravissima siccità che pregiudica le principali attività economiche, segnatamente l'agricoltura e l'allevamento, e determina disagi e tensioni sociali: il corrente anno idrologico rappresenta, per le rarissime ed inconsistenti precipitazioni, il più critico degli ultimi 80 anni;

- a causa della persistente siccità anche il settore vitivinicolo della Sardegna è in ginocchio: la prossima vendemmia è radicalmente compromessa; la drastica riduzione delle precipitazioni ha trasformato le aziende vitivinicole in aride distese gialle; i sopralluoghi effettuati sul campo dagli esperti hanno evidenziato un gravissimo "stress idrico" delle colture; i danni non riguardano soltanto il prodotto, ma anche i ceppi, molti dei quali oramai irreversibilmente rinsecchiti;

- la situazione, talmente grave e preoccupante, investe anche il settore olivicolo: la raccolta delle olive nel prossimo autunno e nell'autunno successivo sarà drasticamente ridimensionata e, in ogni caso, irreversibilmente compromessa;

considerato che:

- le colture interessate rappresentano una indubbia fonte di reddito per una economia agricola, già di per sé notevolmente precaria: l'attuale annata siccitosa segue altre e precedenti annate scarsamente remunerative;

- i numerosi viticoltori ed olivicoltori, dopo aver dedicato un anno di lavoro e di fatica per la cura delle loro aziende, si trovano di fronte ad una vera e propria calamità naturale: gli effetti della siccità, benché si producano lentamente nel tempo, sono sovente più gravi delle conseguenze di altre calamità naturali che si consumano in un breve contesto temporale,

tanto premesso e considerato chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se non ritengano di assumere, senza indugio, le iniziative di loro competenza al fine di attivare la procedura per la sollecita ed auspicata dichiarazione dello stato di calamità naturale, in modo tale da assicurare, anche ai viticoltori ed olivicoltori, le provvidenze economiche necessarie per fronteggiare la gravissima crisi provocata dalla perdurante siccità.

Cagliari,  14 settembre 2000