CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAInterrogazione n. 154/A
INTERROGAZIONE COGODI - VASSALLO - ORTU, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata apertura della struttura ospedaliera di Siniscola.
I sottoscritti,
appreso che un comitato di cittadini di Siniscola ha promosso una petizione popolare, (le firme raccolte sono più di settecento), con la quale si chiede l'apertura della struttura ospedaliera e la creazione di un presidio di primo soccorso e di un centro dialisi nel territorio di Siniscola;
accertato che:
- in data 28 aprile 1972, il Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle opere pubbliche per la Sardegna esprimeva parere favorevole circa la costruzione dell'Ospedale civile di Siniscola;
- in seguito all'occupazione d'urgenza di un'area di oltre mq. 22.000 da parte del Comune di Siniscola, i lavori, finanziati con un mutuo alla Cassa depositi e prestiti di lire 900.000.000, furono appaltati alla ditta Grassetto di Padova in data 14 settembre 1978 ed ebbero inizio il 16 marzo dell'anno successivo;
- conseguentemente alla riforma sanitaria ed al passaggio delle competenze in materia dallo Stato alle Regioni, si ritenne che il completamento dell'ospedale di Siniscola non fosse più confacente alle linee direttive del Piano sanitario regionale e che fosse da sostituirsi con un presidio poliambulatoriale;
- il progetto per la realizzazione del succitato presidio fu elaborato dalla U.S.L. n. 8 ed approvato dal C.T.R. sanitario nel dicembre 1984 con la previsione del recupero e dell'utilizzo delle opere già eseguite con un finanziamento di lire 1.000.000.000, con ulteriore medesimo finanziamento stanziato per l'esercizio 1988;
- in data 20 agosto 1989 il Consiglio comunale di Siniscola, al fine di consentire il completamento della struttura ed evitare la perdita dei finanziamenti, deliberò di mettere a disposizione della U.S.L. n. 8 l'area occupata dal Comune per la realizzazione dell'Ospedale civile e le strutture ivi esistenti con vincolo di destinazione per la realizzazione del presidio poliambulatoriale;
considerato che una semplice struttura poliambulatoriale non è sufficiente per soddisfare le molteplici esigenze socio-sanitarie dei residenti, in ragione del fatto che il Comune di Siniscola negli ultimi decenni è divenuto il punto di riferimento per l'intero comprensorio;
considerato altresì che:
- attualmente gli utenti sono costretti giornalmente a raggiungere il capoluogo barbaricino per usufruire delle prestazioni specialistiche;
- l'attivazione in loco dei servizi necessari per l'espletamento di attività di dialisi, per l'impianto di una divisione diabetologica, nonché per l'apertura di un centro di primo soccorso, consentirebbero indubbi vantaggi per l'intera collettività;
rilevato che il nuovo presidio è stato reso operativo nel mese di marzo del corrente anno contravvenendo a quella che era la sua destinazione originaria, nonché alle aspettative ed ai bisogni della popolazione: infatti, si è limitato ad offrire ospitalità agli uffici, ai servizi di igiene pubblica, di medicina specialistica ambulatoriale, di distribuzione di farmaci, tutti servizi peraltro già presenti nel Comune, sebbene ubicati in altre strutture,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale della sanità per sapere quali concreti provvedimenti intenda adottare, con la massima urgenza, per garantire l'apertura della struttura ospedaliera di Siniscola, al fine di assicurare un'assistenza sanitaria adeguata alle esigenze ed ai reali bisogni degli abitanti dell'intero comprensorio.
Cagliari, 24 maggio 2000