CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interrogazione n. 122/A

INTERROGAZIONE LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulle politiche energetiche in Sardegna.


Il sottoscritto,

premesso che

- negli ultimi 40 anni l'ENEL, oltre ad essere divenuto un colosso mondiale nel suo campo, ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo dell'industria italiana e al miglioramento della qualità della vita;

- il decreto Bersani n. 79/98 e l'attuale Governo nazionale, hanno stravolto una realtà già di per sé difficile da affrontare, quale la giusta privatizzazione e la liberalizzazione del mercato elettrico;

- non solo l'interpretazione unilaterale della normativa UE ma gli stessi processi temporali d'applicazione incomprensibilmente troppo veloci, sono da rigettare;

considerata la specificità della nostra Isola, data la posizione geografica dalla quale derivano particolari esigenze,

chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per conoscere per quale motivo:

- la Sardegna sia estromessa da tutti i circuiti nazionali ed internazionali;

- progressivamente stiano scomparendo, e la fase di completamento è vicina, tutte le sedi decisionali;

- la nostra Isola sia penalizzata, a vantaggio di altri siti, per ciò che riguarda le opportunità di sviluppo e lavoro;

- permangano inutilizzate alte e qualificate professionalità;

- non venga completata l'elettrificazione nelle zone interne, rurali ed anche costiere;

- l'ENEL assuma una posizione ambigua circa le problematiche del settore idrico sardo;

- rimanga un semplice sogno la continuità territoriale del servizio elettrico;

- la Sardegna non venga valorizzata a livello nazionale ed internazionale, anche per i servizi più delicati e ad alto valore aggiunto, proprio per la situazione antisismica di cui gode;

- soltanto alcuni parlamentari di colore politico ben preciso siano chiamati a partecipare agli incontri nazionali con il Governo;

- e, soprattutto, se non intendano procedere ad una convocazione consiliare apposita a breve termine, ove poter rivendicare nei confronti del Governo nazionale, la piena dignità dell'autonomia sarda, la difesa delle professionalità e dell'occupazione e la ridiscussione di vincoli e privilegi di cui alcuni concorrenti beneficiano per decreto.

Cagliari, 1° marzo 2000